Autore: Redazione
12/06/2018

Nielsen stima per quest’anno una chiusura in crescita dell’1,7%, primo quadrimestre positivo per l’1,8%

Le previsioni tengono conto di search e social, senza i quali la tendenza del progressivo è in calo dello 0,3%; il singolo mese di aprile fa registrare un trend del +4,2% che però scende a 2,6% senza Google e Facebook

Nielsen stima per quest’anno una chiusura in crescita dell’1,7%, primo quadrimestre positivo per l’1,8%

Nielsen ipotizza per il 2018 una crescita degli investimenti pubblicitari dell’1,7% sull’anno scorso, naturalmente soggetta agli sviluppi dell’azione da parte del nuovo Governo, e a come saranno interpretati dalle aziende che investono in comunicazione. Intanto, il mercato della pubblicità in Italia registra un andamento positivo in aprile il quale, grazie a una crescita del 4,2%, che diventa 2,6% al netto di search e social, porta il primo quadrimestre 2018 a chiudere con un incremento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Senza Facebook e Google, la performance dei primi quattro mesi è in calo dello 0,3%. A fronte di un marzo negativo e di un primo trimestre in crescita dell’1% - ma sempre grazie agli ott del web -, “Si è registrato un incremento di circa 30 milioni, 8,6 dei quali portati dalla tv e quasi 6 dalla radio, che continua a vivere un momento di ottima salute insieme al digitale, il quale continua a guidare la crescita in valore assoluto - commenta in una nota Alberto Dal Sasso AIS Managing Director di Nielsen -. Tutto ciò in un momento di stallo politico e istituzionale che è sfociato in un maggio ancora più livido, fino al “coup de theatre” della formazione del Governo, che forse potrà dare, almeno nel breve periodo, una maggiore tranquillità alle imprese”.

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Previsioni per i prossimi mesi

A maggio il trend degli investimenti potrebbe risentire delle turbolenze politiche delle scorse settimane, ma comunque il secondo trimestre dovrebbe chiudersi positivamente, e in particolare con una crescita tra l’1% e il 2%, come anticipato dall’amministratore delegato di Nielsen Giovanni Fantasia in occasione de Linkontro 2018.  “Si va verso una chiusura del secondo trimestre in ogni caso positiva per l’avvento dei Mondiali di calcio che, pur senza il team azzurro impegnato, calamiterà l’interesse delle platee media, come sempre successo negli anni passati – commenta ancora Dal Sasso -. Per lasciare cadere il tema dell’incertezza, sarà importante capire se i primi segnali dati dalla nuova e inedita coalizione governativa saranno concretamente interpretabili anche per le aziende impegnate nel mercato della comunicazione”.

I singoli mezzi

Ad aprile la televisione cresce del 2,7% e chiude il quadrimestre a +0,2%. I quotidiani continuano a registrare andamenti negativi, con un calo del 3,1% ad aprile che si consolida a -7,7% nei primi quattro mesi. La negatività prosegue anche per i periodici, a -6,1% nel singolo mese e a -9,3% nel quadrimestre. La radio invece conferma la propria buona salute, e grazie alla crescita del 18,4% registrata ad aprile chiude il progressivo dei quattro mesi con una positività del 10,1%. Per quanto riguarda il web, invece, Nielsen stima la raccolta totale - inclusi search e social - in crescita del 7,8%, mentre a perimetro ristretto l’incremento si attesta sul 3,8%. Cinema, transit e GoTv sono tutti in crescita, rispettivamente del 40,2%, dell’11,3% e del 30,5%, mentre l’outdoor cala del 4,3%.

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I settori merceologici

Secondo i dati Nilesen, nel primo quadrimestre sono dieci i settori merceologici che crescono, con apporto di circa 74 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato, il primo quadrimestre registra andamenti differenti. Alla buona performance di abitazione (+6,7%) e bevande (+8,6%), si contrappone il calo di alimentari (-1,1%), farmaceutici (-8,2%) e telecomunicazioni (-8,6%). In negativo anche distribuzione (-1,5%) e abbigliamento (-8,7%) con performance particolarmente critiche ad aprile. Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnalano i buoni risultati in termini di investimenti pubblicitari delle aziende del settore tempo libero (+34%), automobili (+4%) e enti e istituzioni (+39,6%).