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PINKO e intarget tra i primi a utilizzare Facebook Attribution con successo

Autore: Redazione

Matteo Ferrari


Lo strumento ha consentito al brand di attuare una strategia adv in grado di coprire tutta la Customer Journey dell’utente, con un risparmio del costo/acquisto del 98% e un ROI del 79%

PINKO, brand italiano di moda entry to luxury, diventa una storia di successo anche nell’ambito delle strategie di acquisizione digitale, confermando il suo DNA innovativo e da sempre attento al cambiamento. intarget, l’agenzia prescelta dal brand nel 2018 per incrementare ulteriormente l’awareness attraverso attività di adv creative in Programmatic, è tra le prime ad aver adottato lo strumento di misurazione Facebook Attribution, con cui ha analizzato l’intera customer journey degli utenti del brand.

I numeri

Dopo un attento monitoraggio di diverse campagne internazionali è stato possibile valorizzare le attività più efficaci con un ritorno dell’investimento del 79%, una riduzione dei costi del 98% e un aumento delle conversioni fino a 8 volte in più rispetto ai precedenti parametri di riferimento. Il periodo di analisi ha interessato i risultati tra aprile e luglio 2019 e preso in considerazione i Paesi di principale interesse per PINKO: Italia, Regno Unito, Francia, Spagna, USA, Russia, Germania, Polonia e Belgio.

Misurare l’impatto

“Abbiamo iniziato a concentrarci maggiormente nelle attività su Facebook con il supporto della nostra agenzia intarget. L’utilizzo dello strumento Attribution, combinato con una strategia di canalizzazione completa, ci consente di misurare il vero valore e l’impatto delle nostre attività su Facebook e Instagram. Lo strumento fornisce a PINKO dati e insight cruciali per essere in grado di conoscere cosa e dove ottimizzare, all’interno dell’intero funnel di conversione”, afferma Federico Bonelli, General Manager di PINKO.

La strategia

intarget ha strutturato per il fashion brand italiano una strategia di comunicazione coprendo tutto il customer journey dell’utente, usando la maggior parte degli strumenti e delle funzioni di Facebook come inserzioni, caroselli, pubblici target e simili. Attraverso Facebook Attribution, ha valorizzato maggiormente l’impatto di Facebook e Instagram anche in ottica conversione, riallocando il budget tra i vari posizionamenti sulla base degli insight acquisiti. Lo strumento dimostra alle aziende come i primi touchpoint, per esempio, un post di Facebook, anche se a prima vista non sembra generare una conversione immediata, possano condurre l’utente su altri touchpoint e generare alla fine un lead.

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Non solo last click

"Analizzando le campagne di PINKO con Facebook Attribution, abbiamo constatato un incremento delle conversioni attribuite a Facebook e Instagram di circa 4 volte. Andando oltre il sistema di attribuzione basato sul last click, è risultato evidente il contributo di tali media anche nella fase di conversione finale”, afferma Matteo Ferrari, Head of AdTech Operations di intarget. “Siamo fra le prime realtà italiane a utilizzare questo approccio analizzando le attività con uno strumento che permette di comprendere il vero impatto delle attività social. Un monitoraggio continuo volto a capire come gli utenti interagiscono e, se necessario, a modificare le impostazioni delle campagne in modo da raggiungere l'obiettivo prefissato. Facebook Attribution è uno strumento che permette di distaccarsi dalla sola visione last click, dimostrando che se consideriamo tutti i touchpoint del customer journey il contributo dei vari media sull'obiettivo finale può essere rivalutato".

L’offerta

Facebook Attribution è uno strumento di misurazione della pubblicità progettato per offrire una panoramica più completa del percorso dei propri clienti, in modo da poter prendere decisioni aziendali basate su una molteplicità di nuovi dati: quali inserzioni stanno generando più azioni, i risultati delle prestazioni dal pixel di Facebook, il monitoraggio di ciò che accade nel gruppo di app e servizi di Facebook (FB, Instagram, Audience Network e Messenger), gli eventi nell'app, le conversioni offline, i percorsi di conversione che avvengono su più dispositivi, le prestazioni in base al canale (organico o a pagamento) e molto altro ancora.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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