Il brand distribuito in esclusiva in Italia da Moving Up ha fotografato una passione realmente senza età per i giocatori italiani
Una valvola di sfogo. Una scorciatoia per rendere la giornata meno noiosa. Un semplice passatempo. Un potente sonnifero. Un simbolo di fratellanza. Aggiungere a piacere. Il video gioco, il videogame, il game che da oltre quattro decenni accompagna l’esistenza umana, non conosce cali di popolarità. Partito come ipotetico rivale di Monopoli e Scacchi, oggi il video gioco se la deve vedere con i social media, ossia con la vera vita, o almeno quella più frequentata. E mica si spaventa, tutt’altro: invade il campo, diventa un bene, un ristoro mobile, al punto che dalle parti di Moving Up, quando i giochi sembravano essersi ormai conclusi direzione ombrellone, hanno deciso di fornire i dati di una mania che non conosce confini e flessioni. La ricerca è targata AdColony, il brand statunitense distribuito qui da noi proprio da Moving Up. Quella illustrata ieri è stata una premiere per il mercato nazionale. Ecco cosa ha raccontato la ricerca OnDevice Mobile Gaming Research condotta su scala globale e declinata quindi sul target nazionale.
Game sempre più Smart
I dati relativi al nostro Paese confermano quale primo aspetto una tendenza a crescere nel ricorso degli smartphone da parte degli utenti per la fruizione di contenuti di intrattenimento e svago legati al gaming. Tra le evidenze presentate, emerge poi un’omogeneità di età tra appassionati di gaming da mobile. Le persone che giocano tramite cellulare non sono infatti soltanto le più giovani, dai 18 ai 24 anni, che coprono una percentuale del 64,65% bensì a crescere quelle di fasce di età superiori con percentuali pari a 68,85% dai 25 ai 34 anni, a 67,88% dai 35 ai 44 anni e a 68,42% dai 45 anni in su.
Uomini e donne
Il genere dei giocatori via smartphone costituisce un elemento altrettanto interessante: sono 69,80% gli uomini italiani dediti al gaming via dispositivo mobile, contro un quasi bilanciato 63,51% di donne, e ci sono dalle 2 alle 6 app di gioco installate sui propri smartphone (prima su tutte la app 8-ball Pool). Per entrambi i generi, la frequenza di gioco si attesta al 60% su base giornaliera, con la fascia oraria tardo pomeridiana e serale a risultare prediletta per iniziare o portare avanti o a termine un gioco a cui vengono dedicati, in media, 40 minuti totali ogni giorno.
Pubblicità benvenuta
Tra app e ambienti di gioco sul web, i consumatori italiani mostrano dunque una propensione a riservare ogni giorno parte del proprio tempo ai videogiochi e a farlo tramite gli schermi più piccoli (89%) contro l’85% che accede da desktop e il 40% da tablet (fonte: Italy Market Report, Global Web Index 2017). La ricerca di AdColony illustra inoltre come l’81% dei consumatori di videogiochi italiani si dichiarino favorevoli a entrare in relazione con i contenuti di brand e inserzionisti tramite formati pubblicitari video resi disponibili in forma gratuita contro un 19% che si dichiara favorevole a fruirne a pagamento. Il mercato pubblicitario è in costante evoluzione e il mobile risulta l’ambiente privilegiato di investimento, come dimostrato anche dall’ultima edizione del Mobile Trends Report per il 2019 di eMarketer, in cui si prevede che quest’anno il mobile raggiungerà i 93,25 miliardi di dollari di spesa pubblicitaria negli States. E se qui la spesa pubblicitaria digitale è aumentata del 14%, l’adv mobile in-game è aumentato del 27% in un anno.
Perché gioco
Per tutti risultano essere quattro i motivi principali per cui giocare via mobile: divertimento (59%), relax (46%), allenamento mentale (25%) e socializzazione (19%). La vincita di premi o il guadagno economico rappresentano l’obiettivo di minor interesse rappresentando solo il 12% del totale.
Mobile gaming e pubblicità
Anche App Annie e IDC, due tra le più famose società di ricerca del mercato, nel loro report annuale sul gaming - Gaming Spotlight 2018 Review Report - hanno dedicato un focus particolare ai videogiochi per dispositivi mobili mostrando come il settore generi rendite superiori del 20% rispetto ai videogiochi per PC e console messi insieme. Questo dato fa ben ritenere per l’ulteriore sviluppo del comparto, anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria.
In sicurezza
Come precisano in AdColony, infine, i brand, così come i media partner, proseguiranno a ottimizzare le proprie tecnologie e strategie in chiave mobile-first consapevoli anche di un ulteriore dato: il 65% dei fruitori italiani (il 78% su scala globale) di videogiochi e di video da mobile considera questi ambienti sicuri e attendibili.