Il Gruppo di cui sono Presidente Marco De Benedetti e A.D. Laura Cioli ha approvato venerdì il bilancio a giugno, che risente del trend di mercato, le revenues da edicola digitale sono cresciute complessivamente di oltre il 35%
Si è riunito venerdì a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., che ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2019 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli. Nei primi cinque mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono risultati in decremento del 4,0% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita rispettivamente del 2,2% e del 2,0%. La raccolta della televisione è risultata in flessione del 3,7%, mentre la stampa è stato il mezzo più penalizzato registrando nuovamente un calo del 12,6%, con i quotidiani al -10,6% (-12,6% la nazionale e -7,9% quella locale) e i periodici al -15,4%. Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS, sempre nei primi cinque mesi del 2019 è stata registrata una flessione delle vendite in edicola e in abbonamento del 7,7% (-6,1% i quotidiani nazionali e -8,8% i locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -6,8%.
Andamento della gestione
I ricavi consolidati, pari a 302,9 milioni di euro, hanno registrato una flessione del 6,1% rispetto al primo semestre del 2018. I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,2% del fatturato consolidato (15,2% sul brand Repubblica). In particolare, i ricavi da edicola digitale sono cresciuti complessivamente di oltre il 35%. I ricavi diffusionali, pari a 134,5 milioni, sono diminuiti del 5,2% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato che, come sopra riportato, ha registrato una riduzione del 7,7% delle vendite dei quotidiani in edicola e abbonamento. I ricavi pubblicitari, pari a 147,3 milioni, sono risultati in calo del 7,4% rispetto ai primi sei mesi del 2018. I costi, inclusi gli ammortamenti, sono inferiori del 5,5% rispetto al primo semestre del 2018; sono diminuiti sia i costi del personale (-6,0%) che gli altri costi (-5,0%).
Va peraltro evidenziato che tali riduzioni riflettono solo parzialmente gli effetti della ristrutturazione relativa alla redazione de la Repubblica (avviata operativamente a marzo) e della chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa (da aprile). Il margine operativo lordo rettificato ammonta a 23,5 milioni, 16,3 prima dell’applicazione dell’IFRS 16 che si confronta con i 21,9 milioni del primo semestre 2018. Il margine operativo lordo è stato pari a 20,2 milioni (13,0 al netto degli impatti dell’IFRS 16), includendo oneri per ristrutturazioni per complessivi 3,3 milioni derivanti principalmente dalle ulteriori razionalizzazioni dell’assetto industriale e delle strutture commerciali locali della concessionaria di pubblicità del Gruppo. Il risultato operativo rettificato, escludendo gli oneri di ristrutturazione di cui sopra, ammonta a 7,6 milioni (7,3 prima dell’applicazione dell’IFRS 16) rispetto ai 12,4 del primo semestre 2018. Il risultato operativo rettificato del 2° trimestre, pari a 6,1 milioni, è in linea con quello del 2018. Il risultato operativo consolidato è stato pari a 4,3 milioni (4,0 al netto degli impatti dell’IFRS 16). Il risultato netto consolidato è negativo per 19,1 milioni (-18,4 escludendo gli effetti dell’IFRS 16) recependo gli effetti della cessione di Persidera (-17,3 milioni) e oneri per ristrutturazioni con impatto sul risultato netto pari a 2,5 milioni.
Il primo semestre del 2018 si era chiuso con un utile netto consolidato di 4,3 milioni. In particolare, il 5 giugno 2019, la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale, d’intesa con TIM, altra parte venditrice, ha sottoscritto un accordo vincolante con F2i ed Ei Towers per la cessione della propria partecipazione del 30% nella società Persidera, asset non core del Gruppo.
L’intesa prevede un corrispettivo per GEDI pari a 74,5 milioni, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a 4,3 milioni incassati nel mese di aprile) e a cui saranno aggiunti gli interessi che matureranno dal 1°agosto fino alla data del closing. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ammonta a 123,1 milioni, in aumento rispetto ai 103,2 di fine 2018 per effetto di 23,0 milioni di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capitale circolante. L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a giugno a 2.259 dipendenti, in riduzione di 100 unità rispetto al 31 dicembre 2018; l’organico medio del periodo è stato inferiore del 5,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.
Prevedibile evoluzione della gestione
Non si sono verificati eventi di rilievo successivi alla chiusura del primo semestre. In merito alle prospettive dell’esercizio 2019, sulla base degli andamenti registrati nel corso dei primi sei mesi, non si intravedono evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno interessato il settore ormai da anni. Gli ultimi mesi mostrano un andamento migliore rispetto al primo trimestre, tuttavia permane un elevato livello di incertezza nel contesto, che si riflette in particolare nell’andamento del mercato pubblicitario. Per contrastare tali andamenti, il Gruppo ha continuato e continuerà a impegnarsi nello sviluppo dei propri prodotti, nell’implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’operazione di integrazione con il Gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.
Tra le attività che produrranno ulteriori effetti nei prossimi mesi: il rilancio del quotidiano la Repubblica e la ristrutturazione redazionale, i nuovi prodotti editoriali, la razionalizzazione conseguente alla chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa, la riorganizzazione di GEDI News Network e le conseguenti ulteriori opportunità di efficienze e sinergie, lo sviluppo delle piattaforme tecnologiche con particolare riferimento a CRM e sistemi editoriali. Per effetto degli interventi adottati e sulla base del trend osservato sui risultati del secondo trimestre, si può pertanto prevedere per la restante parte dell’anno un andamento della redditività in miglioramento rispetto al primo semestre.