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Across festeggia i 10 anni. Nel primo semestre 8,1 mln di fatturato, +30,3% rispetto al 2020

Autore: D Sechi

Sergio Brizzo


Oggi, la struttura è in grado di proporre un servizio completo end-to-end, che parte dalla generazione dei lead fino ad arrivare alla vendita effettiva. Consuntivi, cronaca e obiettivi futuri raccontati da CEO Sergio Brizzo

Può capitare di fare i bagagli e partire con idee ben chiare, per poi ritrovarsi in tutt’altri luoghi. E a quel punto potrebbero servire bussole e mappe aggiornate, ricche di novità anche solo sconosciute qualche mese prima. Il secondo decennio del secolo digital per antonomasia si era aperto su determinate coordinate, eppure sembra oggi lontanissimo. Nel mentre tutto si è modificato, ingrandito, rimpicciolito, apparso e sparito. Può succedere di uscire di casa con il miglior abito SEO e poi cambiare dress code con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d’acqua. È accaduto ad Across, digital solution company che festeggia i suoi primi 10 anni. Una giostra infinita e sempre foriera di novità quella del digitale e l’agenzia si trova oggi a ricoprire il ruolo di storico, capo cronaca e innovatore di un mercato mai “tranquillo”. Largo quindi ai brindisi, ai ricordi ma anche ai buoni propositi da parte del CEO Sergio Brizzo.

Quali cambiamenti avete riscontrato in ambito digital marketing nel corso di questi dieci anni?

«In un decennio il digital marketing si è trasformato costantemente. Si tratta di uno dei settori che si muove più velocemente di tutti. Cambiano i consumatori, evolvono le tecnologie, nascono nuove piattaforme e canali. Sicuramente uno dei cambiamenti più importanti lo abbiamo avvertito in questo ultimo anno e mezzo, con l’arrivo della pandemia e l’accelerazione nei processi di digital transformation. L’emergenza sanitaria, infatti, ha creato nuove esigenze e aspettative da parte dei consumatori e le aziende hanno iniziato a ripensare la propria comunicazione attraverso una sempre maggiore integrazione tra l’online e l’offline, soprattutto nell’ottica di un ritorno alla normalità e a una componente esperienziale legata agli acquisti. Sebbene i consumatori si siano abituati a fare acquisti online, è importante riuscire a riportarli alle esperienze di consumo offerte dai canali fisici».

Quali sono state le principali offerte che via hanno caratterizzato in questi due lustri?

«Siamo nati nel 2011 come SEO Agency. Di anno in anno abbiamo iniziato a crescere e consolidare la nostra presenza sul mercato digital ampliando la nostra offerta attraverso molteplici canali: Direct Email Marketing e Affiliazione, Native Advertising, Google Ads, Display e Social Adv. Il primo macro-cambiamento lo abbiamo registrato proprio quando abbiamo iniziato a puntare sulla Lead Generation multicanale a livello internazionale. Forti della nostra esperienza in questo campo, nel 2020 abbiamo deciso di aggiungere un ulteriore tassello alla nostra offerta, diventando una Digital Solution Company. Oggi, infatti, siamo in grado di proporre ai nostri clienti un servizio completo end-to-end, che parte dalla generazione dei lead fino ad arrivare alla vendita effettiva di un prodotto o di un servizio. Questo modello integrato comprende sia i canali tradizionali del marketing che quelli del sales. In questo modo, il funnel di conversione da utente a cliente è finalmente completo, integrando tutti i passaggi all’interno di una sola soluzione: un mix di strategie diverse per fare leva sui punti forti e ottimizzare al massimo il risultato finale».

Com’è oggi l'utenza internet?

«Oggi gli utenti hanno un accesso ampio e costante alla tecnologia e al web. Per questo motivo, non è sufficiente per le aziende mostrare prodotti o servizi da pubblicizzare online. È essenziale essere presenti in rete in modo strategico, e offrire soluzioni attraverso molteplici canali di contatto con l’utenza finale. Il servizio clienti, per esempio, è uno dei fattori più importanti perché gli utenti vogliono percepire che un brand si preoccupa anche del post-acquisto. Grazie al digital le aziende si sono sempre di più avvicinate ai loro consumatori, tanto da avere un rapporto quasi diretto, definito one-to-one, sia nella comunicazione dei valori aziendali sia nel fare pubblicità. Tuttavia, si è evoluta anche la relazione di assistenza fornito ai propri utenti che viene richiesto sempre più spesso e deve essere specifico e basato sull’esigenza del singolo».

Cosa chiedono le aziende e cosa si può ancora fare per loro?

«Le aziende cercano sempre soluzioni valide per aumentare il proprio fatturato e consolidare la propria posizione sul mercato. Le strategie di digital marketing sono perfette per questo scopo: tracciabili, adattabili a qualsiasi business e performanti. Una campagna di advertising con la giusta strategia digital può essere il punto di svolta e rappresentare il successo di un’azienda. In Across proponiamo ai nostri clienti soluzioni personalizzate, dopo un’attenta analisi delle esigenze e degli obiettivi, per raggiungere assieme a loro il risultato desiderato. Un approccio consulenziale dunque, che va al di là del classico rapporto fornitore - cliente».

Quale sarà la prossima frontiera da raggiungere?

«Sicuramente continueremo a puntare sull’offerta “all in one” di marketing e sales per permettere alle aziende di ottimizzare processi complessi da gestire. Sembra una cosa scontata, ma per la gestione di campagne adv online una gestione end-to-end in mano a dei professionisti può fare la differenza. Basti solo pensare all’importanza di poter analizzare la situazione con un unico referente, senza dover interpellare più fornitori: avere la possibilità di osservare e gestire il flusso di informazioni dall’inizio alla fine è importante per avere controllo su qualsiasi passaggio o intervento di ottimizzazione. Inoltre, continueremo a sperimentare nuovi modi per avere dei risultati concreti in termini di performance, traffico e conversioni, in una sinergia totale tra online e offline».

 Il 2021 di Across?

«Abbiamo chiuso il primo semestre 2021 con un fatturato di 8,1 milioni di euro, con un aumento del 30,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Obiettivo, entro fine anno, quello di incrementare il fatturato anche nei mercati esteri (UK, Spagna, Germania). Negli anni abbiamo sviluppato sempre maggiore consapevolezza al riguardo, lavorando con clienti esteri e anche con aziende italiane interessate ad espandersi all’estero. La nostra esperienza nei mercati è stata un continuo ottimizzare, imparando grazie al confronto e alla continua ricerca».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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