Il primo mese del 2019 torna in territorio negativo per lo spending pubblicitario dopo tre anni, con un trend sempre fortemente negative per i quotidiani, a -16%, e i periodici, a -13,5%. Sempre bene la radio, a +2%. L’intero universo del web advertising registra un incremento del 9,8%. Rai a -2,2%, Mediaset a -3,9%, Sky a -10% e Discovery a -7,5%
Il mercato degli investimenti pubblicitari nel mese di gennaio chiude in calo dello 0,5%, rispetto allo stesso periodo del 2018, con una flessione di circa 2,9 milioni di euro, considerando l’intero perimetro del web advertising. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Over The Top (OTT), il mercato chiude il mese di gennaio a -4,1%. “Dopo tre anni in cui l’anno esordiva con un mese di gennaio in positivo - spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen -, il 2019 inizia in sostanziale pareggio, trainato dal digitale e da una raccolta pubblicitaria in radio che continua sulla strada della crescita già intrapresa lo scorso anno, seppur in misura più moderata”.
I mezzi
Relativamente ai singoli mezzi, la tv cala del 3,9%. Sempre in negativo la stampa: i quotidiani iniziano l’anno in calo del 16% e i periodici del 13,5%. Gli investimenti in radio crescono del 2%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising registra un incremento del 9,8% rispetto a gennaio 2018 (+4% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). In trend negativo per l’outdoor (-11,4%), la go tv (-4,9%) e il direct mail (-2,3%). Andamento positivo per il cinema (+5,2%) e il transit (+12,6%).
I settori merceologici
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita, con un apporto di circa 20,6 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti. Alla buona performance di alimentari (+4,9%), tempo libero (+22,2%) e farmaceutici (+5,6%), si contrappone il calo di automobili (-11,5%), abitazione (-18,3%) e telecomunicazioni (-20,3%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di informatica/fotografia (+193,9%), media/editoria (+7,9%) e turismo e viaggi (+20,7%). “Per dare una dimensione realistica all’andamento dell’anno sarà importante capire come si chiuderà il primo trimestre che ci porterà verso le elezioni europee - conclude Dal Sasso -. I mesi che ci separano da questo appuntamento continuano a essere condizionati da un clima diffuso di incertezza, a cui, però, il mercato sembra aver preso le contromisure, mostrando una certa resilienza nei numeri”.
Tra le tv, solo la7 in territorio positivo
In un trend della tv che, con il -3,9%, contribuisce inevitabilmente in modo pesante alla contrazione degli investimenti nel mese di gennaio sui mezzi classici del 4,1,%, così come rilevata da Nielsen, l’unica ad andare in controtendenza, secondo quanto risulta a DailyMedia, è stata La7, che ha messo a segno un +9,4% rispetto al pari periodo del 2018. Tutti gli altri broadcaster vanno invece in territorio negativo, con la Rai a -2,2%, Mediaset a -3,9%, Sky a -10% e Discovery a -7,5%.