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Linkontro 2018 Nielsen, nel secondo trimestre è atteso un aumento della pubblicità tra l’1 e il 2%, la tv torna positiva

Autore: S Antonini


La previsione di Nielsen include i ricavi da search e social; e il tradizionale convegno dell’istituto, in Sardegna, si apre con una conferma: nel primo quadrimestre gli italiani comprano meno

dal nostro inviato Silvia Antonini

Search e social garantiranno la crescita della spesa pubblicitaria anche nel secondo trimestre del 2018, che andrà leggermente meglio del primo, chiuso a +1%, ma senza grandi guizzi. Al massimo, i ricavi adv potranno crescere dell’1/2% rispetto all’analogo periodo 2017, grazie anche al traino della televisione che recupererà il segno positivo rispetto al calo dello 0,6% del periodo gennaio-marzo. Al netto, però, dell’apporto dei big di internet non è dato sapere quale sarà la tendenza.

Sono le previsioni Nielsen in apertura della 34esima edizione de Linkontro, il tradizionale convegno dedicato alla business community dei consumi che si terrà fino a domani presso il Forte Village di Santa Margherita di Pula, in Sardegna. Una campagna a sostegno, uscita ieri sul Sole 24 Ore, è stata realizzata da Itaca Comunicazione, con art director Stella Gara e copy Paolo Pedrazzini.

Gli italiani comperano meno

Dopo l’allarme lanciato ieri dal presidente UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, sul rallentamento dei consumi, anche Nielsen traccia un quadro non proprio esaltante dei primi mesi di quest’anno. L’amministratore delegato Giovanni Fantasia ha illustrato i dati relativi al primo quadrimestre, indicativi di un calo di vivacità rispetto allo stesso periodo del 2017 e di tutto l’anno.

Da gennaio ad aprile, i fatturati della GDO sono cresciuti dell’1% a valore e dello 0,4% a volume; l’anno scorso, i valori crescevano del 2,2% sul 2016, con un ampio disavanzo positivo sui volumi, a +0,9%. Si ferma, o quasi, il Nord Ovest, con fatturati a +0,9% contro il +2,1% del 2017, va a -1,8% il Sud contro il +2,7% del 2017, dove si comprano meno prodotti collegati ai primi piatti tradizionali che complessivamente calano dell’1,1%. Crescono, invece, i piatti pronti (7,1%), l’aperitivo in casa (3,8%), i prodotti gourmet (7%) e benessere/salute, a +5,6%.

Giovanni Fantasia, a.d. di Nielsen

«Non possiamo negare che il processo di crescita, seppur positivo, sia più contenuto, nei volumi e nei valori, ma allo stesso tempo siamo dell’idea che l’Italia sia uscita da un periodo di crisi decennale. Assistiamo, da un lato, a un cambiamento della composizione del carrello della spesa, e dall’altro alla polarizzazione dei consumi conseguente a quella della società. Il mondo della gdo deve affrontare la sfida di un consumo che si rivolge a nuovi prodotti, più personalizzato e meno prevedibile rispetto alle aspettative. Infine, non possiamo prescindere da un contesto socio economico non privo di incertezze. Per poter fare leva sul processo di crescita è necessario, dunque, essere aderenti alle esigenze dei consumatori, tenendo conto della complessità dei fattori in gioco quando si decide di acquistare un prodotto».

I trend di consumo

Alla base dei rallentamenti di inizio anno ci sono anche tre rilevanti fattori che hanno condizionato il trimestre: la ripresa del “fuori casa” (il 64%), la moda dell’e-food a domicilio (8%) e l’apertura verso la cucina etnica (42%). Inoltre, nuovi bisogni si affacciano nei consumi degli italiani, più attenti alla salubrità dei prodotti, alle intolleranze, alla responsabilità sociale, alle certificazioni. Per esempio i prodotti “ricchi di…” (Rich in) sono cresciuti dell’8% nel 2017 (+5,4 % nel 2016), i “Senza…” (Free from) del +2,3% (idem nel 2016), i prodotti per Intolleranti del +4,4% (+1,1% nel 2016). I prodotti certificati (CSR) fanno registrare, nel 2017, una crescita del 3,6% (+8,4% nel 2016), i Lifestyle del +10,7% (+10% nel 2016) con performance importanti per il Bio (+14,9%) e il Veg (+9,8%).

Nielsen ha riformulato le principali variabili di segmentazione del retail, tenendo in considerazione non più solo la metratura ma le politiche commerciali adottate dai distributori. Nei primi quattro mesi dell’anno, i negozi a bassa intensità promozionale fanno registrare, a valore, un trend del +0,6% (2017: +2,7%),  quelli ad alta intensità  del -0,1% (2017: +1,8%). Dal punto di vista del prezzo, i leader (negozi con prezzi più bassi) fanno registrare un calo del -2,5% (2017: +0,4%), i campioni  del FMCG (negozi più performanti) un calo deciso, del -1,8%   (2017: +1,4%), gli stagionali estivi del -0,9% (2017:+2,7%). I metropolitani, infine, del -2,7% (2017: +0,3%).

Continua la crescita delle vendite della Marca del Distributore (MDD) e dei piccoli brand, mentre i più grandi continuano a perdere terreno, generando, così, una sempre maggiore frammentazione del largo consumo. Nei primi quattro mesi dell’anno emerge un trend negativo (-1,9%) delle vendite a valore dei “top 20” (escluse le marche dei distributori).  Trend negativo anche per i “follower”, dalla 21esima posizione alla 200, che calano del -1,4% (nel 2017: +2,6%). Continua il trend positivo dei “follower”, dalla posizione 201 in giù: +4,6% (+3,6% nel 2017). Crescita del +3,8% per i marchi dei distributori (discount inclusi). Nei millenials (fino a 34 anni), il claim più recepito è il “cruelty free”, davanti a “bio” e “dop”.

Per quanto riguarda la generazione X (35-49 anni), vince il “bio” davanti al “cruelty free”, tra i baby boomers (50–64 anni) gli indici di penetrazione più elevati sono quelli di “bio” e “dop”, tra i greatest gen (over 65) è superiore quello “dop”, mentre il “bio” e il “cruelty free” risultano inferiori alla media. Infine, nei primi quattro mesi del 2018 crescono i fatturati dei discount, pari all’1,5%, a fronte del -0,9% dei supermercati e del -3,3% degli ipermercati.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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