ABBONATI

Nel primo trimestre Mediaset ritorna all’utile, mentre la raccolta pubblicitaria è in crescita del 2,4%

Autore: S Antonini


Publitalia conferma andamenti positivi anche per il secondo quarter, con un trend simile a quello da gennaio a marzo; nessun contatto con Vivendi dopo la pronuncia dell’AgCom

Primo trimestre 2017 con ritorno all’utile per Mediaset, che registra un risultato d’esercizio netto consolidato positivo per 15,9 milioni, contro la perdita di 18,2 milioni registrata nello stesso periodo dell’anno scorso, e il pesante “rosso” di 294 milioni con cui si era concluso il 2016 su sui ha influito la rottura con Vivendi rispetto all’accordo per la vendita di Premium. Positivo anche l’andamento della raccolta pubblicitaria, che in Italia, nei primi tre mesi dell’anno, si attesta sui 512,2 milioni di euro, in crescita del 2,4% sul pari periodo 2016. Anche nel secondo trimestre l’azienda si aspetta un trend positivo dell’adv. Lo ha detto il general manager della concessionaria Publitalia, Matteo Cardani, nel corso della conferenza per gli analisti finanziari, precisando che si stima, sempre per il secondo trimestre, una crescita in linea con quella del primo. «Aprile è stato un mese difficile - ha detto Cardani - per via delle molte festività- ma noi confidiamo in un risultato flat». Anche per maggio, nonostante la poca visibilità, la tendenza dovrebbe essere positiva, e così a giugno.

I principali dati d’esercizio

I ricavi netti raggiungono gli 889,3 milioni di euro, in calo di 22,7 milioni rispetto ai 912,0 milioni del primo trimestre 2016. In Italia sono stati pari a 649,3 milioni di euro rispetto ai 682,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre in Spagna ammontano a 240,4 milioni di euro rispetto ai 230,7 milioni del 2016. La raccolta pubblicitaria va bene in entrambi i Paesi. Dell’Italia si è detto: la competitività dell’offerta Mediaset si confronta con un mercato in calo del 2,3% nei primi due mesi del 2017 (dati Nielsen). In Spagna la raccolta si attesta a 235,4 milioni di euro rispetto ai 222,2 milioni dell’esercizio precedente. I costi operativi calano a 537,7 milioni di euro rispetto ai 549,8 milioni del primo trimestre 2016 (-2,2%). In Italia, in particolare, i costi operativi sono diminuiti a 413,3 milioni di euro rispetto ai 436,2 del 2016, con un calo del 5,3%. L’ebit è positivo per 76,6 milioni di euro rispetto ai 21,4 milioni dell’omologo trimestre precedente (+55,2 milioni di euro). La redditività operativa si è attestata all’8,6% rispetto al 2,3% registrato nel 2016. In Italia l’Ebit è pari a -0,3 milioni di euro rispetto ai -44,1 milioni del pari periodo 2016. In Spagna il dato è positivo per 76,8 milioni di euro rispetto ai 65,6 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio. L’indebitamento finanziario netto consolidato è passato dai 1.162,4 milioni di euro del 31 dicembre 2016 ai 1.169,0 milioni di euro del 31 marzo 2017. La generazione di cassa caratteristica è stata pari a 98,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 57,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, a fronte di esborsi per 104,9 milioni di euro dovuti a investimenti partecipativi e, con riferimento a EI Towers, al riacquisto di azioni proprie e dividendi straordinari.

Andamenti degli ascolti

Nei primi tre mesi 2017 le reti Mediaset confermano un netto primato sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale 15-64 anni con il 34,2% di share nelle 24 ore. Da segnalare, sul target commerciale, il primo posto di Canale 5 nel totale giorno e nel daytime, oltre al terzo posto di Italia 1 in tutte le fasce orarie. In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore, attestandosi al 28,8% di share. Telecinco, inoltre, si conferma come la rete televisiva spagnola più vista nel totale giornata (13,6%) e in prima serata (13,6%).

Eventuali sviluppi nei prossimi mesi

Lo scorso 18 aprile l’AgCom ha accertato che le partecipazioni azionarie detenute da Vivendi in Telecom Italia Spa e Mediaset Spa non risultano conformi alle prescrizioni di legge. L’Authority ha ordinato a Vivendi di rimuovere la posizione vietata entro i prossimi dodici mesi, presentando entro sessanta giorni il piano d’azione che la società intende adottare. Come sottolinea Mediaset è un fatto determinante nell’ambito del contenzioso che oppone le due aziende a causa del fallito accordo su Premium. A questo proposito, si segnala che nell’assemblea di Telecom Italia svoltasi dopo la sentenza AgCom, Vivendi ha mantenuto inalterata la propria partecipazione nel gruppo. Inoltre, non vi sono stati contatti tra Mediaset e Vivendi dopo questi fatti, come ha confermato il cfo di Mediaset, Marco Giordani. Insieme alle previsioni positive sull’adv, il gruppo televisivo prevede di conseguire su base annua un risultato operativo e un risultato netto consolidato altrettanto positivi. L’azienda punta anche a rafforzare la presenza nell’azionariato controllato da Fininvest, di poco sotto al 40% contro il quasi 30% conquistato da Vivendi a fine 2016. Infatti, in occasione della prossima assemblea, il CdA proporrà agli azionisti il rinnovo della delega per l’acquisto di azioni proprie, con un tetto fissato al 10%.


Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy