Autore: Redazione
25/09/2020

Il Sottosegretario per l’Editoria Martella: “il settore va messo in sicurezza utilizzando Recovery Fund e Tax Credit”

Il membro della Presidenza del Consiglio ha assicurato che per la salvaguardia della filiera e la formazione saranno usate adeguate risorse

Il Sottosegretario per l’Editoria Martella: “il settore va messo in sicurezza utilizzando Recovery Fund e Tax Credit”

Andrea Martella

Le risorse non sono ancora state quantificate, “ma saranno all’altezza dell’ambizione del progetto”. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella è intervenuto il 24 settembre 2020 in Commissione Cultura alla Camera per illustrare come pensa di usare i fondi europei del Recovery Plan, premettendo: “Per un settore da anni in crisi strutturale con una situazione aggravata dalla pandemia è una sfida da non perdere. Anzi da vincere. Il Governo per altro è impegnato da tempo in una riforma e negli ultimi mesi ha investito risorse importanti. Per soccorrere l’editoria vanno stabilizzate una serie di misure già in atto come il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari, il bonus fiscale per i servizi digitali e le spese di connessione, l’estensione e l’incremento fino a 4 mila euro del tax credit per le edicole e per i distributori che raggiungono i Comuni con meno di 5,000 abitanti, ma anche il credito di imposta per la carta e la forfettizzazione delle rese dei giornali. Non solo. Perché se la pandemia ha ulteriormente aggravato la crisi, è vero anche che ha contribuito a rafforzare la domanda di un’informazione accurata, di qualità, affidabile e pienamente accessibile alla popolazione. Da qui l’obiettivo del Governo, anche con l’aiuto dei fondi europei, di tutelare il lavoro dei giornalisti e sostenere le imprese, accompagnando però l’intero settore verso una necessaria trasformazione”.

Le misure allo studio

Il settore editoria e informazione sarà quindi una delle priorità per l’uso delle risorse del Recovery Fund e il Governo sta lavorando a un piano complessivo di rilancio del comparto. “Abbiamo avviato – ha sottolineato Martella – una interlocuzione con altri Paesi europei orientata a promuovere un’azione armonizzata su scala continentale. Il settore deve diventare una priorità condivisa in tutti gli Stati per il Recovery Fund”.

Le tre direttrici saranno l’aumento della digitalizzazione, l’aumento delle persone con competenze digitali e l’incremento dell’uso consapevole della rete per leggere giornali e riviste. Tra le misure allo studio c’è l’idea di allargare al settore editoriale gli incentivi di Industria 4.0, introdurre il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, sostenere gli investimenti in cyber security e per il rafforzamento tecnologico.

L’esecutivo vuole “aprire al settore i bandi per lo sviluppo e l’innovazione, e garantire l’accesso a contributi e prestiti agevolati per il digitale”. Ci saranno anche “voucher per consulenze e innovazione”, mentre il credito d’imposta per la carta dei giornali “potrebbe essere trasformato in incentivi per l’editoria green”.

È necessario anche “valorizzare e tutelare il lavoro giornalistico, scoraggiando l’elusione e il dumping contrattuale”. Le linee guida Le linee guida approvate dal Comitato interministeriale per gli affari europei indicano, tra gli altri, l’obiettivo del sostegno al settore editoriale nell’ambito della missione “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”.

In coerenza con tali linee guida, il “Piano per la ripresa e il rilancio del settore editoriale” al quale il Governo sta lavorando punta alla realizzazione di vasto programma di investimenti nel sistema dell’informazionale nazionale e locale. L’obiettivo generale è miglioramento di tre indicatori DESI di sviluppo digitale (Digital Economy e Society Index): incremento della digitalizzazione aziendale delle imprese editrici e della rete di distribuzione e vendita di giornali; aumento delle persone con competenze digitali e degli specialisti nel settore dell’informazione; incremento dell’uso consapevole della rete per leggere giornali o riviste.