Autore: Redazione
16/04/2020

Gli investimenti pubblicitari in Italia crescono del 4,1%: la radio il media più performante con il +15,7%

Nel primo bimestre l’incremento complessivo è del 3,7%, con la tv a +2%, il web a +9,7% e la GoTv a +5,5%. Tutto il resto è in flessione

Gli investimenti pubblicitari in Italia crescono del 4,1%: la radio il media più performante con il +15,7%

Alberto Dal Sasso

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia ha chiuso il mese di febbraio in crescita del 4,1%, rispetto allo stesso periodo del 2019, portando la raccolta nel bimestre al +3,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio – febbraio si attesta a 0,8%. “C’è un pre e c’è un post Covid19 anche nel mercato della comunicazione pubblicitaria: il virus rappresenta una linea che, come per tutte le altre grandezze macroeconomiche, segna una pietra di confine tra come eravamo e come saremo, tra come comunicavano le aziende e come lo faranno - spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. Storicamente il dato di febbraio è indicativo di un trend che si consolida con il primo semestre dell’anno. Oggi invece ci troviamo a commentare una situazione che il mercato non sta già più vivendo”.

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I mezzi

Relativamente ai singoli mezzi, la tv è cresciuta nel singolo mese del 3,6%, chiudendo il bimestre a +2%. Sempre in negativo i quotidiani, che a febbraio hanno perso l’8,7%, consolidando il periodo cumulato gennaio-febbraio a -6,7%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che per il bimestre, con cali rispettivamente del 15,4% e del 12,2%. Molto positivo l’andamento della radio che è cresciuta del 15,7% nel singolo mese di febbraio e ha chiuso il bimestre a +13,9%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo bimestre dell’anno ha chiuso a +9,7% (+4,8% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Cinema, transit e outdoor hanno segnato nel bimestre un andamento negativo, rispettivamente del -3,1%, -8,9% e -9,5%. La GoTv ha chiuso i primi due mesi a +5,5%.

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I settori

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita, con un apporto di circa 55 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si sono registrati andamenti differenti. Alla buona performance di bevande (+23,7%), distribuzione (+42%) e telecomunicazioni (+14,7%), si sono contrapposti i cali di media/editoria (-12,5%), finanza (-5,6%). Tra gli altri settori che hanno contribuito alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di automobili (+11,4%), abitazione (+13,7%) e industria/edilizia/attività (+34,2%).

Il commento

“I broadcaster e le agenzie stanno fronteggiando una situazione che non ha precedenti nella storia della pubblicità moderna, dagli anni Cinquanta del secolo scorso ad oggi - ha aggiunto Dal Sasso -. L’unica certezza è che il dopo Covid dovrà essere segnato da un’unità di intenti non solo a livello politico e macroeconomico, ma anche tra tutti gli operatori della filiera che hanno necessità di proseguire secondo un comune interesse: la qualità della stessa. Se così sarà, con l’adeguato supporto delle istituzioni che non devono dimenticare il contributo che l’intero comparto ha sempre dato e darà alla creazione di valore per il Paese, potremo poi assistere a una risalita, così come successo in passato”, ha concluso Dal Sasso.

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Televisione: nel primo bimestre 2020 ricavi pubblicitari in crescita del 2%, a febbraio il trend è +3,6. Discovery realizza il migliore andamento dall’inizio dell’anno con il +6,4%

In attesa di capire come influenzerà il lockdown sugli andamenti pubblicitari, nel primo bimestre del 2020 la televisione chiude con un saldo positivo del 2% e ricavi da advertising per 598,3 milioni di euro, contro i 586,4 milioni del 2019 nello stesso periodo. A fare da volano è il singolo mese di febbraio, in crescita del 3,6% sul febbraio dell’anno scorso. La migliore performance è realizzata da Discovery, che porta a casa un incremento del 6,4% e chiude il bimestre a quota 37,1 milioni di euro. Nel solo febbraio, il network mette a segno un incremento del 12,1%. La Rai registra il secondo miglior trend, con una crescita del 2,8% sul 2019 e ricavi per 137,2 milioni nel bimestre. A febbraio il delta positivo sullo stesso mese nel 2019 è pari al 4,7%. Mediaset a quota 323,3 milioni registra il fatturato più alto nel bimestre, in aumento dell’1,8% rispetto al primo bimestre dell’anno scorso. A febbraio, il trend è positivo per il 3%. Sky nel bimestre si attesta a 74,7 milioni di euro, con un lieve incremento (+0,4%) rispetto all’anno scorso. A febbraio, la piattaforma satellitare ha una performance simile al bimestre, +0,5% sul febbraio 2019. Leggermente negativo (-0,6%) il bilancio nel bimestre de La7 a quota 25,9 milioni, mentre il solo mese di febbraio è positivo per il 2,6%.