Autore: Redazione
12/09/2019

DMEXCO: il nuovo business per i brand prescinde da fiducia e valori. Purché siano applicati

I consumatori-utenti sono accesi da una coscienza sempre maggiore verso ambiente e società, e vedono nei marchi gli attori del cambiamento. Un’opportunità, questa, che sarà colta solo dalle aziende in grado di sviluppare un rapporto reale con i propri clienti

DMEXCO: il nuovo business per i brand prescinde da fiducia e valori. Purché siano applicati

Stephanie Buscemi

Al DMEXCO si sono aperte oggi le danze, e hanno ridato colore alla grigia Colonia e ai padiglioni della sua fiera. Aziende grandi e piccole si sono riunite da ogni parte d’Europa e del mondo sotto il motto di “Trust in You”, come dicevamo mercoledì, ma è ieri che questa frase ha preso senso. “Il punto di partenza per avere successo è credere in sé stessi, ma non solo. La fiducia è anche il piano fondamentale su cui sviluppare business e relazioni”, spiega Dominik Matyka, Chief Advisor di DMEXCO. Dev’essere dunque un sentimento che abbracci tutti gli aspetti umani: la dimensione dell’utente e la sicurezza verso i suoi dati, quella del consumatore che deve credere nei valori del brand e quella della persona, aperta alla società.

Valori, brand e consumatori

In un momento storico in cui tutto attorno a noi è connesso la tecnologia ha sconvolto la quotidianità in un modo che non trova precedenti nel passato. Questa condizione offre la possibilità di costruire esperienze molto forti, ma nessuna di queste può prescindere dalla fiducia. Nella situazione attuale «trust has been broken», per dirla con la CMO di Salesforce Stephanie Buscemi, sia nella industry pubblicitaria, sia verso i governi e sia nella società stessa. L’ad tech non è esclusa. Nonostante la capacità generatrice di efficaci customer experience, «ci sono ancora troppi data breach». Ripristinare il rapporto con i consumatori rappresenta ora un’opportunità irrinunciabile, non farlo significa affondare. Perché «i consumatori non guardano più solo al prodotto, ma ai valori che il marchio sposa. Esprimono questo concetto con il portafoglio – il 92% dichiara di scegliere un brand in base ai suoi principi – e con lo stesso lo ribadiscono – 95% di loyalty verso i trusted brand», continua Buscemi.

La costruzione di un rapporto di fiducia

Non esiste una ricetta precisa per stabilire una relazione di fiducia con i propri consumatori, ma la CMO di Salesforce prova a dare degli spunti. Un brand deve esprimere i propri valori e perseguirli attivamente. Questi devono riguardare cause care alla società, siano esse sociali o ambientali. In secondo luogo, è importante che il cliente riceva un beneficio dall’utilizzo del prodotto, perché «se lo ha lui, lo ha anche il marchio». L’innovazione, poi, rappresenta la guida per disporre di nuove possibilità. Infine l’ “equality”, che significa dare pari dignità alle diversità, da una parte azzerandole, dall’altra attingendo a un bacino di idee molto più vario. «L’errore più grande, invece, è parlare di valori senza applicarli», aggiunge. «Adidas si è posta l’obiettivo, per il 2024, di produrre scarpe composte per il 100% da plastica riciclata raccolta negli oceani. Perché non ci ritorni una volta dismesse le scarpe, ha creato una community e ha prodotto una serie di contenuti con lo scopo di educare i suoi consumatori, creando al contempo un rapporto di fiducia. Questo è un caso esemplare di fiducia, loyalty, valori applicati e business», conclude.