Autore: Redazione
31/01/2017

Havas Media vince il planning di Chili, anche all’estero; budget complessivo di 5 milioni di euro

Continua il momento d’oro: la sigla del ceo Stefano Spadini, gestirà il coordinamento delle attività della piattaforma anche in Gran Bretagna, Germania, Polonia e Austria

Havas Media vince il planning di Chili, anche all’estero; budget complessivo di 5 milioni di euro

Continua il momento d’oro di Havas Media che, al termine di una perlustrazione, si è aggiudicata la gestione del budget di comunicazione di Chili - la piattaforma indipendente europea di servizi TVOD (Transactional Video On Demand) -, per una cifra stimabile in 5 milioni di euro. La centrale gestirà il coordinamento delle attività dell’operatore, oltre che in Italia, anche in Gran Bretagna, Germania, Polonia e Austria, dove le attività sono state avviate tra il 2014 e il 2015.

Chili è la piattaforma multidevice di film on demand pay per view, con le prime visioni disponibili a poche settimane dall’uscita nelle sale cinematografiche. La piattaforma italiana è un’eccellenza del settore e non a caso, l’anno scorso, ha visto entrare nel capitale quattro major del calibro di Paramount, Viacom, Warner Bros e Sony Pictures Entertainment. La maggioranza di controllo resta, attraverso il veicolo Brace, nelle mani di Stefano Parisi, che ha però rinunciato a ogni presenza operativa dopo la sua discesa in politica (oggi è alla guida di Energie per l’Italia), Giorgio Tacchia, presidente e a.d. e altri manager mentre, tra gli azionisti, si segnala anche un personaggio come Tony Miranz, co-fondatore della piattaforma Vudu, passata sotto il controllo di Walmart nel 2010.

La campagna, ideata internamente pronta a partire a febbraio, ha come obiettivo principale quello di incrementare la customer base, con particolare focus alla crescita nei Paesi esteri. Per la strategia e le pianificazioni - per ora 100% digital - Havas Media sarà affiancata da Ecselis, pure player di Havas Group specializzato nelle attività performance. La creatività è curata internamente e, sempre per ora, prevede un unico format.

chili-1

I commenti di Havas Media

Stefano Spadini, ceo di Havas Media Group, commenta: “Ormai da alcuni anni l’industria si interroga sul binomio dati-contenuti. Con Chili, puntiamo a raggiungere nuove frontiere di analisi, così da poter sviluppare una strategia su un target iper-segmentato. Si tratta di aree strategiche per le quali il cliente ci ha riconosciuto come il giusto partner, in grado di accompagnarlo durante questa fase di crescita così sfidante”.

“La scelta - aggiunge Tacchia - si è orientata verso un grande network internazionale, con un chiaro indirizzo strategico sulla comunicazione e i nuovi media. Havas Media contribuirà non solo sulle pianificazioni media ma, grazie alle sue competenze locali e internazionali, sarà per noi continuo stimolo e confronto per valutare tutte le variabili che compongono un mix di comunicazione efficace”. Il nuovo scenario competitivo che si va delineando ha quindi accelerato la decisione di Chili di intensificare le proprie strategie di marketing a performance, anche se un operatore come Netflix viene giudicato più complementare che competitor. I risultati 2016 parlano di un giro di affari intorno ai 10 milioni di euro, comunque in crescita, con una base di 670.000 profili customerizzati nel nostro Paese.

Sempre in Italia, tra l’altro, l’anno scorso c’è stato anche un rafforzamento del management, con l’arrivo, da Vodafone, di Sergio Novelli, come cco, e il passaggio di Alessandra Ricupero a sales director; e poi di Guido Zucchini Solimeni (che è stato tredici anni in Fastweb - dove hanno operato anche Tacchia e altri manager ora in Chili - come direttore media e sponsorizzazioni e, inoltre, per due stagioni in qualità di direttore marketing del canale Classica) come capo delle relazioni esterne e istituzionali. La piattaforma di videostreaming e download di Chili è disponibile su Smart Tv, lettori Blu-Ray, pc, tablet e smartphone e propone ai suoi clienti un’ampia offerta di titoli (oltre 13.000 film), con molte prime visioni disponibili nella prima finestra commerciale VOD sul mercato, e non richiede il pagamento di alcun abbonamento né di un canone mensile; i suoi clienti pertanto pagano esclusivamente il costo dei titoli che acquistano.