Una ricerca della società svela come colmare il divario tra le aspettative dei consumatori e ciò che in realtà ricevono
Quantcast ha voluto scoprire a cos’è legata la generale mancanza di fiducia da parte di brand e investitori nei confronti dell’advertising display, come i consumatori considerano la pubblicità digitale e ciò che conta davvero per loro quando si tratta di ricevere annunci online. Pare, infatti, che uno dei motivi principali per cui i marketer abbiano iniziato a dubitare di questo canale pubblicitario sia la mancanza di rilevanza dell’annuncio e quindi l’insoddisfazione dei consumatori nel ricevere pubblicità non in linea con le loro aspettative e le loro esigenze specifiche.
Annunci non significativi
Secondo una ricerca commissionata da Quantcast e condotta da Brunswick Group, una società di consulenza globale, da marzo a maggio 2016, su 7.000 consumatori digitali tra Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Italia, Germania, Norvegia e Svezia, il 66% degli utenti considera la maggior parte degli annunci adv non importanti e significativi. Un dato che evidenzia in modo netto quello che viene definito come “relevance gap” ossia la forte disparità tra ciò che i consumatori desiderano e quello che in realtà ricevono. Non colmare questo divario per brand ed investitori significa non solo diminuire la loro reputazione e autorevolezza, ma anche perdere la fiducia del consumatore e la chiara possibilità che questi traduca la visualizzazione dell’annuncio in una vera e propria conversione.
La pubblicità piace se è rilevante e in linea con i propri interessi
Dai risultati emerge, infatti, che l’opportunità di compiere azioni concrete e positive come richiedere maggiori informazioni, generare una lead o procedere con l’acquisto è quattro volte superiore per chi entra in contatto con pubblicità davvero rilevanti come offerte personalizzate (78%), notifiche su eventi locali (67%) o relative al comportamento online (66%). L’84% degli intervistati dichiara di apprezzare pubblicità affini ai propri interessi e il 50% afferma che sono proprio questi annunci a indurlo alla ricerca di ulteriori notizie sul brand stesso.
Una nuova consapevolezza per i consumatori
Altri interessanti insight evidenziano comunque anche un cambiamento da parte degli utenti nei confronti dell’advertising digitale. La maggior parte degli user sembra, infatti, aver capito che fornire un accesso anonimo alla propria cronologia permette agli editori di erogare pubblicità display più rilevanti e coerenti con i loro interessi. Questa nuova consapevolezza del consumatore ha determinato una maggior predisposizione alla pubblicità che però deve avere come prerogativa indispensabile la rilevanza.
Tre consigli chiave per colmare il cosiddetto relevance gap:
1. Sfidare i partner pubblicitari ad andare oltre lo status quo dei dati demografici di base.
2. Dare priorità a informazioni rilevanti per il consumatore.
3. Puntare su annunci statici e semplici.