I due personaggi molto noti nell'ambiente dell'advertising digitale, secondo il FT, potrebbero sostituire il manager di lungo corso che, stando a Les Echos, starebbe pensando a rilevare Kantar
Il Ceo di Oath, Tim Armstrong, e il Cmo di Unilever, Keith Weed, sono tra i papabili successori di Sir Martin Sorrell alla guida del colosso pubblicitario britannico WPP. Si tratta dell’ultima indiscrezione riportata alla fine di settimana scorsa dal Financial Times. In precedenza, il giornale aveva parlato di Jerry Buhlmann, a capo di Dentsu Aegis Network, e di Andrew Robertson di BBDO come possibili successori di Sorrell. Secondo la fonte citata dal Financial Times, Tim Armstrong, attuale Ceo di Oath, la sigla nata dalla fusione tra AOL e Yahoo controllata da Verizon, sarebbe una figura ideale, viste le sue competenze in campo di ristrutturazione aziendale. Keith Weed, invece, è uno dei personaggi più noti della industry pubblicitaria mondiale e negli ultimi anni ha portato avanti una importante battaglia a sostegno della trasparenza della filiera e del digital advertising in particolare. Nel frattempo rimane aperta la pista di un candidato interno.
La rielezione di Robert Quarta
In casa WPP non è tutto: secondo quanto si legge sul Guardian, la rielezione del presidente Robert Quarta, che dopo le dimissioni di Sorrell ha assunto la carica di presidente esecutivo, non è scontata. Il rinnovo della carica, infatti, è previsto il prossimo mese in occasione del meeting annuale di WPP e l’advisory group Glass Lewis ha mostrato le sue riserve, specificando la mancanza di trasparenza nel processo di successione a Sorrell. Un portavoce di WPP ha dichiarato a proposito che un voto contro Quarta non farebbe gli interessi degli investitori “in un momento importante in cui l’azienda ha bisogno di stabilità fino alla nomina di un nuovo amministratore delegato”.
Tim Armstrong e Keith WeedNuove prospettive per Sorrell
E ancora: settimana scorsa Sir Martin Sorrell ha dichiarato di essere pronto a ricominciare con una nuova avventura. Nulla di concreto, ma secondo il quotidiano francese Les Echos, Sorrell potrebbe ripartire da Kantar, la società di ricerca controllata da WPP che potrebbe essere ceduta. Secondo le fonti del giornale, Sorrell sarebbe interessato a istituire un fondo per rilevare l’azienda, visto che non ci sono clausole che glielo impediscono. Kantar è l’oggetto dei desideri di molti: a inizio mese il Financial Times ha scritto che il fondo CVC era pronto ad avanzare un’offerta per rilevarlo, mentre l’anno scorso si era speculato riguardo a una ipotetica fusione con Nielsen. A rafforzare l’ipotesi Kantar-Sorrell è lo stretto rapporto di amicizia che lega il manager al Ceo della company, Eric Salama, il quale sarebbe pronto ad acquistare la sigla come parte di un management buyout. Resta tuttavia da considerare un elemento fondamentale: WPP si priverà veramente di un business del genere? Contattato da Les Echos, il Gruppo ha fatto sapere di “non essere a conoscenza di voci di interesse per Kantar”, ricordando la dichiarazione fatta dai due Co-Coo Mark Read, riguardo a un eventuale spacchettamento "non è in linea con la strategia attuale”.
Aggiornamento: su Twitter Tim Armstrong ha risposto alle indiscrezioni, dicendosi impegnato alla costruzione del business di Oath e bollando quanto riportato dalla stampa come #fakenews.