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Women in tech: Daiana Iacono e l’importanza di mettersi in gioco

Autore:

Daiana Iacono


La Head of Advertiser Sales di Awin ripercorre la sua carriera decennale all’interno della company, la sua crescita e la dicotomia tra aspirazioni professionali (e personali) e la vita privata. Senza risparmiare consigli per le “nuove” (e i nuovi) della industry

La quinta puntata della rubrica sulle donne del digitale è dedicata a Daiana Iacono, Head of Advertiser Sales di Awin. Una manager legata alla sua company, e che interpreta il valore umano come il vero asset di un’azienda, più importante di qualsiasi algoritmo o piattaforma. 

Come ha avuto inizio la sua carriera nel settore del digital advertising?

Ho iniziato a lavorare in questo settore subito dopo la Laurea in Marketing in Bocconi nel “lontano” 2000. Il mio primo vero impiego è stato in Mr.Price, oggi parte di ePRICE che, ironia della sorte, è anche nostro cliente. Ho avuto però la fortuna di esplorare anche altri mondi legati al digital e della pubblicità, come quello della comunicazione/eventi/PR, che sicuramente mi hanno arricchita professionalmente. Sono approdata in zanox, oggi Awin (vale sempre la pena ricordarlo!) nel 2008 e non me ne sono più andata. Qui ho avuto l’opportunità di imparare tantissimo e di approfondire diversi canali e diversi ruoli, prima lato publisher e poi cliente. 

Quali sono le sfide e i cambiamenti principali che organizzazioni come la sua si trovano ad affrontare oggi?

Sicuramente sia la tecnologia che la legislazione stanno avendo un forte impatto sul nostro settore. Basti pensare a tutte le questioni di cui si è parlato negli ultimi anni, come ad blocking, tracking, privacy degli utenti…e poi GDPR, l’ITP 2, web tax, diritto d’autore. Potrei andare avanti ancora. Far fronte a queste sfide non è sempre facile, richiede grande preparazione e competenza, qualità che rimangono per fortuna prerequisito delle persone. Credo che sia proprio il valore umano il vero asset di un’azienda, che nessun complicato codice, piattaforma o automazione potrà mai rimpiazzare. La vera sfida quindi è trovare i giusti talenti e coltivarli. Ovviamente il mondo di oggi non ambisce più al posto fisso ed un ricambio periodico è fisiologico (anzi auspicabile), ma un team di consulenti preparato e competente è il mio obiettivo nel ruolo di manager. 

Secondo lei, qual è stato l’avvenimento tecnologico che ha avuto il maggiore impatto negli ultimi anni?

Riallacciandomi a quello che dicevo prima direi che la rinnovata attenzione alla privacy degli utenti ha costretto tutti i player della rete a ripensare al modo in cui raccoglievano e utilizzavano queste importanti informazioni e, di conseguenza, ha avuto un grande impatto sulle modalità di tracciamento (di acquisti, visite, click…qualsiasi cosa). Un aggiornamento come l’ITP 2.0 ad opera di Apple ad esempio, all’inizio può aver destato qualche preoccupazione ma per fortuna se un’azienda ha sempre operato in piena trasparenza, fornendosi di avanzate soluzioni tecnologiche, non c’è nulla da temere. Specie perché, come ripeto sempre, l’affiliazione non fa affidamento su un solo canale digitale, ma si muove agilmente su più piani. Awin ad esempio, ha sviluppato il cookieless tracking, che non richiede assolutamente nessuna implementazione lato tecnico e per questo è la risposta ideale per monetizzare la visibilità degli influencer.

Qual è stata la lezione più importante che ha ricevuto nella sua carriera?

Sicuramente che essere dei bravi team player è fondamentale, ma la squadra per forza di cose necessita anche di bravi attaccanti “in solitaria”. Questo vuol dire che continuare a formarsi, imparare e mettersi alla prova è fondamentale, non si è mai “abbastanza”: abbastanza bravi, abbastanza necessari, abbastanza preparati ecc. Per questo in Awin investiamo tantissimo nella formazione interna, con corsi on-demand sempre disponibili ma anche con vere e proprie sessioni intensive di training con un focus specifico. E’ quello su cui continuo a lavorare anche io in prima persona, per questo ho frequentato master e, soprattutto, mi sono avvicinata al mondo dell’insegnamento, confrontandomi con un pubblico sempre nuovo (studenti, esperti di settore, imprenditori, aziende dell’offline) e soprattutto sviluppando così tante nuove skill.

Cosa pensa riguardo la sfida che le donne di oggi affrontano per trovare l’equilibrio tra aspirazioni professionali e vita personale? In questo contesto, quale supporto offre la sua azienda?

A costo di sembrare retorica, sono dell’idea che per quanto la società ti supporti, per una donna è sicuramente più complesso coniugare aspirazioni personali e professionali con la propria vita privata (e il senso di colpa). Sicuramente le radici tedesche del gruppo Awin, una realtà davvero internazionale presente in tutto il mondo, ci avvicinano alla cultura dei paesi nordici e a tutti i benefit che questo comporta come un congedo paternità di molto superiore alla media italiana, la possibilità di prendere interi mesi di periodo “sabbatical”, senza menzionare l’abc cioè smart working per tutti e orari flessibili. Affrontiamo spesso questo argomento internamente e il board stesso incoraggia la partecipazione dei suoi membri, in tutti gli ambiti, ma anche e soprattutto quando si tratta di rappresentare Awin durante speech, conferenze, workshop ecc. 

Quale consiglio si sente di dare alle giovani di oggi che vogliono intraprendere una carriera di successo in questo settore?

Il mio è un consiglio che vale per tutti, non solo per le ragazze, ed è di mettersi in gioco sempre, senza dare nulla per scontato o pretendere. Ammetto però che sono davvero contenta di vedere che ci sono sempre più donne che uomini nel mondo del digital advertising. Me ne accorgo nelle aule in cui insegno, dai cv che ricevo o dai meeting a cui partecipo e spero di poterlo riscontrare presto anche guardando gli speaker che mi siedono a fianco ad eventi di settore.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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