Autore: Redazione
16/10/2019

RaiRadio: al via la nuova stagione con Minoli, Venier e Costanzo; raccolta adv in linea con il mercato

Presentati ieri l’offerta 2019-2020 che si articola tra generaliste e verticali; il direttore Roberto Sergio ribadisce la necessità di una ricerca sugli ascolti che valorizzi lo sforzo Rai sul fronte digitale

RaiRadio: al via la nuova stagione con Minoli, Venier e Costanzo; raccolta adv in linea con il mercato

La radio è al centro delle strategie della Rai, pezzo sostanziale dell’offerta anche in ottica digitale, crossmediale e multipiattaforma come vuole il nuovo piano industriale per il triennio 2019-2021. La nuova programmazione, presentata ieri a Roma negli studi di via Asiago riflette questo approccio, ma prima di tutto bisogna ricordare che il servizio pubblico è impegnato nella costruzione dell’offerta non lineare e che anche la radio è coinvolta in questa operazione di riposizionamento. Per quanto riguarda il rilancio del portale RaiPlay dedicato all’offerta tv, dovrebbe essere pronto a novembre, mentre il “nuovo” RaiPlay Radio sarà rilasciato nel 2020 con un palinsesto ripensato tra streaming lineare in diretta, produzioni create ad hoc, contenuti speciali ed esclusivi, podcast, e con l’ambizione di diventare il più grande portale italiano di audio on demand. Questa evoluzione sul fronte tecnologico si integrerà poi con le opportunità generate dal nuovo aggregatore Radio Player Italia per l’ascolto sugli smart device, che sarà lanciato al più tardi all’inizio dell’anno prossimo dalla PER (Player Editori Radio), la società che mette insieme tutti i broadcaster nazionali e la maggioranza di quelli locali proprio per la gestione dell’aggregatore. Alla implementazione dell’offerta concorrono anche i canali verticali digitali: Radio Classica, Radio Techetè, Radio Live, Radio Tutta Italiana, Radio2 Indie e Radio Kids.

«L’offerta verticale è oggetto di un lavoro di affinamento e di omogeneizzazione nel contesto del piano industriale che chiede alle varie direzioni di condividere competenze e contenuti – spiega il direttore di Rai Radio Roberto Sergio -, in un’ottica multimediale». RaiRadio, con le sue tre reti generaliste – Radio1, Radio2 e Radio3 – a cui si aggiunge Isoradio, genera una audience complessiva di circa 8,280 milioni di ascoltatori (dati RadioTER primo semestre 2019). Con Radio Classica, che viene rilevata da TER tra le locali in quanto trasmessa anche in FM in cinque province, si aggiungono oltre 100mila ascoltatori. E qui a Sergio si presenta l’occasione per ribadire un tema a lui caro: «La ricerca CATI non riesce a riflettere lo sforzo che RaiRadio sta facendo sul fronte del digitale, tra DAB, streaming, applicazioni, social. Noi siamo fortemente critici nei confronti dell’attuale rilevazione, basata su interviste telefoniche di 40 minuti, e speriamo che dalle conversazioni all’interno di TER riesca a emergere una ricerca che sia soddisfacente per tutti. Nel caso questo non accada, Rai non fa saltare il tavolo ma ribadirà la sua posizione critica». Sul piatto ci sarebbe l’eventualità di effettuare la rilevazione con strumenti passivi come il meter, ma a fronte di un investimento economico molto rilevante e con limiti di copertura rispetto alle emittenti locali. E nemmeno il lancio della app Radio Player potrebbe, secondo Sergio, risolvere il problema nonostante il grande apporto di dati che genererà: «Saranno dati relativi alle singole radio e ai singoli editori; non integrati con la rilevazione comune TER». Sul fronte della raccolta, invece, RaiRadio registra andamenti in linea con il mercato, che da gennaio ad agosto 2019 è in crescita del 2,5%.

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Roberto Sergio

 

La stagione 2019-2020

L’amministratore delegato Fabrizio Salini ha aperto la presentazione di ieri ribadendo la centralità della radio nell’offerta Rai. I diversi direttori di rete hanno illustrato le principali novità. Per esempio, a Radio1 Luca Mazzà ha chiamato Giovanni Minoli, che condurrà insieme ad Annalisa Chirico e Pietrangelo Buttafuoco “Il Mix delle 5”, in onda il lunedì e il venerdì dalle 17:05 alle 18:00. Il programma riprenderà anche i contenuti di “La storia siamo noi” e li racconterà come se fossero dei thriller. L’ammiraglia si conferma la rete del racconto della realtà, con un occhio per i diritti dei consumatori (“Sportello Italia), l’ambiente (“L’aria che respiri), la famiglia (“Formato Famiglia). Ci sarà come sempre molta musica, grazie anche al rilancio di “Stereonotte” che torna con la conduzione di Andrea Cacciagrano. Confermati tutti i principali programmi, tra cui “Tutto il calcio minuto per minuto” che il 10 gennaio compie 60 anni. Radio2 punta sull’intrattenimento e la musica.

Paola Marchesini, direttore anche di Radio2 Indie, spiega che l’emittente ingaggia diciotto “voci” femminili tra cui la novità Mara Venier, con il programma “Chiamate Mara 3131”. La mattatrice di “Domenica In” debutta in radio con un format tra musica e attualità, in compagnia di un co-conduttore ancora misterioso. La Venier sarà anche la voce di Sanremo per Radio2 durante tutta la settimana del Festival, che poi chiuderà con la trasmissione domenicale di Rai1. Sempre su Radio2 ci sono Lo Stato Sociale, con uno show della domenica pomeriggio, e Morgan, con “Cantautoradio” che debutta il 2 novembre con una puntata dedicata a Domenico Modugno. Sulla seconda rete ci sarà anche Fiorello il sabato e la domenica dalle 11:00 alle 12:00 con il meglio di “Viva RaiPlay”. Radio3 invece è l’emittente dedicata all’alta cultura laddove incontra maggiore successo, spiega il direttore Marino Sinibaldi. Che dice: «Faremo una radio multipiattaforma post televisiva, non subordinata alla tv» riferendosi al fatto che dagli studi radiofonici e in particolare dal nuovo studio di Radio1 a Saxa Rubra andrà in onda la “radiovisione”, a partire dal 2020. E poi c’è Isoradio, che ribadisce la sua missione di servizio e quest’anno riporta in radio Maurizio Costanzo.