Autore: Redazione
02/02/2017

Facebook, la pubblicità spinge i conti; utenti mensili a 1,86 miliardi

L’azienda chiude il quarto trimestre con incassi advertising a 8,63 miliardi, con il mobile all’84%. E punta su video ed ecosistema di app per proseguire l'inarrestabile crescita

Facebook, la pubblicità spinge i conti; utenti mensili a 1,86 miliardi

Il giro d’affari pubblicitario di Facebook cresce del 53% a 8,63 miliardi di dollari e Wall Street apprezza, con il titolo in aumento del 2,5% nelle contrattazioni after hour. Fatturato e utili del quarto trimestre, poi, hanno contribuito a dare fiducia agli investitori, grazie a un risultato al di sopra delle stime. Dunque Facebook non arretra. Diventa più grande, il suo business rimane florido e si trasforma man mano che si diversifica, segnando numeri impressionanti in campo advertising in cui è secondo solo a Google. Il dato dell’audience mensile di Facebook, poi, spaventa: 1,86 miliardi di persone.

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I numeri principali

  • Nel 2017 sono 26,89 i miliardi ricavati dalla pubblicità. In totale il fatturato ha raggiunto i 27,64 miliardi.
  • L’utile netto annuale è balzato del 177% a 10,22 miliardi.
  • I ricavi trimestrali al 31 dicembre sono stati pari a 8,81 miliardi (+51%). In cassa ci sono poco meno di 30 miliardi.
  • Le entrate pubblicitarie, sempre nel Q4, si sono attestate a 8,63% miliardi (+53%). La quota del mobile è dell’84%.
  • L’utile per azione è stato di 1,41% dollari, dieci centesimi in più rispetto alle stime di Thomson Reuters.
  • Gli utenti giornalieri sono 1,23 miliardi, di cui 1,15 da mobile; quelli mensili sono 1,86, di cui 1,74 via mobile.
  • L’Arpu - sigla per indicare le revenue per singolo utente - è di 4,83 dollari a livello globale. In Usa il valore balza a 19,81 dollari per scendere a 5,98 dollari in Europa.

Il mondo Facebook

Intendere Facebook come la sola piattaforma social da 1,23 miliardi di utenti al giorno è riduttivo: la società possiede anche Instagram, Messenger e WhatsApp. Lo ha ribadito Zuckerberg commentando i risultati: nei prossimi anni la società continuerà a investire su questo fronte rafforzando i suoi asset. Quasi un obbligo per risolvere il problema del sovraffollamento pubblicitario sul news feed, la più grande fonte di guadagno. Ecco perché Facebook sta velocemente dotando le sue app di strumenti pubblicitari molto appetibili e quasi unici per l’accuratezza dei dati, allargando anche gli slot monetizzabili e qualificandosi come una destinazione irrinunciabile per utenti e inserzionisti.
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Riflettori puntati sul video, aspettando la pubblicità

Ma il vero tema del momento è il video, inteso in tutte le sue forme. Non solo più brevi clip in grado di generare engagement. Ma contenuti premium veicolati dai broadcaster. Per adesso l’esperimento Live è riuscito a metà, ma Zuckerberg ha promesso attenzione nei confronti dei creators, con i quali vuole aprire modelli di revenue share. Finora, infatti, non è stato possibile trarre profitto dai live sulla piattaforma, ma le cose cambieranno in fretta: dovrebbero vedere presto la luce i video ads mid-roll. Tuttavia per il loro inserimento è necessario distribuire filmati più lunghi e ciò rappresenta un impegno e allo stesso tempo una sfida. Nel 2016, ha spiegato Sheryl Sandberg, chief operations officer di Menlo Park, a trainare la crescita è stato il video su mobile, un trend inarrestabile ormai amato dai marketer, i quali preferiscono gli schermi più piccoli dove trascorriamo la gran parte del tempo online. Sandberg ha ricordato anche le molte innovazioni pubblicitarie, tra cui gli aggiornamenti ai Dynamic Ads, e riaffermato la volontà di essere trasparenti sul fronte della misurazione, come dimostrano le due recenti novità introdotte martedì scorso.

Fake News

Dall’altra parte, però, la compagnia di Zuckerberg deve risolvere al più presto la scottante questione delle fake news, che la vede coinvolta direttamente nel panorama media globale. In questo frangente Zuckerberg ha posto l’accento sull’impegno nel promuovere un’informazione reale, credibile e di valore per utenti e aziende, sottolineando le prime azioni intraprese, tra cui l’apertura a enti di fact checking terzi per ora sperimentata solo negli Stati Uniti e in Germania, e un nuovo algoritmo costruito per premiare sul newsfeed l'informazione verificata e che penalizza le fake news e le pagine che le diffondono.

I problemi con l’Ue

La compagnia ha anche un contenzioso aperto con l’Unione europea per aver fornito informazioni fuorvianti al momento dell’acquisizione di WhatsApp. L’antitrust ha anche bloccato il passaggio dei dati degli utenti da WhatsApp a Facebook, per poi riutilizzare le informazioni a fini pubblicitari. Il rapporto tra Facebook e il Vecchio Continente potrebbe subire ulteriori complicazioni, ricordando la storia non poco travagliata di Google.

La realtà virtuale

Un altro asset molto interessante è rappresentato dalla divisione attiva nell'area della realtà virtuale, cui fa capo anche Oculus. Settimana scorsa è arrivato l’annuncio: Hugo Barra torna nella Silicon Valley, questa volta sponda Facebook, per guidare il team per la virtual reality. Anche qui però l’azienda di Menlo Park non avrà vita facile: il produttore di videogiochi ZeniMax ha vinto la causa contro Oculus, reo di aver ‘rubato’ la proprietà intellettuale. Ora Zuckerberg deve sborsare 500 milioni. L'amministratore delegato di Facebook ha però evidenziato l'impegno decennale per investire a lungo termine sulla realtà virtuale. Una delle sue più grandi scommesse.

La battaglia con Snapchat

Sullo sfondo l’agguerrita battaglia con Snapchat, per strappare le preferenze della giovanissima utenza dell’app che è pronta a quotarsi in Borsa. Il lancio di Instagram Stories, usato oggi da 150 milioni di persone - lo stesso valore degli accessi giornalieri su Snapchat - ha restituito risultati significativi e la recente introduzione della pubblicità può spingere le entrate della piattaforma. Inoltre Facebook starebbe testando dei filtri simili a quelli di Snapchat, per monetizzarli forte della sua enorme platea. Sarà interessante vedere gli sviluppi di questa vera e propria sfida senza esclusione di colpi.