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Ebiquity Marketing & Media Trends: dopo il 2019 a -0,7%, atteso un +2% per il 2020, grazie agli eventi sportivi e alla crescita delle piattaforme digitali

Autore: V Parazzoli


Questi 12 mesi si connoteranno per una sempre più marcata simbiosi tra dati e tecnologia per analizzare e individuare i desiderata dei consumatori, pur con un innalzamento della soglia del rispetto delle regole di trasparenza

La nuova release del Report Ebiquity Marketing & Media Trends offre una overview del 2019 per poter lanciare la sua previsione su quelle che saranno le nuove tendenze che caratterizzeranno il mercato dei mezzi in Italia nel 2020. Il mercato dell’adv in Italia, dopo aver registrato una crescita degli investimenti nel 2018, chiude il 2019 in contrazione con budget complessivi in diminuzione dello 0,7%, in particolare  dovuto  al mezzo televisivo (-5%), sul quale hanno im-pattato parzialmente la mancanza di grandi eventi sportivi e le limitazioni imposte ad alcune categorie quali scommesse, lotteria  e gaming (Decreto Dignità che impatterà anche sul 2020). Lo scorso anno, abbiamo assistito ad accordi tra i grandi fornitori di contenuti televisivi e i distributori: Sky e Netflix hanno concluso un accordo finalizzato alla condivisione dei contenuti Netflix su Sky attraverso il decoder SkyQ, Sky e Mediaset Premium hanno raggiunto un accordo che ha portato nove canali Mediaset a essere fruibili  su piattaforma  Sky che a sua  volta ha attivato un’offerta pay sulla piattaforma DTT. Inoltre, Rai Pubblicità ha siglato un accordo con Amazon Prime Video per la distribuzione in Italia delle proprie produzioni e serie tv.

I mezzi

Gli investitori continuano a disinvestire sul mezzo stampa, fenomeno registrato sia per quotidiani che  per periodici (rispettivamente -12% e -14%), dettato in parte dallo spostamento dei budget verso il formato digitale. Buona performance per gli altri mezzi: radio +2%, cinema +4,2% e OOH +1,5%. Continua ad aumentare la share of spend del digital, mezzo in continua evoluzione. La sua crescita, stimata nel 7% anche per il 2020, è fortemente trainata da Google, Facebook e Amazon. Oltre 40 mio di utenti attivi ogni mese. Per il 2020 le stime di Ebiquity rilevano una ripresa degli investimenti, con un trend positivo di circa 2 punti, sia per il fatto che si tratta di anno pari, quindi con presenza di grandi eventi sportivi quali ad esempio Olimpiadi ed Europei, sia perché viene posta sempre maggiore attenzione alle possibilità offerte dalle piattaforme digitali che permettono di indirizzare al consumatore un messaggio sempre più rilevante anche su mezzi off line quali tv, radio e affissione con la DOOH. Altro trend in continua crescita riguarda l’utilizzo delle sponsorship all’interno del mondo advertising, soprattutto grazie alle sponsorizzazioni sportive.

Digital

Parlare di trend nel mondo digitai vuol dire analizzare centinaia se non migliaia di attività che ogni anno il mondo del web tira fuori dal suo cilindro fatto di innovazione e tecnologia. Cercheremo per questa circostanza di focalizzarci sulle maggiori opportunità che aziende, agenzie e centri media hanno deciso di cavalcare nell’anno appena trascorso e come affrontare le sfide del 2020. MarTech - Tecnologie per il Marketing. A oggi esistono poco più di 7.000 diverse soluzioni (software o prodotti) dedicate al marketing. Vale la pena di evidenziare come, parlando di tecnologie per il marketing, non ci si limiti oggi a considerare software come CRM o ERP, una volta tra i più gettonati. Questi sono sicuramente ancora molto importanti, ma diventano il cuore pulsante di un sistema più  complesso. Video Marketing. Il video  marketing è oggi  una  delle tendenze più importanti e probabilmente lo rimarrà per i prossimi anni. Ci sono evidenze che sottolineano l’importanza di integrare i video in una  strategia  di marketing digitale. Il video è di gran lunga il modo più popolare attraverso cui i clienti desiderano conoscere nuovi prodotti ed in particolare prediligono short-video  (75 sec). È importate ricordare che non esiste solo YouTube. Ma molti modi per aumentare il coinvolgimento con il video marketing in quanto è possibile pubblicare un post video o avviare una trasmissione in diretta su Facebook, lnstagram o Linkedln. I video posso fornire le stesse informazioni in un formato che funzioni con una comunicazione immediata e semplificata, indipendentemente dal dispositivo utilizzato.

lnfluencer

Spesso ci perdiamo in un bicchiere fatto di big data, business intelligence e infiniti concetti sulla customer journey. Ma cos’è l’influencer marketing se non una sorta di passa-parola che si concentra sull’uso di “testimonial chiave” con l’obiettivo di amplificare il messaggio in un mercato più ampio?. L’influencer marketing è riuscito nel 2019 a rompere tutti gli schemi, imponendosi come uno dei principali canali di vendita e non solo. Nel 2020, l’influencer marketing sarà di certo una delle attività fon-damentali di ogni piano marketing che si rispetti. C’è da sottolineare che il contesto degli influencer sarà fortemente ottimizzato dall’intelligenza artifi-ciale. Anno dopo anno, I’ IA sta rendendo il processo di ricerca degli influenzatori per collaborazioni sempre più semplici e veloci.

SEO content

Diversi analisti americani annunciano già da un po’ che l’era della SEO come è stata concepita finora si avvia al termine. Costruire testi intorno a parole chiave ben studiate e incastonate nelle frasi, non basterà più a orientare Google verso la concessione di un buon posizionamento nelle SERP. Sempre meno poi conteranno i bac-klink, che Google guarda con interesse sempre più marginale, ben sapendo che si tratta di elementi facilmente manipolabili.

Vocal search

L’uso degli smartphone sta portando gli utenti a effettuare le ricerche in Google in modo sempre più indipendente dall’uso della tastiera e delle query testuali. Le ultime ricerche condotte sull’utilizzo di Internet parlano chiaro: il modo di interagire con la rete si sta rapidamente trasformando e, con il miglioramento delle tecnologie di riconoscimento vocale, la vocal search sta rivoluzionando il mondo delle ricerche online. Quando si costruiranno contenuti in ottica SEO, nel 2020 si dovrà prevedere anche in che modo gli utenti potrebbero fare delle ricerche vocali che possano essere indirizzate proprio a quel contenuto. Nel 2020 vedremo aumentare l’interesse per la ricerca vocale anche in Italia.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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