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Netflix all’attacco: le novità della company svelate durante la “Geekend Week”

Autore: Redazione


La piattaforma globale di streaming co-fondata e guidata da Reed Hastings ha indetto un evento virtuale della durata di una settimana, in partenza lunedì 7 giugno. Nell’occasione verranno rilasciate informazioni su alcune delle serie tv più amate, oltre ad altre news, altrettanto attese, su contenuti originali in arrivo e sul probabile sbarco nel mondo dei videogames

Netflix ha in serbo importanti novità che non terrà per sé per molto tempo. La company co-fondata e guidata da Reed Hastings, infatti, ha indetto un evento virtuale della durata di una settimana, denominato “Geeked Week”. Nell’occasione verranno senz’altro rilasciate informazioni su alcune delle serie tv più amate, oltre ad altre news, altrettanto attese, su contenuti originali in arrivo. La stessa Netflix descrive così l’evento imminente: “Una vasta gamma di notizie esclusive, nuovi trailer, immagini dal vivo, drop-in delle star preferite e molto altro”. La settimana individuata è la prossima, a partire da lunedì 7 fino a sabato 12 giugno, e questa scelta appare un po’ sorprendente, innanzitutto perché l’appuntamento messo a punto dalla piattaforma di streaming tv si chiuderà praticamente in concomitanza con l’avvio di “E3 2021” - il principale meeting mondiale dedicato al mondo dei videogames - che si terrà a partire dal 12 di giugno. Inoltre, il 7 giugno, giornata d’esordio di “Geeked Week”, aprirà i battenti digitali anche la Worldwide Developer Conference di Apple.

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Ispirazione narrativa

Al di là della questione temporale e degli appuntamenti concomitanti, la decisione di Netflix si inserisce in un contesto ben preciso: l’azienda ha sempre valutato con particolare interesse il mondo del gaming, spesso ispirandosi direttamente alle sue caratteristiche, a volte utilizzando i suoi stessi strumenti narrativi, sfruttati nella prodizione di molti film di successo. Il gigante dello streaming, però, è ora pronto a espandersi ulteriormente proprio nell’ambito dei videogiochi con un nuovo pacchetto di titoli dedicati ai suoi abbonati. Dopo le ultime novità introdotte, come la possibilità di vedere un contenuto deciso direttamente dalla piattaforma (la funzione “Riproduci qualcosa”), quella in arrivo potrebbe rappresentare una svolta davvero imponente. Come si nota dalla stessa locandina realizzata da Netflix per illustrare l’evento, durante “Geeked Week” si parlerà, tra i tanti argomenti, della prossima stagione di “The Witcher” e del suo futuro in generale, verrà illustrata la prossima stagione di “The Umbrella Academy” e ci sarà anche spazio per novità legate a “Lucifer”. Per quanto riguarda i nuovi prodotti, saranno svelati particolari inerenti a “The Sandman”, “Masters of the Universe: Revelation” e all’inedita “The Cuphead”.

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Il lancio nel 2022

La notizia dell’ormai certo ingresso della piattaforma globale nel mondo dei videogames è iniziata a circolare già da due settimane, quando è emerso che Netflix aveva avviato le pratiche per assumere un alto dirigente proprio per supervisionare i suoi nuovi sforzi nel settore gaming e che la società avrebbe già preso in considerazione un modello di business simile a quello promosso da Apple Arcade. La stessa agenzia Reuters ha poi confermato che Netflix era davvero alla ricerca di un top manager per il neonato settore gaming. Tutto definito, dunque. Inoltre, in un rapporto pubblicato alcuni giorni dopo dal sito americano specializzato in tech companies Axios, sono stati condivisi ulteriori dettagli. Una fonte ritenuta particolarmente attendibile ha dichiarato che il servizio dovrebbe essere offerto agli abbonati Netflix come un pacchetto in stile Apple Arcade, ma di dimensioni ridotte, che includerebbe sia titoli originali che giochi commissionati a studi indipendenti. Il lancio del servizio non avrebbe ancora una data certa di uscita, ma senz’altro l’esordio sarà nel corso del 2022.

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Varietà e qualità

Sebbene Netflix non abbia ancora confermato pubblicamente la potenziale espansione dei suoi progetti nel gaming, in una dichiarazione pubblicata da Polygon - magazine che si occupa di videogiochi e cultura pop -, la società ha rilasciato alcune dichiarazioni che si tramutano in chiari indizi della reale volontà di una massiccia espansione nel settore dei videogiochi: “I nostri membri apprezzano la varietà e la qualità dei nostri contenuti. È per questo che abbiamo continuamente ampliato la nostra offerta: dalle serie ai documentari, dai film originali ai reality tv. I nostri abbonati - è stato spiegato - si divertono anche a interagire più direttamente con le storie che amano, attraverso spettacoli interattivi come “Bandersnatch” o giochi basati su “Stranger Things”, “La Casa de Papel” o “To All the Boys”. Quindi, siamo entusiasti di fare di più con l'intrattenimento interattivo”.

Le esperienze precedenti

Netflix, in effetti, ha già prodotto molti show basati su elementi tratti dai videogiochi che sono ora disponibili oppure in lavorazione, come “Castlevania”, “Resident Evil” e “The Witcher” - uno dei suoi più grandi successi - e di conseguenza la società è chiaramente consapevole del potenziale narrativo dei videogiochi. Non appare lontano dalla verità, allora, ipotizzare che il colosso dello streaming voglia rendere più redditizie le sue proprietà attraverso i videogame o creare addirittura un gioco che, alla fine, potrebbe diventare una nuova serie targata Netflix. La company, comunque, ha già mosso i primissimi passi verso il magico mondo dello sviluppo dei videogiochi nel 2019, quando ha collaborato con Telltale Games per la creazione di un gioco legato a “Stranger Things”, operazione che, però, venne interrotta ancora prima di essere annunciata ufficialmente. Tuttavia, “Minecraft: Story Mode” è sopravvissuto ed è ancora, almeno parzialmente, riproducibile su Netflix.

Al lavoro su N-Plus

Nel frattempo, Netflix sta anche lavorando a una nuova sezione chiamata N-Plus. L’indiscrezione è arrivata sempre dagli Usa ed è emersa chiaramente da un sondaggio effettuato dalla società tra i suoi utenti a stelle e strisce. All’interno del questionario, infatti, spiccavano alcune domande relative proprio a N-Plus. In realtà, la sezione sotto sperimentazione potrebbe rivelarsi una vera e propria nuova funzionalità. L’obiettivo è quello di fornire agli utilizzatori finali uno spazio dedicato per “conoscere meglio gli spettacoli Netflix e tutti i dettagli correlati”. Dalla descrizione sembrerebbe quasi un social network, ma potrebbe trattarsi semplicemente di una nuova offerta di contenuti. N-Plus richiama, in effetti, “Netflix Plus”, qualcosa che va oltre i contenuti già disponibili sulla piattaforma. Una delle ipotesi è la fruizione di podcast, trasmissioni audio che vanno per la maggiore dopo l’esplosione del fenomeno Clubhouse e delle contromosse di altri social network. Insomma, N-Plus potrebbe essere, in sintesi, il social network di Netflix o, comunque, avere al suo interno una spiccata componente social.

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Condivisione necessaria

Dalle domande del sondaggio citato in precedenza si evince anche la possibile creazione di un’inedita opportunità da mettere a disposizione degli utenti al fine di creare e condividere playlist con amici, ma non solo: si potrebbero suggerire ad altri contenuti ritenuti interessanti. Considerando che gli utenti non iscritti alla piattaforma possono solo guardare i trailer, questo strumento, unito alle condivisioni social, potrebbe rappresentare una forma di pubblicità gratuita per Netflix. E non è finita qui, perché secondo altre indiscrezioni gli utenti potrebbero disporre di un’opzione per creare playlist con le colonne sonore di film e serie tv, un ulteriore tassello che prevede inevitabilmente accordi con le case discografiche. Tra i podcast, infine, non è da escludere che trovino spazio le recensioni degli utenti – magari adeguatamente moderate -, sempre relative a film e serie tv. Una soluzione che consentirebbe, al contempo, di pubblicizzare i contenuti e comprendere in modo più approfondito i gusti dei fruitori finali. Infine, una curiosità, che si risolve in tre numeri e altrettanti riferimenti temporali: 61 giorni, 6 ore e 3 minuti. La statistica sul tempo medio speso dagli utenti su Netflix da quando è sbarcata in Italia, nel 2015, è frutto dell’analisi effettuata dalla società britannica Comparitech, che offre attraverso il proprio sito una moltitudine di servizi di comparazione curiosi.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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