Nei 12 mesi appena chiusi la tv perde il 5,3%, i quotidiani il 10%, i periodici il 13,9% e l’outdoor l’8,4%; la radio cresce dell’1,7%, il web dell’8,3%, il cinema del 13,8% e la go tv del 4,5%
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di dicembre con un andamento negativo pari a -1,9% rispetto a dicembre 2018, consolidando la raccolta nell’anno 2019 in negativo del -0,9%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento del 2019 si attesta a -5,1%. “Il 2019, anno dell’incertezza, passato dall’exploit leghista delle elezioni europee alla Milano Olimpica, transitando per due governi di opposta ideologia e conclusosi con il fenomeno Sardine, si è chiuso pubblicitariamente con un dicembre in frenata anche di più rispetto alle previsioni ed alle aspettative. Questo ha frenato il recupero iniziato, anche se a velocità ridotta, a settembre e ottobre - spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen -. La tv è rimasta al di sotto delle aspettative anche a dicembre, portando il mercato a -0,9%, quindi un decimale in meno rispetto al mese precedente. Il primo e il terzo trimestre 2019 sono cresciuti dello 0,1%, seguiti da un secondo, atteso per l’assenza dei mondiali a -2,6% e da un quarto trimestre inaspettatamente a -0,7%, che ha seguito l’andamento del PIL, il più debole dell’anno come crescita tendenziale (0,0%) secondo l’ISTAT. Lasciandoci alle spalle un difficoltoso 2019, anno in cui la produzione industriale è calata dell’1,3%, dopo 5 anni, stiamo andando incontro a un 2020 che si prevede possa avere dalle migliori prospettive, se non altro per essere l’anno delle Olimpiadi e degli Europei. Si tratta comunque di un anno che è partito con il cigno nero del Corona Virus dalla fortissima imprevedibilità per l’economia e quindi anche per il mercato della comunicazione mondiale e italiana”, conclude Dal Sasso.
I mezzi
Relativamente ai singoli mezzi, la tv è in calo a dicembre del -7,8% e consolida il 2019 a -5,3%. Sempre in negativo i quotidiani, che a dicembre perdono il 14,2%, consolidando il 2019 a -10%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che nel progressivo gennaio- dicembre, con calo rispettivamente del -12,6% e -13,9%. Il mese di dicembre vede la radio in negativo con un -4,3% rispetto al 2018 e porta a +1,7% la raccolta per il 2019. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nell’anno 2019.del 2019 chiude in positivo, a +8,3% (+3,5% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Cinema e go tv crescono nel 2019 rispettivamente del 13,8% e del 4,5%, mentre l’outdoor risulta in calo del 8,4%.
I settori merceologici
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 5 in crescita, con un apporto di circa 29 milioni di euro. Per i primi 10 settori solo distribuzione (+4,9%) ha un andamento positivo nel 2019. Per gli altri continua l’andamento negativo, con abbigliamento (-10,2%), abitazione (-9,8) e automobili (-6,8%). Anche se ancora in negativo si evidenzia un’inversione di tendenza nel mese di dicembre 2019 dei settori telecomunicazioni (+14%), finanza (+20%) e industria/edilizia/attiività (+40,8%).
Televisione: il 2019 chiude con ricavi pubblicitari in calo del 5,3%, raccolta a dicembre negativa del 7,8%
Di Silvia Antonini
Battuta d’arresto per la raccolta pubblicitaria televisiva che chiude il 2019 a quota 3,6 miliardi di euro circa, in calo del 5,3% rispetto al 2018. Particolarmente severo l’andamento del solo mese di dicembre, negativo del 7,8%. La Rai registra sfiora un fatturato complessivo di 693,5 milioni circa nei dodici mesi, cedendo il 2,2% nel confronto con l’anno precedente, e a dicembre cala del 4,1%. Mediaset si avvicina complessivamente ai 2 miliardi di raccolta, in calo dell’8,3% sul 2018. A questo proposito, il broadcaster di Cologno Monzese fa notare che questo risultato risente della presenza nell’offerta 2018 del calcio pay, della Champions League e soprattutto dei Campionati di calcio. Pertanto, sottolinea il Biscione in una nota, “l’unico modo corretto per valutare l’andamento della raccolta pubblicitaria è fare un confronto con il 2018 a perimetro omogeneo”, quindi senza il contributo degli eventi sportivi presenti nel palinsesto. In questo modo “emerge che l’andamento organico della raccolta pubblicitaria Mediaset 2019 risulta pari a -3,6%, un dato migliore di quello del mercato che – depurato per omogeneità dei Mondiali di calcio – registra un risultato del -4,2%”. Nel solo mede di dicembre, invece, Mediaset perde il 7,9% dei fatturati.
Gli altri player
Il 2019 si chiude sostanzialmente in pari per La7, che mostra un andamento complessivo di tenuta solo lievemente negativo (-0,1%) con fatturati per 166,8 milioni, ma soffre nel singolo mese di dicembre, in calo del 16,9%. Sky chiude con una modesta contrazione dell’1,5%, a quota 491,4 milioni e a dicembre perde il 12,7% sul 2018, mentre Discovery registra una leggera positività dello 0,3% con fatturati per 258,3 milioni, e chiude l’ultimo mese dell’anno a 0,2%.