In occasione dell’evento “Branding e-volution”, il Presidente ha annunciato una revisione migliorativa del calo dello spending comunque atteso per quest’anno rispetto al forecast del -17% di inizio luglio
Dal -17% ipotizzato a inizio luglio per il trend degli investimenti 2020 fortemente condizionato dal lockdown, UPA passa ora a un meno sconfortante, o più confortante a seconda dei gusti, -12%.
Lo ha annunciato ieri il Presidente degli utenti Lorenzo Sassoli de Bianchi in occasione dell’evento “Il ruolo della marca e il futuro dell’advertising”, la prima parte della ricerca “Branding e-volution”, realizzata proprio dall’associazione degli investitori e dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Sassoli ha commentato positivamente l’evidenza emersa dall’aggiornamento della survey interna anche se ha aggiunto che ce ne sarà probabilmente un’ultima prima della fine dell’anno, «perché – ha ribadito confermando quanto aveva già detto nell’intervista al nostro giornale dei giorni scorsi – se è vero che c’è uno sforzo di fiducia da parte delle aziende, che si è già concretizzato nel buon ritorno allo spending dei mesi estivi, lo è altrettanto il fatto che la visibilità resta scarsa e l’orizzonte temporale degli investimenti è ancora per lo più a pochi giorni. Dal punto di vista dell’adv bisognerà vedere come si chiude settembre, che è anche sotto la spada di Damocle di possibili rigurgiti della pandemia anche per l’appena avvenuta ripresa della scuola. Forse, paradossalmente, il cauto ottimismo prospettico delle aziende si connette anche al fatto che la popolazione – fatte le note eccezioni agostane – ha dimostrato e sta dimostrando di attenersi alle regole sanitarie e questo ci mette in una condizione migliore di quella di altri Paesi sul fronte dell’emergenza. Per contro, si intravvedono un miglior contesto economico e una certa ripresa dei consumi nella gdo, con relativo rilancio in comunicazione da parte del largo consumo e dell’alimentare; vanno meglio anche tlc e assicurazioni, mentre sono ancora in sofferenza le auto».
Difendere il sistema mediatico nazionale
Sassoli ha inoltre ribadito l’importanza di sostenere il sistema mediatico italiano per preservare un sistema informativo di qualità anche come ambito per lo storytelling delle aziende senza lasciare che lo strapotere degli OTT penalizzi anche le nostre marche.
Bene quindi il tax credit (per altro “inventato” proprio da UPA), anche se la cifra di 85 milioni di euro stanziata, per quanto leggermente incrementata, è a suo giudizio ben lontana da quella di 500 milioni messa a disposizione dal Governo francese.
Anche il Recovery Fund, infine, a suo giudizio, dovrebbe prevedere sostegni corposi. Auspici e domande cui indirettamente ha “risposto” il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella in commissione Cultura della Camera.