Il chief executive officer della holding respinge le accuse con una dichiarazione, ma giustifica il procedimento che è stato affidato a un revisore esterno di natura indipendente
“Il consiglio di amministrazione di WPP ha nominato un consulente indipendente per condurre un’indagine in risposta a un’accusa di cattiva condotta personale e uso improprio di fondi aziendali contro Sir Martin Sorrell, amministratore delegato di WPP”, si legge in un comunicato della più grande holding di agenzie al mondo. “L’inchiesta è in corso. Le accuse non riguardano importi rilevanti per WPP”.
La risposta di Sorrell
Sorrell ha risposto alle accuse in una dichiarazione: “Questa accusa è oggetto di indagine da parte di uno studio legale, la respingo senza riserve, ma riconosco che l’azienda debba indagare su di essa. Sono certo che questo processo sarà completato a breve”.
Conferma d’impegno
La dichiarazione continua: “Ovviamente non parteciperò alla gestione dell’indagine in corso. Come azionista di rilievo, il mio impegno nei confronti dell’azienda, che ho fondato oltre trent’anni fa, rimane assoluto: nei confronti dei nostri collaboratori, dei nostri clienti, dei nostri azionisti e di tutti i nostri numerosi stakeholder. Non ho intenzione di fare ulteriori dichiarazioni in questo momento”.
Dibattito sulla successione
La dichiarazione di Sorrell arriva in seguito a un report pubblicato dal Wall Street Journal martedì pomeriggio, che anticipava l’azione di esame del consiglio di WPP su un presunto abuso dei beni aziendali da parte di Sorrell. Negli ultimi anni, gli azionisti di WPP si sono posti molte domande sulla successione del ceo, che ha 73 anni, e hanno rivolto critiche alla sua remunerazione da alcuni giudicata eccessiva (circa 50 milioni di sterline l’anno). Sorrell non ha mai voluto parlare di dimissioni o pensionamento. Secondo alcuni analisti, se l’indagine dovesse confermare comportamenti illeciti, il lungo regno di “Sir Martin” potrebbe avviarsi verso la conclusione.
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