Il CdA del Gruppo presieduto da Giorgio Fossa ha approvato il bilancio di gennaio-marzo e attende oggi la definizione dell’entità della partecipazione all’operazione da parte di Confindustria
Il CdA de Il Sole 24 Ore, riunitosi due giorni fa sotto la presidenza di Giorgio Fossa, ha individuato una pluralità di interventi concorrenti, il cui esito favorevole è ritenuto idoneo a realizzare gli obiettivi di risanamento aziendale e finanziario della società per un importo complessivo di 70 milioni di euro, e ha deliberato di presentare al ceto bancario un addendum al documento di manovra finanziaria - già illustrato alle banche finanziatrici a marzo e modificato – al fine di riflettere gli effetti attesi dall’operazione di valorizzazione strategica dell’Area Formazione ed Eventi, annunciata al mercato lo scorso 21 aprile.
L’ipotesi di intervento patrimoniale e finanziario elaborata prevede pertanto: (I) un’operazione di valorizzazione della suddetta area “attraverso l’avvio di un’asta competitiva relativamente a un’interessenza di minoranza del relativo business. A tale riguardo, si prevede di ricevere offerte non vincolanti entro la fine di maggio e offerte vincolanti nei primi giorni di giugno; (II) un aumento di capitale per cassa in opzione non inferiore a 50 milioni di euro. A tal riguardo – informa sempre la nota diffusa del Gruppo di cui è a.d. Franco Moscetti - Confindustria ha confermato la propria disponibilità a partecipare all’aumento di capitale fino a un importo di 30 milioni, a condizione di mantenere il controllo della società, e che la medesima ottenga l’intera dotazione patrimoniale e finanziaria necessaria a dare esecuzione al piano mentre, con riferimento alla quota residua di 20 milioni eventualmente non sottoscritta è prevista l’organizzazione di un consorzio di garanzia; (III) la stipula di un accordo con le banche finanziatrici, che si auspica di sottoscrivere entro la fine di giugno”. Proprio oggi si terrà il Consiglio Generale straordinario dell’organismo di cui è presidente Vincenzo Boccia per affrontare i dettagli del suo impegno.
Approvato il resoconto intermedio
L’assemblea de Il Sole 24 Ore che sarà chiamata, in parte ordinaria, ad approvare il bilancio 2016 e, in parte straordinaria, ad adottare i provvedimenti ex art. 2447 c.c. (ivi compreso il citato aumento di capitale) è prevista per il 28 giugno 2017. Contestualmente, sono stati anche approvati i risultati relativi al primo trimestre del 2017, nel quale il Sole 24 Ore ha conseguito ricavi consolidati pari a 68,6 milioni, -11,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. “Una variazione - spiega la società - dovuta in particolare al calo dei ricavi pubblicitari pari a 4,4 milioni di euro (-15%) e alla diminuzione di quelli editoriali pari a 3,2 milioni (-10,2%)”. “La diffusione cartacea media per il periodo gennaio–marzo 2017 è pari a circa 107mila copie (-20,5% vs 2016). La diffusione digitale è pari a 84mila copie (+0,7% vs 2016), escludendo – come da chiarimento ADS - la totalità delle copie multiple. La diffusione cartacea sommata a quella digitale è di circa 191mila copie medie (-12,4% vs 2016). Relativamente alle copie vendute medie sempre nel periodo gennaio-marzo 2017, quelle cartacee sono pari a 90mila.
Le copie digitali sono pari a 150mila, di cui 63mila digitali multiple vendute a grandi clienti e 3mila multiple abbinate carta e digitale. Le copie totali vendute carta + digitale nel periodo gennaio-marzo 2017 sono quindi pari a 240mila”. Il margine operativo lordo (ebitda) al netto degli oneri di ristrutturazione (oneri non ricorrenti) è positivo per 0,4 milioni di euro; il risultato operativo (ebit), sempre al netto degli oneri non ricorrenti, è pari a -3,3 milioni di euro (-7,0 nel primo trimestre 2016). Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante al netto degli oneri non ricorrenti è negativo per 4,7 milioni rispetto ai -7,7 di gennaio-marzo 2016. La posizione finanziaria netta è negativa per 53,3 milioni rispetto a un valore al 31 dicembre 2016 negativo per 50,7 milioni. “Il trend di mercato prevedibile per quest’anno si attende in continuità con l’esercizio scorso e si prevede una perdita significativamente inferiore a quella registrata nell’anno precedente, nonostante l’accantonamento dei costi relativi all’operazione di riduzione del costo del lavoro”.