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Captify dice addio ai cookie di terze parti per le campagne branding video e display

Autore: Redazione

Nelson Gregory Francesca, Sales Director Italy di Captify


La decisione avviene a fronte dell’inevitabile abbandono dei cookie di terze parti previsto per il 2023 e soprattutto grazie agli ottimi risultati, in termini di KPI, ottenuti attraverso la soluzione Cookieless Search-Powered Contextual. Le oltre 300 campagne condotte dall’azienda con questa modalità, a livello internazionale e locale, hanno riscontrato un rendimento del 25% più alto rispetto a quelle cookie-based

La rivoluzione cookieless è ormai prossima e sono già molti gli inserzionisti che si dimostrano pronti a cambiare le proprie strategie per farsi trovare preparati alle nuove modalità di targeting. Arrivare alla deadline del 2023 senza aver fatto esperienze alternative al cookie potrebbe, infatti, rivelarsi un grosso svantaggio per i brand. Una transizione fluida alla metodologia cookieless diventa quindi un fattore decisivo per un advertising di successo già dai prossimi mesi. Secondo il Politecnico di Milano, già a inizio 2021 il livello di interesse rispetto al targeting in modalità cookieless era “rilevante” o “massimo” per la maggior parte dei professionisti del marketing. Al contempo, però, il 48% delle aziende valutava “assente” o “limitata” la conoscenza delle modalità di targeting che non utilizzano cookie di terze parti, e il 50% si diceva impreparata in riferimento a misurazione e programmatic. Da quel momento, a oggi sono sempre di più i brand che decidono di toccare con mano le nuove modalità di profilazione, aumentando il proprio bagaglio di esperienza verso tecnologie che diventeranno i prossimi standard di mercato. Gli strumenti che abilitano questo tipo di campagne stanno poi aumentando la loro efficacia, e talvolta sono in grado di ottenere risultati migliori rispetti alle attività di segmentazione classiche. Captify, società leader nella Search Intelligence, lavora da tempo alla creazione e all’attivazione di segmenti cookieless, combinando i dati di ricerca on-site proprietari con i dati contestuali. In questo modo favorisce la delivery di campagne su spazi e pagine web a target definiti senza fare affidamento sui cookie di terza parte. Una sfida che la società ha abbracciato con decisione, e che diventa ora una vera e propria direttiva. Le campagne branding display e video attivate da qui in poi, infatti, utilizzeranno la soluzione Cookieless Search-Powered Contextual. Una decisione, questa, che non si allinea solamente all’advertising del futuro, ma che avrà anche ripercussioni positive su KPI e reach delle campagne. Le oltre 300 campagne, degli oltre 100 inserzionisti che hanno impiegato questa soluzione, hanno riscontrato un rendimento del 25% migliore rispetto a quelle cookie-based.

Non perdere tempo

La soluzione PSI (Programmatic Search Intelligence) è stata in grado di portare il CTR delle campagne cookieless a +37% sul benchmark di mercato. L’offerta poi è in grado di accedere anche alle inventory disponibili su Safari, Firefox e iOS, ossia quei browser che non possono essere raggiunti da campagne cookie-based, aumentando così il bacino di utenza raggiungibile attraverso le inserzioni. La scelta di Captify non avrà effetti sulle campagne già attive in modalità cookie-based, che continueranno a essere erogate nello stesso modo fino al termine previsto, sarà effettiva invece per le prossime attività in partenza da qui in avanti. “Da diversi mesi offriamo a tutti i clienti le nostre soluzioni di Cookieless Search Intelligence. La search infatti rappresenta da sempre il nostro DNA e questa innovazione sottolinea il nostro impegno a migliorare continuamente i nostri prodotti”, afferma Vincent Pelillo, President EU di Captify. “L'utilizzo del dato rimane quindi fondamentale, in quanto il contesto da solo non è sufficiente a rivelare l'intento, ma è uno strumento che ci permette di affinare le attività di targeting. Captify continua così a essere il più grande detentore di Search OnSite dell’open web”. “La transizione alle campagne cookieless è già possibile, oltre che vantaggiosa dal punto di vista dei risultati di campagna. La dismissione dei cookie è solo questione di tempo, aspettare l’ultimo momento per toccare con mano le nuove tecnologie di targeting potrebbe far perdere agli inserzionisti delle grandi opportunità rispetto al proprio target e ai competitor. Captify ha lavorato fin da subito a soluzioni in grado di portare i KPI delle campagne a un livello superiore anche nel nuovo scenario cookieless e i risultati che registriamo a livello internazionale e locale ne evidenziano la forte efficacia", aggiunge Nelson Gregory Francesca, Sales Director Italy di Captify.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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