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Publicis lancia Precision, hub per le attività programmatic

Autore: Redazione


Il Gruppo punta su un approccio trasversale alle agenzie ma con un discreto livello di centralizzazione. Obiettivo della neonata struttura è promuovere la vision programmatic della holding, arrivando in alcuni casi a comprare spazi pubblicitari

Dopo la chiusura del trading desk Audience on Demand di VivaKi, Publicis Groupe ha avviato le operazioni di un centro di eccellenza data-driven legato alle attività programmatic, denominato Precision. Il rinnovamento avviene a circa due anni di distanza dalla cessazione delle attività del trading desk e della ridistribuzione degli specialisti del programmatic all’interno delle varie agenzie media del Gruppo (Starcom, Zenith, Mediavest Spark e Blue 449). Precision, come riporta un articolo di Adexchanger, compra spazi pubblicitari in modo diretto con risultati garantiti e fee non dichiarati.

La strategia per l’audience based-buying

La nuova strategia di Publicis per l’audience based-buying è declinata attraverso sette aree di ricerca e sviluppo a supporto dei team media a livello di agenzia. Precision è il gruppo focalizzato sul programmatic. L’expertise delle altre strutture è legato a temi come performance marketing, content, analytics & insight, business transformation, data & technology, e investimenti. Questo modello centralizza le funzioni di back-office come billing e IT, stabilendo le best practices per le agenzie del network Publicis Media.

“Abbiamo messo assieme le capabilities e i talenti per fornire una prospettiva e una leadership di pensiero, ma non creeremo mai un hub che farà tutto per ciascuna agenzia”, ha precisato Paul Williamson, presidente di PM Precision, spiegando come una strategia del genere avrebbe un impatto negativo sul valore dell’agenzia. Il roll out in nuovi mercati di Precision avverrà già quest’anno, nel tentativo di ottimizzare le operazioni programmatic e le strategie nel campo dei dati tra le agenzie, affermando le stesse come le vere detentrici dei rapporti con i clienti.

La struttura di Precision

Secondo i vertici del Gruppo francese, ciò che conta è raggiungere un’audience interessata, con il giusto messaggio. Precision servirà proprio a perseguire quest’obiettivo a livello globale. Quando Publicis ha chiuso le serrande del suo trading desk nel 2014, lo ha fatto nella convinzione che l’expertise programmatic debba esistere a livello di agenzia, in un contesto in cui i talenti interagiscono con i clienti su base quotidiana. In questo senso la costituzione di Precision sembra indicare come la necessità di dotarsi di un hub dedicato a questo tipo di attività sia reale.

Oggi il team di Precision confluisce in due gruppi: circa trecento impiegati operano come account dei team, mentre un centinaio di professionisti confluisce sotto l’ala di Publicis Media, quindi in logica centralizzata. Quest’ultimo gruppo di persone si occupa della definizione strategica delle best practices e negozia l’accesso a tecnologie, dati e inventory per le agenzie. L’agenzia media Starcom, per esempio, si appoggia alla tecnologia di Precision quotidianamente per migliorare le attività di billing, training, valutare i vendors e supportare i clienti nell’ottimizzazione delle campagne, ha detto Amanda Richman, head of investment dell’agenzia.

Un modello agnostico

Il modello operativo di Precision è agnostico, ma la sua unità centrale usa RUN - la Demand Side Platform che il gruppo ha acquisito nel 2014 - come suo tool privilegiato. Circa il 40% delle risorse di Precision, infatti, vanta un passato in RUN e la sigla si occupa del buying per alcuni clienti della piattaforma. In ogni caso la soluzione non si configura come un trading desk, o almeno non è quello che era Audience On Demand: nonostante acquisti spazi per alcuni clienti, il suo obiettivo principale è promuovere e sviluppare la vision complessiva di Publicis Media in ambito programmatic. Non è dunque un nuovo processo di centralizzazione ma un inedito strumento per accompagnare le attività delle agenzie.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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