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AdKaora continua la crescita record e studia nuove soluzioni nel Proximity Marketing

Autore:

Luca Nigro


Il co-founder Luca Nigro fa il punto sulla società con DailyNet dal Dmexco di Colonia, dove è presente per confrontarsi con il mercato e le realtà estere. Particolare attenzione è stata posta sui temi di AI, ML e proximity marketing, argomento che rappresenta il punto di forza della company

Adtech e martech sono i due temi che rendono il DMEXCO un evento di riferimento per il mercato europeo. L’importanza crescente del mezzo mobile ha avuto un significativo impatto sul modo di pensare alle campagne, di costruire i segmenti a cui rivolgerle e sulla creatività con cui comporle. Ma la potenza degli smartphone e la capacità delle aziende di raccogliere dati sempre più utili agli obiettivi di business sta fornendo un nuovo impulso anche a dinamiche esterne all’advertising, che abbracciano, invece, il marketing a livello più ampio. Tra i padiglioni della Koelnmesse, DailyNet ha incontrato Luca Nigro, co-founder di AdKaora, società che del proximity marketing ha fatto uno dei suoi punti di forza e che proprio all’appuntamento tedesco di Colonia sta studiando i mercati esteri e le prossime mosse.

Cosa vi aspettate da un evento come il DMEXCO?

Il Dmexco, per noi, rappresenta un’opportunità di brainstorming, di confronto con gli altri mercati e di networking a 360 gradi con le realtà internazionali del digitale. Inoltre, è un’occasione per poter stringere partnership importanti per rispondere alle esigenze del mercato italiano, puntando sempre all’eccellenza. Eventi del genere sono, poi, fonte d’ispirazione, nel caso specifico su temi come AI, data protection, Machine Learning per la gestione dei dati e proximity marketing.

In quale direzione si sta evolvendo il proximity marketing? E qual è il suo rapporto con il mercato dell’advertising?

Il mobile ha creato un vero e proprio ponte tra dimensione fisica e digitale, che abbiamo riassunto nel concetto di Phigital, ossia di convergenza tra i due mondi e dei relativi effetti, nella nostra Masterclass dello scorso aprile. L’evoluzione tecnologica ha permesso ai marketer di utilizzare le logiche di proximity all’interno delle campagne advertising, diventando un forte supporto al drive to store e alla sponsorizzazione di eventi temporanei. Questa leva di marketing offre la possibilità di individuare precisi micro-momenti legati alla posizione dell’utente e permette di diversificare la comunicazione, in modo da aumentare la sensibilità ai messaggi del brand. Inoltre, il rilevamento della posizione abilita all’estrazione di altre informazioni chiave, come il rapporto tra il brand e le caratteristiche socio-demografiche dell’audience, in maniera diversa e più reale. A livello di prodotto, questo significa mettere a disposizione degli utenti notifiche push di prossimità, anche personalizzate, che si attivano al passaggio di un utente in una determinata aera geografica. In parallelo, in AdKaora abbiamo iniziato a lavorare sulle informazioni aggiuntive legate alla localizzazione, tracciabili con il GPS, wi-fi e beacon, che se adeguatamente correlate e analizzate possono essere utilizzate per rispondere a obiettivi di location intelligence, un segmento legato alla customer journey il cui impatto sarà evidente sulle campagne adv future, ma anche su altri processi aziendali.

A quali soluzioni state lavorando?

Siamo consci della complessità e della mole di dati a disposizione dei nostri clienti, a questo aggiungiamo il fatto che disporre degli strumenti adatti per raccogliere e immagazzinare i dati, non significa necessariamente ricavarne delle informazioni di valore. Da questa consapevolezza, da partnership forti e conoscenza del mercato lato domanda e offerta, nasce la volontà di creare un servizio di location intelligence, che risponda ad alcune delle principali domande che si pongono i nostri clienti: qual è la mia audience? Cosa fa quando non interagisce con me? Come faccio a costruire un messaggio efficace su questa base e portarla a interagire con me? Punteremo molto su questa parte dell’offerta e, anche se al momento non posso dire di più, ne sentirete parlare presto.       

Quali prodotti avete lanciato per rispondere alle domande del mercato?

Parliamo di drive to store dal 2014, quando abbiamo lanciato sul mercato la prima versione della nostra Find&Go Now, e da quel momento molte sono state le nostre novità, in particolare negli ultimi dodici-diciotto mesi abbiamo arricchito la nostra offerta di Proximity Marketing con soluzioni che ci permettono di coprire l’intero funnel di marketing: dall’individuazione della giusta audience all’analisi del walk-in e del sell out, passando per l’utilizzo di canali media, come le push notification, che esaltano i micro-momenti di prossimità e, alla luce della risposta del mercato, siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta.

Che peso hanno gli investimenti in proximity marketing sul segmento mobile?

Sicuramente l’attenzione su questo versante è molto alta, ma non perdiamo di vista la parte alta del funnel, ossia brand awareness e consideration, nonché le specificità del mobile lato formati. Su questo fronte, siamo sempre più impegnati a espandere il nostro network con un’inventory qualitativa, accessibile in programmatic, e a ottimizzare i KPI dei nostri clienti. Aggiungo, poi, che la tecnologia entra anche nell’ambito della creatività, come, per esempio, nel caso del nostro formato rich mobile VR Gallery, che sfrutta la tecnologia della realtà virtuale, lanciato quest’anno e già utilizzato con buoni risultati da brand come Sony Interactive Entertainment Italia.

Quale valore strategico rappresentano queste leve?

Location Intelligence e controllo sul sell out permetteranno a chi investe di avere una visione completa del ROI e di redigere una previsione accurata per la costruzione di una strategia. Soluzione di mpayment e di digital instore permetteranno di avere una visione più chiara dell’ultimo miglio, completando l’analisi del customer journey.

Che anno è stato il 2019 per AdKaora?

Siamo sempre cresciuti a doppia cifra, ma quest’anno abbiamo superato i record precedenti. È stato il più positivo dei nostri cinque anni di storia. Ora abbiamo la possibilità di porci sul mercato con un peso maggiore, che ci permette di svolgere, ancora di più, un ruolo da protagonista sul mercato italiano.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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