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Myntelligence diventa MINT e punta sulla tecnologia; il 2021 chiude a quota 115 milioni, +35/40% sull’anno scorso

Autore: S Antonini

Andrea Pezzi


La società di Andrea Pezzi esce dal business del media e potenzia l’offerta di tecnologia per la pianificazione; per il 2022 previsto un incremento del 100% dei ricavi generati da queste attività

Myntelligence lascia le attività media e di intermediazione per la pubblicità digitale e diventa MINT, società che si concentra sulla vendita di tecnologia per la pianificazione basata sull’intelligenza artificiale. L’azienda che fa capo ad Andrea Pezzi cambia pelle e nome per ampliare il proprio mercato, e allo stesso tempo sottrarsi alla concorrenza dei grandi gruppi della comunicazione. Lo spiega Pezzi a margine del convegno “Coup de théâtre» che si è tenuto ieri a Milano per presentare il progetto, a cui hanno partecipato Luca Colombo Country Director di Facebook Italia, Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM, Corrado Passera, Fondatore e CEO di Illimity, Fabio Vaccarono, Vice Presidente di Google e CEO di Google Italia, Andrea Cardamone, già Amministratore Delegato di Widiba e advisor Myntelligence, e la giornalista Barbara Carfagna che ha coordinato il dibattito. «E’ un cambio di posizionamento da competitor dei centri media a potenziali partner tecnologici, da nemici a collaboratori. Siamo gli unici ad aver introdotto questo tipo di approccio». Myntelligence chiuderà il 2021 con un giro d’affari di oltre 115 milioni di euro, in crescita del 35/40% rispetto al 2020. Questo dato include l’amministrato media, business che viene ufficialmente dismesso; nel 2022 si prevede un raddoppio dei ricavi per il business legato al software.

Cresce la platea di clienti

Si amplia quindi la platea dei clienti: «Allarghiamo le nostre opportunità di mercato – continua di ceo di MINT – e ci smarchiamo dalla competizione con i grandi gruppi del media. Noi diamo lo strumento e lasciamo al mercato la gestione della catena del valore. Stiamo parlando con tutti gli interlocutori». All’evento era presente anche Massimo Beduschi, Chairman di WPP Italia, il quale ha detto che una possibile partnership è allo studio. «Spesso gli investimenti pubblicitari vengono percepiti solo come una voce di costo, sia da parte delle aziende, sia dei consumatori – continua Pezzi -. Un costo per le imprese che lamentano la mancanza di ritorno degli investimenti a causa della scarsa orchestrazione dei processi e ottimizzazione dei messaggi, uno spreco di risorse umane che vengono utilizzate per svolgere lavori ripetitivi senza alcun valore intellettuale, esponendole a errori e inefficienze. Dal lato del consumatore invece, la pubblicità rischia di diventare irrilevante quando il processo di pianificazione è inefficiente. MINT è un modo nuovo di pensare il business delle imprese e della società digitalizzata. Con i nostri clienti stiamo trasformando il mondo dell’adv rendendolo automatizzato, intelligente e sostenibile, attraverso una piattaforma di Advertising Automation capace di ottimizzare la spesa in comunicazione, non discriminando a favore della dimensione dei capitali investiti».

Benefit company

In questa trasformazione, MINT è diventata anche una benefit company e ha inserito nel suo statuto i principi ESG, nominando al suo interno un Responsabile dell’Impatto. «La collettività e l’ambiente sono per MINT veri e propri azionisti dell’azienda. Per questo dedicheremo parte del nostro lavoro alla ricerca di persone i cui sogni, se realizzati, potranno avere un impatto sociale e ambientale positivo. Questi sono i ‘Mintdreamers’. Ogni anno l’azienda selezionerà, insieme ai clienti che vorranno aderire, persone a cui devolverà una somma di denaro a fondo perduto. Per un intero anno la storia di queste persone verrà resa pubblica sul sito di MINT e sui siti delle aziende partner del progetto che vorranno darle spazio. Il nostro payoff, “Change your mintset”, parla di questo e i partner che aderiscono a questa rivoluzione culturale, che passa per una rivoluzione tecnologica, li chiamiamo Mintsetter», conclude Pezzi.

La suite di MINT

Intelligenza artificiale e automazione sono il cuore della suite di piattaforme di MINT per capitalizzare sui big data dell’adv e ottimizzare in tempo reale tutto il processo di gestione di una campagna media. A supporto di questa strategia, oltre alla piattaforma M1 dedicata alle Multinational Corporations e al segmento Enterprise, lo stesso cuore tecnologico e intelligente di MINT consente di servire, con la piattaforma M2, anche il segmento delle small business e il segmento delle micro-business con la piattaforma M3. Con il lancio di questi nuovi prodotti, MINT si candida a essere l’unica piattaforma che automatizza su tutti i canali di distribuzione dei messaggi pubblicitari, per tutti i segmenti del mercato. 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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