Autore: Redazione
13/03/2017

Ancora bufera sul Gruppo Il Sole 24 Ore: indagati il direttore Napolitano, l’ex a.d. Treu, l’ex presidente Benito Benedini e altri sette manager

Ancora bufera sul Gruppo Il Sole 24 Ore: indagati il direttore Napolitano, l’ex a.d. Treu, l’ex presidente Benito Benedini e altri sette manager

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Da sinistra, Roberto Napoletano, Donatella Treu e Benito Benedini

Ci sono degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sui conti del Gruppo Il Sole 24 Ore. Il nucleo speciale di Polizia valutaria della Gdf ha eseguito venerdì scorso quattro decreti di perquisizione nei confronti di Benito Benedini, ex presidente del Gruppo editoriale, Donatella Treu, ex amministratore delegato, e Roberto Napoletano, direttore del quotidiano economico.

Il fascicolo è aperto per il reato di false comunicazioni sociali: il problema sarebbe una presunta, fittizia sottoscrizione di decine di migliaia di abbonamenti digitali. Nel decreto di perquisizione firmato dal Procuratore Fabio De Pasquale e dal Pm Gaetano Ruta, visionato e riportato dall’Agi, si legge, infatti, che le vendite delle copie digitali del Sole 24 Ore sono state “enfatizzate” e sono “false”. Secondo la procura, ci sarebbe stato “uno scostamento tra la rappresentazione della realtà economica della società e la situazione effettiva” e “si è veicolato un messaggio largamente positivo sull’andamento economico (vendite crescenti e ricavi correlativi in aumento), laddove le vendite sul digitale tanto enfatizzate erano false e una percentuale significativa delle quote cartacee andava dritta al macero”.

Il secondo filone d’inchiesta

Altri dirigenti del gruppo, e di società partner, sono indagati invece con l’accusa di appropriazione indebita, per una somma di circa 3 milioni di euro. In questo secondo filone i fari puntano sulla società Di Source Limited, che avrebbe “pompato” gli abbonamenti digitali, con indagati l’ex direttore dell’area digitale del gruppo, Stefano Quintarelli (ora deputato di Scelta Civica), con il fratello Giovanni, l’ex direttore finanziario, Massimo Arioli; l’ex direttore dell’area vendite, Alberti Biella; Filippo Beltramini, manager di una controllata di Di Source Limited, il commercialista Stefano Poretti e una decina persone di cui non si conoscono ancora i nomi.

La nota di Confindustria

“In riferimento alle comunicazioni della Procura di Milano, Confindustria conferma piena fiducia alla magistratura nella sua azione e ribadisce la necessità che venga fatta la più ampia chiarezza sui fatti passati relativi al Sole 24 Ore”. È quanto si legge in una nota di Confindustria. Il Cda del Gruppo editoriale, si legge ancora, “valuterà nella sua autonomia le azioni da prendere. Confindustria, nella sua qualità di azionista di maggioranza del Gruppo, valuterà tutte le azioni necessarie a tutela propria e degli altri azionisti”.

La dichiarazione dei vertici del Gruppo Il Sole 24 Ore

“Con riguardo alle iniziative assunte in data odierna dall’Autorità giudiziaria di Milano, i nuovi vertici del Gruppo 24 Ore - impegnati come noto nell’azione di risanamento e di rilancio della società - ribadiscono la propria volontà a fornire agli organi inquirenti la massima collaborazione per l’accertamento dei fatti, confermando che agiranno con determinazione a tutela degli interessi della società”.

Giornalisti in assemblea

Venerdì scorso, poi, i giornalisti del Sole 24 Ore hanno convocato un’assemblea straordinaria. “L’assemblea straordinaria dei giornalisti del Sole 24 Ore è convocata per valutare le iniziative da intraprendere dopo la notizia delle perquisizioni della Guardia di finanza e dell’iscrizione nel registro degli indagati di dieci persone, tra cui l’ex presidente del Gruppo, Benito Benedini, l’ex a.d. Donatella Treu e il direttore del quotidiano Roberto Napoletano”, si legge nella nota pubblicata sul sito del quotidiano. Secondo l’Agi, i giornalisti avrebbero chiesto le dimissioni del direttore Roberto Napoletano. Nell’ottobre scorso, il direttore era stato sfiduciato dai redattori: su 203 votanti, per un totale di 225 aventi diritto, 151 (il 74,4%) si erano espressi contro la gestione Napoletano.

Le dimissioni di Maccagnani

L’avvocato veronese Giovanni Maccagnani ha rassegnato le sue dimissioni dopo l’ultima riunione del consiglio di amministrazione. “Il sindaco effettivo Avv. Giovanni Maccagnani - si legge nella nota - ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica, a causa di sopravvenute e imprevedibili ragioni di carattere familiare. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2401 cod. civ. e dell’art. 34 dello statuto sociale, subentra quale sindaco effettivo della società la Dott.ssa Maria Silvani, la quale rimarrà in carica fino alla prossima assemblea, che sarà chiamata a reintegrare il Collegio Sindacale provvedendo alla nomina di un componente effettivo”.

Secondo quanto riportato dalla testata Lettera43, Maccagnani era entrato nel collegio sindacale con la presidenza di Giorgio Squinzi. Avrebbe deciso di rassegnare le proprie dimissioni al termine di una riunione molto accesa, che avrebbe visto i consiglieri scontrarsi, in particolare, sulla relazione presentata dal nuovo presidente dell’organismo di vigilanza, l’ex magistrato Gherardo Colombo.