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WPP: il primo trimestre chiuso in linea, l’outlook confermato e c’è guadagno in Borsa; molto bene l’Italia

Autore: Redazione


La holding britannica di cui sono co-chief operating officer Mark Read e Andrew Scott ha rilasciato il primo aggiornamento finanziario dell’era post-Sorrell. Tanti i temi sul tavolo

WPP ha rilasciato il 30 aprile i dati relativi al primo trimestre, terminato il 31 marzo scorso. Si tratta del primo aggiornamento finanziario dell’era post-Sorrell e la società ha risposto bene, con il titolo che ha guadagnato terreno in Borsa. I ricavi sono scesi del 4%, a 3,56 miliardi di sterline, per via di un impatto negativo sui cambi, al netto del quale il dato sarebbe stato positivo per un aumento del 2%. Le vendite su base comparabile sono salite dello 0,8%, superando le attese degli analisti. In una nota, il chairman della holding britannica, Robert Quarta, ha detto che l’andamento è stato “in linea con le attese”, confermando l’outlook per l’anno in corso. Sempre le vendite su base comparabile sono aumentate in Gran Bretagna (+1,6%) e in Asia e America Latina (+2,3%). In negativo Nord America (-2,4%) ed Europa Occidentale (-0,2%). In questo contesto, nella nota di accompagnamento ai risultati al 31 marzo, WPP segnala una performance particolarmente positiva per l’Italia.

Ritorno alla crescita

Sempre nella nota, i due chief operating officer della holding, Mark Read e Andrew Scott, hanno dichiarato di essere impegnati a riesaminare la strategia del Gruppo: “La nostra priorità è rimanere concentrati sulla crescita”, hanno detto, sottolineando la proficuità dei colloqui con i clienti nel corso delle ultime due settimane. Come già dichiarato in una intervista da Mark Read, allo stato attuale la compagnia sta osservando con grande attenzione l’andamento delle sue società, alcune delle quali stanno registrando ottime performance, mentre altre hanno subito un rallentamento nel percorso di sviluppo. “Guardando al futuro, ci avvicineremo ancora di più ai nostri clienti e forniremo soluzioni più rapide, agili e integrate con dati e tecnologia al centro, semplificando così l’accesso alla ricchezza di talenti, creatività e capacità di cui disponiamo all’interno di WPP”, continuano i due manager.

La successione di Sorrell al centro della conference call

Nella conference call con gli analisti, ripresa da The Drum, Robert Quarta ha confermato che il Gruppo è alla ricerca di un successore per Martin Sorrell e, a tal proposito, sta esplorando sia candidati interni sia esterni. Incalzato dalle domande degli analisti, Quarta ha precisato anche che la strategia non dipende da un singolo Ceo, ma è responsabilità di tutto il board, pur riconoscendo l’importanza che riveste un qualsiasi amministratore delegato nel dare una sua impronta al business.

Sinergie interne

Un secondo punto di discussione ha riguardato la tendenza al consolidamento delle sigle di WPP. Il cui più recente esempio è incarnato dal merger tra Burson-Marsteller e Cohn & Wolfe, annunciata a inizio anno. “Penso che dobbiamo far sì che i nostri centri media e le nostre agenzie creative collaborino più da vicino - ha detto Read nella conference call -. Non credo che ciò significhi che dobbiamo fonderli”. Sinergie ed eventuali merger, secondo Read, potrebbero avere maggiore senso tra le agenzie digital e i centri media, anche se per ora non c’è nulla di concreto in questo senso.

L’ipotesi di vendita per Kantar

Non appena è stata ufficializzata l’uscita di Sorrell da WPP, gli analisti hanno ipotizzato uno scenario in cui WPP possa privarsi di alcuni dei suoi asset per migliorare le performance finanziarie. In particolare, diversi osservatori hanno parlato di una possibile cessione della società di ricerca Kantar, come parte di un management buyout. Nella conference call Read non si è espresso direttamente sulla vendita, limitandosi a precisare che “Kantar è una fonte importante di dati, ma non è l’unica”. Scott ha precisato che la holding non sarà spacchettata: “I nostri clienti desiderano una proposta integrata da parte nostra e abbiamo bisogno di un portafoglio che sia in grado di offrirla”. Quarta, però, ha aggiunto: “Manterremo la mente aperta e andremo sempre dove ci sarà valore per gli azionisti, ma il punto di partenza non è uno spacchettamento societario. È ancora troppo presto per parlare di vendite di specifici asset”.


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Wpp

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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