Il social network afferma di poter creare profili precisi sui consumatori senza fare affidamento su informazioni legate a età, sesso, codice postale e ad altre caratteristiche sensibili, ma solo sul comportamento online
Facebook potrebbe aver trovato un tragitto inedito per identificare il consumatore ideale senza dover scomodare indagini troppo personali, gli stessi che hanno poi portato ai recenti abusi. Insomma, il social network afferma di poter creare profili precisi sui consumatori senza fare affidamento su informazioni legate a età, sesso, codice postale e ad altre caratteristiche sensibili. E come ha fatto? Semplice: ha ideato un percorso alternativo basato sul comportamento online delle persone e ha sviluppato il nuovo strumento di targeting, chiamato Special Ad Audience.
Le nuove restrizioni e i limiti
Ed essendo nuovo, la sua efficacia è ancora sconosciuta. D’altra parte, gli inserzionisti temono che le restrizioni sull'uso dei dati limitino il successo delle campagne. Le regole si applicano principalmente agli annunci sugli alloggi, sull'occupazione e sul credito, ma incidono su qualsiasi inserzionista che menzioni offerte di finanziamento, come i produttori di automobili.
La vita dopo Cambridge Analytica
A marzo, Facebook aveva annunciato un accordo su cause legali con gruppi per i diritti civili, tra cui la American Civil Liberties Union, dopo che era stato rivelato come gli esperti di marketing potessero indirizzare gli annunci pubblicitari in modo da discriminare determinati gruppi. Ma le modifiche ai diritti civili del social network non sono gli unici nuovi sviluppi che mettono al tappeto gli inserzionisti: nel 2018, Facebook ha rimosso i fornitori di dati di terze parti dall'integrazione diretta nella sua piattaforma. Aziende tra le quali Oracle Data Cloud, Acxiom ed Epsilon avevano offerto agli inserzionisti l'accesso diretto a centinaia di segmenti di pubblico iper-specifici. Era una soluzione di dati che offriva un pubblico istantaneo suddiviso per reddito, occupazione, interessi, stato di famiglia e altre categorie. Ora, tutti gli inserzionisti devono rivolgersi direttamente alle società di terze parti.