Autore: Redazione
30/10/2019

Gruppo 24 ORE: il Tribunale di Milano accetta il patteggiamento per gli illeciti amministrativi precedenti al 2016

La vicenda delle diffusioni e dei conti gonfiati si chiude con una sanzione pecuniaria; patteggiano anche Benito Benedini e Donatella Treu, l’ex direttore Roberto Napoletano rinviato a giudizio

Gruppo 24 ORE: il Tribunale di Milano accetta il patteggiamento per gli illeciti amministrativi precedenti al 2016

Roberto Napoletano

Dopo l’archiviazione del procedimento sanzionatorio avviato dalla Consob nel 2018, il Gruppo 24 ORE incassa il sì del Tribunale di Milano alla richiesta di patteggiamento relativa al procedimento per illeciti amministrativi conseguente allo scandalo delle diffusioni e dei ricavi gonfiati, scoppiato nel 2016. L’azienda editoriale che fa capo a Confindustria mette la parola fine alle vicende che hanno travolto l’allora presidente Benito Benedini e l’amministratore delegato Donatella Treu, accusati dei reati di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Entrambi hanno patteggiato: il gup di Milano Maria Cristina Mannocci ha accolto le richieste di pene per un anno, 5 mesi e 20 giorni e il pagamento di 100mila euro a Benedini, nonché di un anno e 8 mesi con pagamento di 300mila euro per Treu. Il Gruppo 24 ORE invece ha avuto una sanzione pecuniaria di 50.310 euro. Le pene per Treu e Benedini sono sospese. In una nota ufficiale, il Gruppo 24 ORE dichiara che la decisione del Tribunale di Milano, “permette al Gruppo 24 ORE di chiudere un capitolo del passato. La Società potrà così concentrarsi sulle tematiche industriali e continuare con lo sviluppo in atto, che ha già visto in questi mesi il varo di numerose iniziative editoriali innovative”.

Napoletano rinviato a giudizio

Diverso il caso di Roberto Napoletano, l’ex direttore editoriale e responsabile del Sole 24 Ore a sua volta implicato nella vicenda delle irregolarità nei conti del gruppo, perché considerato dalla Procura amministratore di fatto della società. Il gup Mannocci lo ha rinviato a giudizio sempre per false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo, nonostante la difesa rappresentata dall’avvocato Guido Alleva abbia chiesto il proscioglimento perché il fatto non sussiste o perché non costituisce reato. Il processo con rito abbreviato inizierà il 16 gennaio 2020. «Avrei potuto patteggiare come gli altri, ma non posso patteggiare per un reato che non ho commesso. Sono innocente e affronterò a testa alta il dibattimento e sono consapevole che in quella sede emergerà la verità» ha dichiarato Napoletano all’Ansa dopo la decisione del gup di Milano.