ABBONATI

Customer experience, i sei trend che vedremo nel 2022 secondo Skeepers

Autore: Redazione


Digitalizzazione e human touch, la relazione tra brand e clienti è sempre più fondata sul mix di ascolto e analisi strategica dei dati. Si sono affacciate nuove modalità di approccio, che nel nuovo anno vedremo consolidarsi come abitudini.

L’esperienza di acquisto dei consumatori, dopo quasi due anni di pandemia, è cambiata. La digitalizzazione accelerata dall’emergenza sanitaria ha trasformato la tradizionale relazione tra brand e clienti. Si sono affacciate nuove modalità di approccio, che nel nuovo anno vedremo consolidarsi come abitudini. Skeepers, azienda leader in servizi digitali che consentono alle aziende di consolidare e alimentare la relazione con i propri clienti, ha tracciato le 6 tendenze da tenere d’occhio nel corso del prossimo anno per continuare ad emergere in un contesto in rapida evoluzione.

Percorsi di acquisto ibridi online & offline

Negli ultimi due anni la digitalizzazione dei consumatori ha portato all’abbandono di un percorso univoco di acquisto: c’è sempre di più un’integrazione tra punti di accesso online e offline, in un’ottica di omnicanalità. Secondo un sondaggio di Uberall, il 74% dei consumatori si aspetta oggi un customer journey ibrido. Di conseguenza le aziende devono imparare a migliorare questo tipo di percorso, costruendo un’esperienza omnicanale, fluida e senza interruzioni, e monitorando il livello di soddisfazione del cliente in tutte le fasi del percorso.

L’importanza del contatto umano

Dopo mesi di restrizioni sociali e di scambi digitali, i consumatori apprezzano il contatto umano. Secondo una ricerca di HubSpot, il 58% dei clienti che interagisce con una persona ha più probabilità di tornare a comprare da quel brand. L’empatia e la qualità delle relazioni rivestono un ruolo ancora più strategico in un momento storico, come quello attuale, in cui i consumatori si aspettano di essere ascoltati e compresi. Le aziende devono da una parte investire sulla formazione dei propri dipendenti, affinché possano gestire con efficacia e con la massima competenza tutte le richieste, dall’altra fornire ai dipendenti dati completi e aggiornati sui clienti, per permettere l’attivazione di azioni mirate e coerenti.

Intelligenza artificiale

Sempre più aziende usano l’intelligenza artificiale per gestire e migliorare la customer experience: non solo per chatbot e assistenti virtuali, ma anche per l’analisi aggregata e in tempo reale di dati provenienti da più fonti (navigazione, acquisti online e offline, soddisfazione del cliente...). Processando in modo integrato queste informazioni, i brand saranno in grado di prendere le decisioni migliori con un approccio data-driven per migliorare la conoscenza del cliente, anticipare le sue richieste e ottimizzare la sua relazione col brand. Non solo, l’intelligenza artificiale permette di accelerare drasticamente il processo decisionale, aiutando i brand a fare la scelta giusta in modo rapido, in un contesto in cui la tempestività delle interazioni è fondamentale. Oggi le aziende si trovano a gestire un’enorme mole di dati: solo con sistemi di intelligenza artificiale sarà possibile sfruttare strategicamente e con rapidità tutto il potenziale che questi dati offrono.

skeepers-5.jpg

Customer knowledge e iper-personalizzazione

Per le aziende, la conoscenza del cliente è il punto di partenza per costruire una customer experience memorabile: ascoltarlo e registrare le sue percezioni e le sue aspettative permette ai brand di migliorare esperienze, prodotti e servizi. Come? Per esempio interpellandolo in indagini e questionari personalizzati, attivabili in tutti i momenti del percorso di acquisto e su più canali (sito, e-mail, SMS, chat, app mobile). Con Skeepers CX Management i dati raccolti serviranno a semplificare i processi decisionali e a costruire una esperienza il più personalizzata possibile per il cliente, attivando ad esempio un’interazione specifica in base al feedback lasciato dall’utente. Questi numeri aiuteranno anche a personalizzare le campagne marketing omnichannel, presentando ai clienti solo messaggi pertinenti che propongono il prodotto giusto, al momento giusto e sul canale giusto.

Autenticità e riprova sociale

La richiesta di autenticità e trasparenza da parte dei consumatori è una tendenza che si è rafforzata durante la pandemia: i brand devono guadagnarsi la fiducia dei clienti con fatti, non promesse. Gli utenti hanno bisogno di essere rassicurati: mostrare il volto di altri consumatori, diffondere i loro feedback e i loro contenuti è un elemento chiave per infondere fiducia e rassicurazione. Nel quadro degli User Generated Content, ossia dei contenuti generati dagli utenti, si collocano anche i nuovi intermediari tra azienda e consumatori: i nano e micro influencer. In grado di realizzare contenuti autentici e spontanei, producono un effetto di riprova sociale, che è la tendenza dei consumatori a seguire il comportamento (anche di acquisto) di altre persone, quando le informazioni siano insufficienti o non trasmettano la dovuta sicurezza. Soluzioni di Influencer Marketing permettono ai brand di mettersi facilmente in contatto con un’ampia selezione di influencer e di lanciare in pochi minuti campagne su larga scala.

skeepers-3.jpg

Co-costruzione ed engagement

Sempre di più i consumatori vogliono esprimere la propria opinione ed essere parte attiva nella relazione con le aziende. Sempre di più i brand devono ascoltare i clienti e lasciare loro spazio di esprimersi liberamente, coinvolgendoli e collaborando con loro. Esistono diverse modalità di customer engagement, da una parte l’individuazione di brand ambassador, l’attivazione di programmi fedeltà e di sistemi di rewarding. Dall’altra la raccolta e l’utilizzo di contenuti di valore generati direttamente dagli utenti come recensioni, feedback, post sui social, video. In particolare, inserendo all’interno del customer journey video autentici, creati da chi ha già acquistato e testato un prodotto o servizio, si migliorerà l’esperienza dell’utente facilitandone la decisione di acquisto. Inoltre, coinvolgere i clienti nella creazione di video o altri User Generated Content, aumenterà il loro attaccamento e la loro fedeltà al brand. Le aziende devono imparare ad ascoltare e a valorizzare i loro clienti, creando, a partire dal loro contributo, un reale valore per una crescita aziendale sostenibile. “Il futuro appartiene ai brand che sanno costruire per i loro clienti delle esperienze e delle interazioni smart, coinvolgenti e personalizzate”, commenta Pascal Lannoo Chief Strategy Officer di Skeepers. “Sono sempre di più le aziende che nel corso del prossimo anno prevedono di investire in piattaforme digitali che permettano di migliorare l’interazione con il consumatore: ma la tecnologia da sola non basta. In Skeepers, crediamo infatti che l’ascolto sia alla base di una efficace relazione tra brand e cliente; le nostre soluzioni integrate, che si attivano lungo l’intero customer journey e su tutti i canali, permettono di sviluppare strategie efficaci che, partendo dall’analisi dei dati, coinvolgono il cliente finale rendendolo protagonista nel percorso di affermazione del brand”.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy