A livello globale, il mercato crescerà quest’anno del 3,9% e con il digital a +10,5% che registra la migliore performance. In debole ripresa anche i mezzi tradizionali come la tv e bene per OOH e Radio, negativo l’andamento della stampa
Dentsu Aegis Network ha pubblicato le sue nuove previsioni relative alla spesa pubblicitaria globale per il 2020. Per il mercato italiano si abbassa a -0,1% il dato che nel forecast di giugno 2019 era stato previsto a +0,6%, mentre a livello globale si parla di un +3,9% contro il +4,1 di cui si parlava a giugno. Avranno un ruolo chiave una serie di eventi sportivi e politici, come le Olimpiadi di Tokyo e le Paralimpiadi 2020, i Campionati europei di calcio UEFA e le elezioni presidenziali statunitensi (che secondo le stime porteranno fino a 10 miliardi di dollari al mercato pubblicitario) per sostenere il valore della spesa pubblicitaria a livello globale quest’anno sarà pari a 615,4 miliardi di dollari. La crescita prevista per il 2020 si tradurrà dunque in ulteriori 23,3 miliardi di dollari in tutto il mondo. Relativamente al nostro mercato, come già anticipato, Dentsu Aegis ha rivisto a ribasso le precedenti stime. Un dato, -0,1%, sul quale grava il peso del divieto imposto alla pubblicità delle aziende operanti nel betting. “Ha fatto notizia in tutto il mondo l’entrata in vigore in Italia di un divieto imposto sulla pubblicità del gioco d’azzardo lo scorso luglio. Si prevede che tale divieto costerà al mercato pubblicitario e delle sponsorizzazioni nel Paese tra i 150 e i 200 milioni di euro di ricavi all’anno”, specifica il forecast.
I singoli mezzi
Secondo il forecast, il digital dovrebbe crescere dell’10,5% sostenuto soprattutto dal mobile. Dentsu Aegis prevede, in particolare, che tre quarti della spesa in digital adv sarà destinata ai device mobili nel 2020. All’interno del perimetro “mobile” guidano la crescita soprattutto i formati display e search grazie all’avanzata del mobile commerce. Si attende anche una crescita anche dall’online video, per il quale si prevede un +14,6% nel 2020. In lieve ripresa, invece, inaspettatamente i mezzi pubblicitari tradizionali. In particolare la tv – che nel 2019 dovrebbe essersi attestata su un -1,8% – manterrà quest’anno circa un terzo (31,5%) della quota pubblicitaria globale e che crescerà dello 0,6%. Per la radio, l’analisi dichiara che nel 2020 crescerà dell’1,7%, con un aumento di due punti percentuali rispetto allo scorso anno. Segno positivo poi per l’OOH, grazie al digital. “Il Digital Out-Of-Home consente ai professionisti del marketing di andare oltre il semplice targeting della loro pubblicità per migliorare l’esperienza del cliente con tecnologie come la realtà virtuale e il riconoscimento facciale”, si legge nell’analisi. Si prevede che il mezzo crescerà del 2,4% nel 2020. Negative, invece, le perfomance della stampa, con quotidiani e magazine previsti rispettivamente a -7,1% e -6,3% nel 2020.
Il prossimo anno
Per quanto riguarda il 2021, i forecast vedono la spesa pubblicitaria globale in crescita del 3,3%, mentre il nostro Paese sarà ancora in calo. La spesa pubblicitaria in Italia nel 2021 è infatti prevista in calo dello 0,6%. Rispetto ai mezzi, sarà sempre il digital a farla da padrone con una crescita pari a +9,5%.