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eCommerce Marketing Automation: grande successo per 4eCom

Autore: Redazione


Dynamic pricing, social commerce, up selling, conversational commerce e reputazione online alcuni dei temi trattati

Si è appena conclusa con pieno successo la seconda edizione di 4eCom, l’evento nato per fare incontrare e mettere in connessione persone e idee del mondo dell'ecommerce, per approfondire e cogliere opportunità di marketing e business. Il tema dell’edizione 2019 è stata la Marketing Automation e le sue relazioni con il mondo del commercio elettronico.

Il punto di partenza

Il punto di partenza è stata la riflessione sul processo d’acquisto degli utenti ecommerce: spesso i clienti effettuano solo un acquisto e non tornano più indietro. Convertire al secondo acquisto il 5% dei clienti porta a un incremento di valore del 130% (e dell’86% al terzo acquisto). Occorre lavorare per eliminare il numero di opzioni, raccomandazioni e promozioni per concentrarsi su contenuti di qualità: il consumatore “cresce” anche in termini di aspettative e i brand devono investire in questo.

Marketing Automation

In questo processo si inserisce la Marketing Automation, che ha reso dinamica anche la determinazione del “prezzo giusto”: il Dynamic Pricing (ne ha parlato Competitoor) è un mix di attività supportate dalla tecnologie che permette di cambiare i prezzi in base a fattori interni (come il magazzino) o esterni (come la concorrenza). E fa il paio con il Dynamic Bidding, processo che permette di scegliere in maniera dinamica quali prodotti pubblicizzare e quali no. Un altro aspetto importante è quello relazionale: oggi è davvero il momento della voce nel rapporto “uomo-macchina” e il conversational commerce fa già largo uso di assistenti vocali (secondo Google, entro il 2020 il 50% delle ricerca sarà su base vocale, gli smart speaker cresceranno del 650% da qui a 5 anni).

Oltre i social

Si è parlato anche di social marketing e di come, per esempio, Facebook e Instagram siano importanti nell’impostazione di un processo di Marketing Automation applicato all’ecommerce. I social di casa Zuckerberg non sono (più) dei media ma delle vere e proprie piattaforme di marketing dalle quali (ad esempio attraverso il Pixel) ricavare moltissime informazioni su chi visita il sito in questione e mettere in campo azioni di retargeting. Il caso di studio Easycoop ha mostrato nel giro di un anno un incremento del 170% della conversion rate degli utenti.

Acquisto punto finale?

Siamo sicuri, però, che il momento dell’acquisto sia il punto finale della customer journey di un ecommerce? Alla domanda ha risposto Transactionale, che vede in questo un punto di partenza. Attraverso le sinergie cross selling tra eCommerce si premiano i clienti che acquistano da altri siti del network. Le Confirmation Page sono un terreno fertile da cui (ri)partire: il 78% dei clienti, infatti, valuta positivamente le offerte ricevute dopo l’acquisto del prodotto desiderato; il 4.5% di questi afferma di avere utilizzato almeno una promo tra quelle ricevute dai siti partner e ben il 18% sarebbe disponibile a fornire maggiori dati per profilare meglio le offerte post acquisto. L’86% dei consumatori si sente più felice al momento di un acquisto online rispetto a quando, per esempio, visualizza un video divertente su internet. Solo il 40% degli eCommerce ha sfruttato almeno una volta attività di up o cross selling.

La reputazione

Circa il 30% degli utenti prende una decisione di acquisto facendo riferimento alle piattaforme di recensioni, che si posizionano sopra i comparatori di prezzi. Solo al terzo posto le raccomandazioni personali di amici e parenti Secondo il Pew Research Center il 50% delle persone controlla le recensioni prima di effettuare una decisione d’acquisto. ReportLinker mostra come il 78% di chi legge le recensioni ritenga siano affidabili. Il prezzo non è più il solo driver di acquisto per il consumatore online, che è alla ricerca sempre più di brand affidabili.

La logisticae la personalizzazione

Un aspetto che fino a poco tempo fa non veniva considerato in termini di marketing è, invece, quello “logistico”, immediatamente successivo alla spedizione dell’ordine da parte di un ecommerce. Qapla’ (www.qapla.it), sistema integrato che permette di gestire le spedizioni, dalla stampa dell'etichetta, fino alla notifica di consegna, ha parlato del caso di studio GioiaPura, gioielleria online. Il sistema Qapla’ ha permesso di agevolare il customer support, attraverso il controllo automatizzato del tracking con email, Tracking Page e SMS. Questo ha generato un aumento immediato e duraturo della soddisfazione dei clienti. Ma i vantaggi per il brand non finiscono qui: il sistema automatizzato ha consentito anche di aumentare i fatturati attraverso le email transazionali e la possibilità di inserire offerte e altre informazioni di prodotto. In genere, la Marketing Automation nell’ecommerce dovrà puntare sempre più alla personalizzazione del sito per ciascun utente ingaggiato. Anche le condizioni meteo in cui si trova temporaneamente un visitatore possono e devono essere oggetto di studio e azione.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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