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Mondadori: nei nove mesi ricavi in lieve calo e raccolta lorda a +13%, grazie a Banzai Media

Autore: V Parazzoli


La performance del Gruppo, di cui sono presidente Marina Berlusconi e a.d. Ernesto Mauri, è stata realizzata da Mediamond sui brand in Italia, mentre l’advertising appare in crescita dell’1,4%, con la stampa a quota -4,1%, comunque meglio del mercato, e il digital a +2%

Mondadori chiude i primi nove mesi dell’anno con un lieve calo dei ricavi, pari all’1,1%, ebitda in crescita del 12,9% e risultato netto positivo per 31,2 milioni di euro. Ieri il CdA della casa editrice di cui sono presidente Marina Berlusconi e amministratore delegato Ernesto Mauri ha approvato il bilancio al 30 settembre 2017, che tiene conto di Rizzoli Libri dal 1° gennaio 2017, non consolidata nel primo trimestre 2016, e delle attività di Banzai Media consolidate già nel giugno del 2016 con effetti contabili da inizio anno.

I risultati economici

Il fatturato netto consolidato nel periodo si attesta a 924,7 milioni contro i 935,3 dei primi nove mesi 2016. L’ebitda è in crescita del 12,9%, e passa dai 70,3 milioni del 30 settembre 2016 ai 79,3 dell’esercizio in corso. In crescita anche il risultato netto, per 13,3 milioni, e si attesta a quota 31,2. Nell’ipotesi del consolidamento di Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016, i ricavi pro forma sarebbero intorno a 1.280 milioni, con ebitda adjusted di circa 100 milioni. Nei primi nove mesi del 2017 il Gruppo ha confermato per il quarto esercizio consecutivo il miglioramento operativo, registrando un incremento dell’ebitda adjusted di circa il 9%. Nonostante il mercato dei periodici abbia registrato andamenti inferiori alle attese, l’efficiente gestione operativa e l’implementazione di azioni di riduzione costi ne hanno mitigato gli effetti negativi.

Il calo dei fatturati è stato generato anche dalla mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics in area retail. Nell’area libri, i ricavi sono cresciuti dell’8,4%, per la performance positiva delle aree trade ed educational, amplificata dal diverso periodo di consolidamento di Rizzoli Libri. Escludendo il primo trimestre 2017 dal consolidamento di Rizzoli, l’ebitda adjusted cresce all’8,6% (a 82,7 milioni da 76,1 del pari periodo 2016), in particolare nelle aree libri (da 58,7 a 68,1 milioni senza il primo trimestre di Rizzoli Libri) e Periodici Italia (+24%), con un’incidenza percentuale sui ricavi in crescita dall’8,1% al 9,1%. Includendo il risultato di Rizzoli Libri dal 1° gennaio, l’ebitda adjusted risulta pari a 75,2 milioni per effetto del contributo negativo nel primo trimestre, pari a -7,5, milioni, riconducibile alla stagionalità del business education che accoglie nel primo trimestre i costi dell’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 12,9% (da 70,3 a 79,3 milioni), per effetto del contributo positivo di plusvalenze derivanti dalle cessioni di alcuni asset nel secondo trimestre dell’esercizio. Il risultato operativo consolidato al 30 settembre è pari a 55,1 milioni, in crescita del 14,9% circa rispetto al 30 settembre 2016 e include ammortamenti e svalutazioni per 24 milioni di euro, in incremento di circa 2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2016. Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 44,9 milioni e include oneri finanziari per 10,2, in contrazione rispetto all’esercizio precedente (12,7). Al 30 settembre 2017 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.053 unità, in calo dell’8,3% rispetto a settembre 2016, per effetto della cessione delle attività logistiche avvenuta a maggio, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento.

Le aree di business

Nei primi nove mesi, il Gruppo ha confermato la propria leadership nel mercato periodici Italia, incrementando la propria quota al 31,8% in un contesto di mercato ancora in contrazione sul fronte delle diffusioni. In linea con la strategia di selettivo sviluppo del portafoglio prodotti, sono state lanciate due nuove testate, Giallo Zafferano e SPY, che continuano ad avere un positivo riscontro da parte del pubblico. Con un’audience di 15,8 milioni di utenti unici/mese, Mondadori si conferma il primo editore tradizionale italiano leader anche nel settore digitale. Nello stesso periodo di riferimento, ComScore ha rilevato un’audience per i brand del Gruppo pari a 21,9 milioni di utenti unici/mese. I ricavi dell’area si sono attestati a 216,2 milioni, in calo del 7,9% rispetto ai 234,8 del pari periodo 2016, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte.

In particolare, i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) hanno registrato un calo (-5,1%) inferiore rispetto all’andamento del mercato di riferimento (-11,9%). I ricavi pubblicitari (print + web) risultano in crescita dell’1,4%. La raccolta lorda sui brand Mondadori in Italia, che fa capo a Mediamond, per effetto del consolidamento delle attività di Banzai Media, ha registrato un incremento del 13%, portando l’incidenza dei ricavi digitali sul totale al 28%. La raccolta print in Italia, a parità di testate, evidenzia un andamento (-4,1%) migliore rispetto al relativo trend del mercato di riferimento (-7% ad agosto); la raccolta digital ha conseguito una crescita pari al 2% (su base pro-forma). I ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano in significativa contrazione (-29,4%), in linea con il trend del mercato.

L’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un calo più contenuto (-2,1%) rispetto ai mercati di riferimento. L’Ebitda adjusted della Periodici Italia ha registrato un miglioramento del 23,9%, passando da 6,9 a 8,5 milioni, per effetto principalmente del contributo positivo delle attività digitali, derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti dell’ex Banzai Media. Le attività print hanno registrato una lieve contrazione, quasi compensando il calo derivante dal trend dei mercati con continue azioni di ottimizzazione dei processi e contenimento dei costi redazionali e di struttura. Il margine operativo lordo dell’area risulta in ulteriore miglioramento, attestandosi a 8,2 milioni, in crescita rispetto ai 5,3 del 2016. Mondadori France registra un calo dell’8% nei ricavi, passando da 239,4 milioni dei primi nove mesi del 2016 ai 220,1 del 2017. In particolare, i ricavi diffusionali, circa il 75% del totale, calano del 5%, meglio del mercato di riferimento (-7%) per effetto della migliore performance del canale abbonamenti.

Arriva Dr. Good!

A settembre è stata lanciata la nuova rivista Dr. Good!, bimestrale di salute dedicato al mondo femminile, che ha riscontrato risultati positivi a livello pubblicitario e diffusionale (oltre 100mila copie). I ricavi derivanti dalla vendita di copie digitali hanno registrato un significativo incremento rispetto al 2016, per l’avvio di collaborazioni con alcuni operatori del settore tlc relative all’offerta alla loro base abbonati dei brand di Mondadori France. I ricavi pubblicitari hanno registrato complessivamente un calo del 18,5% rispetto al pari periodo del 2016: l’advertising print, che rappresenta più dell’85% del totale ricavi pubblicitari, è sostanzialmente in linea (-12,9%) con il mercato di riferimento (-11,4%), mentre la performance sul canale digitale è stata influenzata dall’internalizzazione delle attività di raccolta relativa al segmento mobile/video, che ha determinato una temporanea contrazione dei ricavi (-23%) in un mercato in calo dell’8% ad agosto. Mondadori France si è confermato secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica, con una market share del 10,7%. L’audience digitale (web, mobile & tablet) di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,2 milioni di utenti unici, in calo del 4% circa rispetto al dato medio del medesimo periodo del 2016.

Risultati del terzo trimestre

Il terzo trimestre 2017 e il terzo trimestre 2016 risultano omogenei relativamente al perimetro di consolidamento della Rizzoli Libri e delle attività di Banzai Media. I ricavi consolidati si sono attestati a 371,8 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente. Tale performance è stata conseguita prevalentemente per effetto della pubblicazione, nell’area Libri dal mese di settembre, dei best-seller di Ken Follett (“La colonna di fuoco”) e di Dan Brown (“Origin”). Anche l’area Retail ha registrato ricavi in crescita rispetto all’esercizio precedente. I ricavi dei periodici sia in Italia sia in Francia hanno proseguito il trend di contrazione dei trimestri precedenti. Il risultato netto consolidato è positivo per circa 27 milioni (+24,1%).

Evoluzione della gestione

Alla luce dell’andamento dei mercati e della gestione del Gruppo nei primi nove mesi, il Gruppo stima per l’esercizio 2017 - rispetto al 2016 pro-forma - ricavi in lieve contrazione, Ebitda adjusted in crescita “high-single digit”, con conseguente miglioramento della redditività percentuale, e un significativo incremento dell’utile netto, pari a circa il 30%.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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