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Il Post ha chiuso il 2016 in linea con gli obiettivi e rilancia

Autore: Redazione


A riferirlo è un articolo del direttore della nota testata Luca Sofri, in cui si racconta come sia stato un anno caratterizzato da investimenti e cambi di natura societaria. Le sfide: aumentare opportunità economiche e lettorato

Il Post si avvia a segnare il traguardo dei sette anni di vita e il suo direttore, Luca Sofri, ha voluto quindi dedicare un articolo a questa ricorrenza ripercorrendo l’ultimo periodo della testata. “Sette anni cominciano a essere tanti, nel loro piccolo. Il Post è fuori da un pezzo dalla fase di ‘start up’, quella in cui un’impresa nuova cerca di vedere se ce la fa a trovare un suo spazio e una sua sostenibilità. Ce l’abbiamo fatta. Per due anni di seguito - 2014 e 2015 – il Post ha chiuso i bilanci in sostanziale pareggio (un piccolissimo passivo prima, un piccolo attivo poi), e ha iniziato a riflettere sulla fase successiva”, scrive Sofri. E così anche il 2016 è terminato, questa volta in linea con gli obiettivi prefissati.

Gli investimenti 2016

L’anno da poco terminato è stato anche pieno di investimenti da parte del Post: “Abbiamo creato e avviato la sezione Flashes, avviato una collaborazione col Washington Post sui loro contenuti, rafforzato il lavoro sullo Sport, investito di più sui social e sul SEO, e sulle immagini, a cui teniamo sempre molto, abbiamo iniziato a fare esperimenti di reporting più originale, creato una newsletter quotidiana, abbiamo coinvolto più persone in redazione, fatto contratti, traslocato in spazi più grandi). Ci siamo dati nuovi obiettivi e nuovi tempi, e nuovi pareggi economici da rincorrere e raggiungere, e ci siamo consentiti di tornare in perdita economica fino a che questa fase di ‘restart up’ non fosse a sua volta completata”.

Il cambio di concessionaria

Sofri, poi, ricorda l’operazione che ha portato la vendita del ramo media di Banzai a Mondadori, nella quale il giornale non è stato coinvolto. Ma che ha avuto delle ricadute, come la fine dei rapporti con Banzai Advertising e della prtnership “tecnologica (e umana)” con Banzai Media. “La transizione verso nuovi partner su queste due importantissime funzioni ha avuto bisogno di tempo e attenzioni, proprio per la loro rilevanza, e si è conclusa con soddisfazione lo scorso autunno grazie all’accordo con la nuova concessionaria Websystem, mentre si sta concludendo in queste settimane rispetto all’assistenza e sviluppo tecnici”. Impegni che hanno in qualche modo rallentato lo sviluppo del Post sia in termini di investimenti sia di entrate, “che si sono praticamente compensante nel portarci al bilancio complessivo di perdite così come erano state previste”.

I dati Audiweb e quelli di Google Analytics

Intanto, il Post ha continuato a crescere in lettori e traffico “Una parentesi: escono in questi mesi dei dati Audiweb - quelli usati per il mercato pubblicitario - che indicano apparentemente cospicue perdite di visitatori da parte del Post rispetto a un anno prima. La ragione è che da quei dati sono stati scorporati quelli di alcuni siti Banzai che su Audiweb vi erano stati associati fino all’estate scorsa. I numeri del Post sono in costante crescita, e i più coerenti dati di Google Analytics riportano un aumento delle visite a fine 2016 superiore del 18% a quello del 2015 e del 56% a quello del 2014. Chiusa parentesi”.

Il futuro del Post

Ora la testata è alla ricerca di occasioni di sostenibilità economica nuove e differenziate, e sul potenziale di ulteriore crescita del numero dei lettori del Post. “Alla fine, per quanto indispensabile sia il sostegno economico che siamo riusciti a garantire fino a oggi al Post, le due priorità principali restano quelle di fare delle cose di qualità e di farle leggere a più persone possibile: finora ci sembra sia andata molto bene, ma il bello è che può ancora andare molto meglio”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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