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Facebook annuncia due importanti aggiornamenti nel campo della misurazione

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La società ha perfezionato le relazioni con i partner esistenti Nielsen, ComScore, IAS e Moat e siglato un’intesa con DoubleVerify, oltre ad aver reso disponibile un portale per aiutare i marketer a veicolare e comprendere l’impatto delle campagne cross-canale. Il tutto con un approccio unitario, come spiegano a DailyNet il Director of Marketing Science EMEA Tony Evans e l'Head of Marketing Science Italia Stefano Cirillo

Facebook torna a parlare del tema della misurazione annunciando due nuovi importanti aggiornamenti, costruiti attorno a un rinnovato approccio alla materia: da una visione frammentata delle singole metriche a una più ampia, che considera un unico corpo di misurazione costituito da più braccia. Lo scopo è ribadire la propria totale trasparenza e, anzi, un impegno attivo e concreto nei confronti dei clienti dopo l’ammissione di una serie di errori di calcolo per alcuni parametri dei propri sistemi di reportistica forniti ai vari partner, tra cui agenzie, clienti ed editori. La società ha mantenuto le promesse perfezionando le partnership attuali con ComScore, IAS e Moat, e avviandone di nuove, come quella con DoubleVerify per la misurazione della viewability display e video. Ma è soprattutto una nuova filosofia a caratterizzare l’annuncio odierno di Facebook: «Non vogliamo solo che gli advertiser conoscano se le impression sono state viste, vogliamo aiutarli a individuarne l’impatto in termini di vendite, dandogli un’idea delle performance dei loro investimenti in relazione ad altri mezzi», ha dichiarato Tony Evans, Director of Marketing Science EMEA di Facebook, intervistato da DailyNet insieme a Stefano Cirillo, Head of Marketing Science Italia. Per Facebook si tratta di un deciso cambio di passo: da una parte, infatti, la compagnia, ha allargato l’intesa con Nielsen Digital Ad Ratings a otto nuovi mercati e adesso la soluzione per misurare reach e in-target copre 25 Paesi; dall’altra è stato varato il portale marketing mix modeling (MMM), dove gli operatori potranno trovare strumenti per analizzare le proprie attività cross-channel (Facebook, tv e stampa) per poi prendere decisioni di planning e ottimizzare così la spesa pubblicitaria. tony-evans Tony Evans Infine è stato lanciato il nuovo portale Measurement FYI, un inedito canale di comunicazione per fornire informazioni su metriche, partnership, prodotto e ricerca e mantenere alta l’attenzione su un tema che sta a particolarmente a cuore. Di questo e altro abbiamo discusso con Evans e Cirillo, i quali hanno sottolineato come questi aggiornamenti vadano nella direzione di una maggiore trasparenza e di un più articolato impianto di misurazione. Come mai avete deciso di adottare questo approccio e perché Facebook reputa importante il tema della misurazione? Tony Evans: «La ragione principale è fornire agli advertiser gli strumenti più adatti, completi ed efficaci per comprendere le performance dei loro investimenti pubblicitari su Facebook. Da qualsiasi punto di osservazione. È nostra volontà essere pienamente trasparenti nei confronti del mercato e stiamo compiendo degli importanti sforzi in questo senso. Anche in Italia, dove l’anno scorso abbiamo dato vita a un Measurement Council locale per aprire un dialogo e confronto con advertiser e agenzie per discutere la materia. Credo che essere trasparenti significhi anche una maggiore apertura nei confronti della verifica di terze parti, e il nuovo accordo con DoubleVerify testimonia questa nostra nuova strategia». Perché è importante la misurazione cross-canale? Tony Evans: «Lo strumento marketing mix modeling (MMM), all'interno del quale gli advertiser possono attingere a informazioni relative a Facebook, Instagram e Audience Network per prendere decisioni più consapevoli riguardo la misurazione cross-canale e il planning, è sicuramente un elemento di ulteriore verificabilità. Vogliamo far conoscere ai nostri partner cosa succede al loro denaro una volta investito su Facebook. E vogliamo anche che abbiano una vision complessiva: perché Facebook permette di integrare le campagne televisive, trovando reach addizionale e restituisce risultati sopra la media quando viene abbinato al piccolo schermo. In sintesi, sarà molto utile anche ascoltare i feedback dal mercato, e muoverci di conseguenza per consentire a clienti e partner di prendere decisioni migliori». Facciamo il punto sulle partnership? Stefano Cirillo: «Abbiamo diverse partnership attive, gran parte delle quali sono disponibili anche nel nostro Paese. Ci sono tre grandi aree di misurazione: Reach, Reaction e Resonance, oltre a quella della viewability. La prima quantifica il numero di persone colpite da una campagna nonché l’accuratezza del targeting ed è affidata a partner come Nielsen; la seconda, nella quale lavoriamo tra gli altri con GFK, riguarda parametri di vendita come il Sales Uplift mentre la resonance ha a che vedere con il ricordo delle campagne e tra i partner posso citare Millward Brown. In merito alla viewability abbiamo una serie di partner e ci sono delle novità. stefano cirillo Stefano Cirillo Ce le può illustrare? Stefano Cirillo: In questo segmento lavoriamo con comScore, IAS, Nielsen e Moat. Tutti sono impegnati a rilevare la viewability e da poco comScore e IAS misurano le impression display. Nielsen è arrivato in nuovi mercati e abbiamo appena siglato un’intesa con DoubleVerify. DoubleVerify sarà attivato già entro quest’anno per la misurazione della viewability display e video, ci vorrà del tempo perché le implementazioni tecnologiche lo richiedono, ma siamo convinti dei benefici che può portare a noi e al mercato. Inoltre abbiamo una serie di partnership nel campo del marketing mix modeling, che ci garantiscono di conoscere l’impatto delle azioni marketing sulle vendite. E di conseguenza di capire il ruolo giocato dei singoli mezzi nel processo sales. Quanto è importante la relazione con la tv per Facebook? Stefano Cirillo: «Facebook è un elemento fondamentale per avere massimo impatto dalle campagne. Per questo c’è grande sinergia tra la piattaforma e i media tradizionali, la tv in particolare, come dimostra una recente operazione condotta con L’Oreal per il brand Garnier, che ha sfruttato le avanzate capacità di targeting e dedicate creatività personalizzate per ampliare la pubblicità televisiva e generare risultati concreti in termini di vendita. In generale, tutti i prodotti che rilasciamo e tutte le nostre innovazioni sono costruite nell’ottica di dare massima libertà creativa e di favorire la relazione con il target. Come procede il lavoro di ripristino delle metriche? Tony Evans: «Abbiamo proattivamente comunicato al mercato gli errori e le modalità con cui li abbiamo corretti. Vogliamo essere trasparenti per consentire ai nostri partner di prendere le migliori decisioni».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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