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iLMeteo.it, il rigore dei dati in chiave pop

Autore: D Sechi

Emanuele Colli


Il servizio meteorologico più seguito, tra i più consultati anche in ambito generale, come raccontano i dati Audiweb, nelle parole del suo A.D. Emanuele Colli, tra un 2019 ricco e le ormai certe difficoltà del 2020, tra la precisione scientifica e la scelta di un approccio popolare, con i servizi complementari in grande crescita. Intanto viene siglata la nuova partnership con RDS

Nubi che si addensano minacciose sul nostro presente e sul futuro prossimo. Nessuna sorpresa da rimanere a bocca aperta, purtroppo, piuttosto previsioni che profumano di certezza. In attesa degli eventi socio meteorologici, abbiamo pensato di chiedere quando sarebbe d’uopo indossare mantelle e sfoderare ombrelli riparatori a Emanuele Colli, l’amministratore delegato di iLMeteo.it, giustamente spinti dall’autorevolezza del mezzo e dai numeri che da un anno a questa parte ne stanno caratterizzando le vicende. Improvvisamente avvinti dal sole ormai tardo primaverile, siamo stati accolti dal sorriso soddisfatto di Colli, che ci ha regalato una fotografia della “sua” azienda, un riassunto degli ultimi mesi, partendo da un 2019 quanto mai ricco di soddisfazioni.

L’avevamo lasciata alla metà della scorsa estate, soddisfatto dell’andamento di Meteo.it, tra novità, obiettivi, servizi, chiudiamo il cerchio, prima di inoltrarci nell’anno corrente?

«Il 2019 è stato un anno praticamente perfetto, se consideriamo le utenze, l’utilizzo dei servizi, la crescita pubblicitaria, ben oltre la media del mercato che si attesta sul +3,5. Non è ancora tempo di cifre esatte, quindi utilizziamo il termine-concetto Double Digit».

Però poi ecco arrivare il 2020, carico di aspettative, senonché esplode il patatrac…

«Il primo trimestre è stato positivo, ma anche il mese di marzo non ha certo tradito le attese, persino dopo il 10 del mese, ossia nel momento della chiusura collettiva, abbiamo registrato motivi di soddisfazione per una crescita comunque apprezzabile anche se ovviamente inferiore. Ora come ora siamo alla finestra, noi e la nostra concessionaria Manzoni, siamo in attesa dei dati di aprile».

Come avete vissuto il lockdown?

«iLMeteo.it è naturalmente dislocato tra Padova, Bologna, Milano, abituato a lavorare in remoto, ma è indubbio che anche noi abbiamo sofferto non poco la situazione. L’impatto sulla produttività si è fatto sentire e non sarebbe potuto essere altrimenti, visto il progressivo blocco degli investimenti di settori quali automotive, travel e fashion. È vero che internet è esploso a livello di click e views, ma la monetizzazione è stata comunque scarsa».

Ma anche il vostro utente tipo avrà sicuramente cambiato approccio, considerato il momento, o no?

«Abbiamo registrato un’attitudine differente, i weekend sono spariti e questo fa la differenza. Però constatiamo comunque un pubblico che guarda, che chiede, che si collega, che pensa al dopo, che si prepara. Analizziamo le sue richieste, studiamo i temi proposti ed è da qui che scaturiscono idee su una “meteorologia allargata”, tra cambiamenti climatici, ambientali, ecologici».

Ci sono delle novità a livello tecnologico?

«La nostra è una piattaforma in costante evoluzione, capace di assorbire grandi picchi di traffico, come quelli che possono capitare durante un’alluvione (Milano qualche giorno fa, ndr). Abbiamo lanciato una nuova app, ridefinendone l’interfaccia, andiamo costantemente incontro alle esigenze con features nuove: a Natale abbiamo lanciato la “Sezione Neve”, poi un “Indice Aria”, Il Radar e il movimento delle nubi. Intanto, sono quasi pronti per l’estate i widget su mari e venti».

Houston abbiamo un problema: non si sa ancora se ci sarà una vera e propria estate

«Ma la cosa importante è prima di tutto l’idea del fine settimana, magari da passare fuori, anche solo con i propri cari. Per quel che concerne la futura e imminente stagione calda, magari resteremo in Italia e favoriremo il nostro prodotto locale».

Da cosa dipende il successo crescente di iLMeteo.it?

«Il nostro è un focus molto italiano e ha un’impostazione pop, nel senso che sa affrontare tematiche serie, anche di difficile comprensione in maniera semplice. Ecco perché siamo i più consultati, i più letti, come raccontano i dati Audiweb».

Qualche critica arriverà o no?

«Il nostro obiettivo è essere efficaci, facilmente comprensibili. Sappiamo che alcuni hanno frainteso questa nostra vocazione pop che altro non è che la volontà di rendere un argomento complesso come la meteorologica alla portata di tutti, leggendovi un tentativo di attrarre click. Non è così, e non smettiamo  di lavorare sulla nostra attendibilità, così sempre più spesso ci stiamo avvalendo di esperti, soprattutto in ambiti non strettamente meteorologici. Su una cosa però vogliamo essere netti: non si può confondere l'affidabilità delle nostre previsioni, la cui precisione è sotto gli occhi di tutti (il successo di pubblico lo conferma), con un "tono di voce" che può piacere o meno, ma che non pregiudica la qualità del nostro lavoro».

Siete anche molto richiesti come partner?

«Negli anni abbiamo costruito numerose partnership con diversi mezzi di comunicazione, dalla tv alla radio, dal web alla carta stampata. La nuova sfida in questo senso porta il nome di RDS, con cui abbiamo debuttato all’inizio della settimana».

Si parla sempre più spesso di modelli di media a pagamento

«Noi per il momento non ci crediamo. Offriamo invece formati adv particolari, cuciti su misura».

iLMeteo.it, oggi e domani

«La meteorologia è una vera e propria comodity, un’abitudine. Vediamo un interesse rinnovato per le previsioni, assecondiamo la voglia di servizi complementari ai dati meteo».

 

Un po’ di numeri

iLMeteo.it si conferma ancora il primo sito italiano di meteorologia e tra i primi siti più visitati del Paese. Se a dicembre, quando di emergenza sanitaria ancora non si parlava, il sito registrava quasi 3.5 milioni di utenti unici al giorno in media, confermando il suo primato, oggi le cose non sono cambiate. Se confrontiamo, infatti, questi dati con il periodo Coronavirus, scopriamo che i numeri hanno decisamente tenuto: nell'ultimo report Audiweb disponibile, quello di aprile, si contano più di 4.5 milioni di utenti unici in media al giorno.

Nel mese di marzo 2020 rispetto al suo omonimo dello scorso anno c'è stato un aumento del 136% di lettura da parte degli utenti delle notizie con proiezioni meteo a lungo periodo. L’incremento in generale del sito anno su anno è del 54%,

Mettendo a confronto i dati tra il 1-24 marzo e quelli tra il 1-24 febbraio 2020 emerge come sia raddoppiata la fruizione di contenuti specifici, in particolare:

Meteo medio/lungo periodo, gli utenti cercano gli articoli in cui viene detto che tempo farà tra due mesi e questa estate (si tratta di proiezioni e non di previsioni, ovviamente)

Meteo e coronavirus, c'è la speranza che il cambiamento del clima incida in qualche modo sulla propagazione dell'epidemia; l'utente cerca anche contenuti molto verticali che riguardano in particolare l'imminente arrivo dell'estate in relazione al virus.

Ci sono poi contenuti che hanno subito un calo: sono quelli relativi a che tempo farà nel weekend o a Pasqua: -70%. Le persone non devono più organizzare il fine settimana e sono "arresi" a passare Pasqua e Pasquetta nelle proprie case, per questo ai loro occhi perde di interesse il meteo a breve-medio periodo.

Per quanto riguarda gli articoli sulle previsioni a medio-lungo periodo (es. meteo estate), sulla pagina Facebook de iLMeteo.it (quasi 4 milioni di follower) mediamente si registrano interazioni 10 volte superiori rispetto a un articolo a breve-medio termine. Sempre sulla pagina Facebook de iLMeteo.it, gli articoli sulla primavera ed estate hanno un numero di commenti 5 volte maggiore.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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