La rete televisiva di Urbano Cairo festeggia risultati in crescita anche sul fronte degli ascolti e la leadership su Rete 4; rinnovati i contratti a Mario Bianchi, Massimo Giletti e Corrado Formigli
Urbano Cairo festeggia il lancio dei palinsesti autunnali di La7 corroborato da una raccolta pubblicitaria che si conferma anche a maggio positiva, in controtendenza con un mercato in calo del 3,7%. Nei primi cinque mesi del 2019 il fatturato delle tv della Cairo Communication si aggira intorno ai 75 milioni di euro, in crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un importante incremento nel solo mese di maggio che supera il 9% sul maggio 2018. Una performance ancora positiva del 6% dovrebbe caratterizzare il primo semestre e per il secondo «ci attendiamo risultati positivi – dice Cairo – tenendo presente che l’anno scorso nello stesso periodo abbiamo registrato un incremento del 17% e abbiamo chiuso con una crescita complessiva dell’8,5%», con un fatturato totale di 150 milioni di euro. Sempre l’anno scorso, il portafoglio concessionaria Cairo Tv guidata da Uberto Fornara è cresciuto a 691 clienti, di cui un centinaio in esclusiva e 180 esclusive di prodotto.
La crescita degli ascolti
La stagione 2018-2019 di La7 si chiude con un bilancio positivo anche per quanto riguarda gli ascolti. Da metà settembre a metà giugno lo share medio è stato del 3,9% nelle 24 ore, +6% rispetto alla stagione precedente. Lo scorso maggio, con una media del 4% circa La7 si è collocata al sesto posto del ranking delle generalista, davanti a Rete 4 come già accaduto a ottobre 2018 e a febbraio 2019. Con il 5,1% nel prime time La7 è quinta rete, a pari merito con Italia 1 e sempre davanti a Rete 4, oltre a registrare un incremento del 7%. Nella fascia del mattino La7 è quarta con il 4,42%, in crescita dell’1%. La rete femminile La7d contribuisce con lo 0,5% medio. Picchi significativi di ascolti li hanno generati Lilli Gruber con il suo “Otto e mezzo” con un ascolto medio del 7,4% in crescita del 14% e una costante leadership rispetto al concorrente “Stasera Italia” di Rete 4 condotto da Barbara Palombelli (189 serate su 190). Stesso risultato per la banda di Diego Bianchi in arte Zoro con “Propaganda Live”, che con una media del 5,2% in crescita del 36% si è imposto sulla controprogrammazione del canale NOVE che schierava Maurizio Crozza. A fronte dei buoni risultati e del contributo al ringiovanimento del pubblico della rete, a Bianchi è stato rinnovato il contratto per un triennio. Nuovo contratto biennale anche per Massimo Giletti, artefice di una media d’ascolto del 7,5% in crescita dell’11%: «Nonostante i corteggiamenti da parte della Rai e di altri soggetti – dice Cairo - pensavo che avremmo rinnovato anche perché con Giletti si è instaurato un rapporto di fiducia alimentato anche dalla possibilità di condurre le sue battaglie in piena libertà». Nella prossima stagione, Giletti si occuperà non solo di “Non è l’arena” ma gli saranno affidate anche serate evento. Rinnovato il contratto anche a Corrado Formigli, con un anno di anticipo e per quattro anni. Tra i programmi che hanno costantemente battuto la concorrenza c’è anche “diMartedì” con Giovanni Floris, 35 su 36 confronti vinti su “#Cartabianca” di Rai3 con Bianca Berlinguer.
Le novità di palinsesto
A fianco di tutti i volti simbolo della rete, che restano confermati con i loro programmi, è in arrivo Licia Colò con “Eden, un pianeta da salvare”, un nuovo format di prime time che si alternerà con “Atlantide” di Andrea Purgatori. Sul fronte fiction arriva “Chernobyl”, acclamata serie HBO appena conclusasi su Sky Atlantic. «E’ un’opportunità che abbiamo colto e altre siamo pronti a cogliere grazie al buon rapporto che ci lega a Sky» spiega Cairo. Grazie a un accordo con Netflix è in arrivo a settembre “Our Godfather”, un docufilm su Tommaso Buscetta che sarà introdotto da Enrico Mentana. Terminato invece il rapporto con la Miren per la messa in onda del concorso di Miss Italia, che quest’anno non sarà trasmesso da La7. Non ci sarà nemmeno Corrado Guzzanti, che in passato avrebbe dovuto sbarcare sulla rete di Cairo che continua a tenere aperta la porta «anche grazie al rapporto che lo lega a Saleerno, ma deve decidere lui». Nemmeno Milena Gabanelli per il momento è interessata a fare tv, «prosegue il “corteggiamento” ma lei è con noi con “Data room” (sul Corriere della Sera, ndr) e la partecipazione settimanale al tg di Mentana». Cairo ritorna sul tema del servizio pubblico, «ne avremmo diritto se non altro per la nostra offerta informativa, che conta 3621 ore all’anno». Nei prossimi mesi, l’editore potrebbe mettere mano alle fasce dell’access prime time, al sabato pomeriggio e alla domenica, magari con una programmazione di intrattenimento che non trova spazio durante la settimana. A fronte delle importanti concentrazioni tra broadcaster che si stanno delineando in Europa, Cairo afferma che la connotazione de La7 è prettamente legata alla realtà italiana e non crede necessari accordi internazionali. Sfumano, per ora, le speranze di qualcuno di vederlo impegnato in politica: «Non ho tempo».
La7.it si rinnova
Ieri, contemporaneamente alla presentazione dei palinsesti d’autunno è stato rilasciato il nuovo sito La7.it. Nel periodo da settembre 2018 allo scorso giugno i siti La7 contano 26 milioni di browser unici, in crescita del 32% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Le visualizzazioni dei programmi raggiungono 384 milioni (+32%), i download della app TGLa7 sono 226mila (+41%) in un anno. La fanbase social arriva a 4,1 milioni di fan, con 576 milioni di visualizzazioni dei post, +13%, e 9 milioni di interazioni social +83%. Sul fronte pubblicitario, l’offerta digitale vale circa 2,5 milioni di euro. Il nuovo sito offre la visione dei programmi La7 e La7d in diretta straming e on demand. Cambia la home e si rinnova l’offerta editoriale con alcuni contenuti in chiaro come la possibilità di vedere in modalità catch up “Grey’s Anatomy”, di cui La7 ha acquisito i diritti. Diretta streaming e vari programmi sono disponibili anche in modalità mobile tramite la nuova app e sull’account Instagram della rete. «Al digitale tengo molto, l’ho trovato molto sviluppato in RCS e in Spagna, dove peraltro le property di El Mundo e Marca valgono 55 milioni di browser al mese e la raccolta digital ha superato quella della carta stampata» commenta Cairo. Sull’offerta digitale sono impegnati il direttore di rete Andrea Salerno e il direttore del telegiornale Enrico Mentana, «ci vogliamo lavorare ancora di più – spiega Cairo -, negli USA il sito CBS conta 70 milioni di utenti unici al mese, noi dobbiamo crescere anche se siamo contenti dei risultati positivi».