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OneDay: giovani imprenditori (senza giacca e cravatta) cercasi

Autore: Redazione


Il business & community builder punta a creare il più grande ecosistema imprenditoriale d’Italia per scalare il piano industriale da 100 milioni entro il 2025

Da un anno a questa parte molte aziende hanno rallentato per colpa della pandemia e la difficoltà nel ripartire è accentuata dall’incertezza del domani. Ma c’è chi va controcorrente e vede nell’annus horribilis un’opportunità: OneDay, il business & community builder che da un lato ha avuto fermo uno dei suoi principali asset: i viaggi ScuolaZoo e WeRoad, dall’altro ha aggiunto due nuove company al gruppo (House of Talent e Glint) e ne aggiungerà altre quattro (#NoSpoiler), dimostrando di saper guardare al futuro con lungimiranza.

La Silicon Valley si trasferisce a Milano

OneDay scommette su se stessa per creare il punto di riferimento dell’innovazione italiana nel suo quartier generale, si chiama C30, da Viale Cassala 30, gli hanno dato un nome perché è molto più che un semplice ufficio, una fucina di startup e talento a misura di #NuoveGenerazioni, da lì lancia una call to action per allargare il proprio ecosistema: ‘Imprenditori Cercasi’. “Per scalare il piano industriale nei prossimi 5 anni vogliamo continuare a costruire un team fortissimo, fatto non di semplici manager, ma di imprenditori tanto giovani quanto ambiziosi che come noi pensano che l’unione fa la forza e che insieme si possa costruire un ecosistema imprenditoriale che innova i business in cui opera e che riesce a lasciare un impatto concreto nel mondo con particolare focus sulle nuove generazioni!”, dice Paolo De Nadai, Presidente del Gruppo. “Vogliamo diventare grandi e  riscrivere il presente dell’Italia dimostrando con i fatti che fare impresa in Italia si può e che a farlo possono essere i giovanissimi!”.

Non semplici manager

OneDay cresce a doppia cifra anno su anno e ha grandi ambizioni per continuare su questa strada, il suo piano industriale lo dimostra: quattro nuove startup nel coliving, education, design e food&wine. Per l’espansione OneDay non cerca semplici manager ma imprenditori che vogliano mettersi in gioco e investire nei progetti fino a diventare dei veri soci. Attenzione, imprenditori sì, ma niente giacca e cravatta: non ci sono etichette, ci si da del “tu” e persone a cui piace sporcarsi le mani. Questi alcuni dei pillar scritti nero su bianco sul Culture Manifesto:  il documento che mette nero su bianco chi siamo, il nostro approccio e quello in cui crediamo. “Per entrare al C30 non basta essere un imprenditore standard, bisogna essere guidati dai nostri valori di #velocità, #ambizione e #concretezza e saper ascoltare oltre che gestire, vogliamo un compagno di viaggio”, sostiene Betty Pagnin, People&Culture Director & Equity Partner di OneDay. “Tutti i candidati devono essere culture fit al 150% perché questa è una parte fondamentale del processo di selezione, e sono l’attenzione all’approccio al lavoro e alla motivazione che guida le persone ciò che ci ha permesso di crescere così in fretta senza mai perdere i nostri valori, il nostro Dna”. OneDay in questo anno ha dimostrato una resilienza senza pari: ha saputo cambiare, adattarsi e reagire all’incertezza e alle numerose difficoltà senza mai perdere di vista il suo obiettivo: mettere le nuove generazioni al centro, incentivando e aumentando gli investimenti nei propri business. Per tutti questi motivi cercano delle persone motivate e piene di ottimismo che vogliano buttarsi nella mischia per lottare, superare la pandemia e fare ripartire il Paese.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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