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GEDI: ricavi nei nove mesi a +3,7%, a +6% la raccolta. Damilano direttore dell’Espresso

Autore: V Parazzoli


Il Gruppo di cui è a.d. Monica Mondardini ha generato nel periodo un fatturato di 440 milioni di euro, con Ebitda in linea, e ha definito un contenzioso per la riorganizzazione societaria del 1991. La pubblicità sui mezzi interni flette del 4,5%, cresce quella di Radio Italia, La Stampa e Il Secolo XIX

Si è riunito ieri, a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il CdA di GEDI, che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2017 presentati dall’a.d. Monica Mondardini. Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un margine operativo lordo (Ebitda) a 34,1 milioni, in linea con il 2016, e un fatturato in crescita del 3,7% a 440 milioni. I ricavi si sono mantenuti sostanzialmente stabili a perimetro omogeneo (-0,2%). Quelli diffusionali, di 145 milioni, sono scesi del 5,6% rispetto ai primi nove mesi del 2016 e del 6,3% a pari perimetro, “in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-8,8%)”. Quelli pubblicitari sono cresciuti dell’11%, a 266 milioni, rispetto al corrispondente periodo del 2016; la crescita a perimetro omogeneo è stata del 6,0%, con una flessione del 4,5% sui mezzi del Gruppo e un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX per la pubblicità nazionale dei primi sei mesi dell’anno; la raccolta sulle radio è cresciuta del 2,8%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. Quella su internet ha mostrato una leggera crescita (+1,6%), con un andamento migliore di quello del mercato (-1,0%). Quella su stampa ha registrato un calo significativo (-8,3%), penalizzata dall’andamento negativo di quella del settore dei quotidiani che, ad agosto, scendeva del 10,5%. I costi, esclusi gli opzionali e le concessioni di terzi, sono scesi del 4,5% e del 6,1% a perimetro omogeneo; sono diminuiti sia i costi fissi del personale (-4,4%) sia gli altri (-7,4%).

Definizione del contenzioso

I risultati consolidati al 30 settembre recepiscono il “significativo onere fiscale di natura straordinaria derivante dalla definizione di un contenzioso relativo a fatti risalenti al 1991”: la perdita derivante dal contenzioso registrata al 30 settembre 2017 ammonta a 154,5 milioni e trova integrale copertura nelle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare in alcun modo il capitale sociale. L’onere fiscale complessivo è ammontato a 160,1 milioni a causa dell’onere fiscale straordinario sostenuto per la definizione del contenzioso. Il contenzioso pendente in Cassazione si riferiva, secondo quanto ampiamente indicato al mercato nelle diverse relazioni finanziarie già rese note, a contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata appunto nel 1991 mediante la fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica in Cartiera di Ascoli. L’eventuale esito sfavorevole per il Gruppo del contenzioso pendente in Cassazione avrebbe comportato un onere pari, ad oggi, a 388,6 milioni di euro. L’adesione comporta per GEDI il pagamento di un importo pari a 175,3 milioni, di cui 70,1 versati il 2 ottobre 2017, altrettanti da versarsi entro il 30 novembre e i restanti 35,1 entro il 30 giugno 2018. La definizione del contenzioso fiscale nel quarto trimestre comporterà esborsi per complessivi 140,2 milioni, in seguito ai quali presenterà un indebitamento netto intorno a 100 milioni. Il risultato netto consolidato, per effetto di questo onere fiscale, registra una perdita di 143,9 milioni, a fronte di un utile di 11,5 nei primi nove mesi del 2016 a perimetro omogeneo.

Risultato operativo

Il risultato operativo consolidato è stato di 22,7 milioni, in linea con quello del corrispondente periodo del 2016 (22,8 milioni) e in crescita rispetto al risultato a perimetro omogeneo (20,5). La posizione finanziaria netta a fine settembre 2017 è positiva per 40,5 milioni e in miglioramento rispetto a fine 2016, quando si attestava a 31,7, malgrado l’integrazione nel corso dell’esercizio con il Gruppo ITEDI abbia comportato il consolidamento della sua posizione finanziaria netta, negativa per 8,4 milioni. Il Gruppo, per altro, segnala che sussiste una differenza significativa di perimetro tra i primi nove mesi del 2017 e il corrispondente periodo del 2016, dovuta al deconsolidamento di cinque testate (Alto Adige, Il Trentino, Il Centro, La Città di Salerno e La Nuova Sardegna) nel corso dell’ultimo trimestre del 2016, e al consolidamento di Gruppo ITEDI dal 1° luglio 2017. Il confronto tra i due periodi risulta quindi non completamente rappresentativo dell’andamento della gestione. I risultati del terzo trimestre mostrano come il Gruppo, nel suo nuovo perimetro, sia significativamente più forte che in precedenza. I ricavi netti consolidati sono superiori del 16,2% a quelli dell’equivalente trimestre del 2016, e il risultato operativo passa da 5,1 a 6,8 milioni; il risultato netto consolidato registra una perdita di 151,2 milioni, tenuto conto che l’onere fiscale di natura straordinaria è stato registrato nel corso del terzo trimestre.

Risultati economici e finanziari

Il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazione delle società Italiana Editrice SpA, Publikompass SpA e Nexta Srl (“Gruppo ITEDI”) in GEDI. Tale operazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e a Ital Press Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime mediante conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice SpA. Per effetto di tale operazione, a partire dallo scorso 27 giugno GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo Itedi. Come data di consolidamento si è adottata quella del 30 giugno 2017 e pertanto il conto economico del Gruppo relativo ai primi nove mesi del 2017 comprende il Gruppo Itedi a partire dal 1° luglio.

Gli eventi successivi,  evoluzione della gestione

Il 9 ottobre GEDI ha acquisito il 10% di Radio Italia da Mario Volanti, azionista di maggioranza della società. “La sua proposta editoriale e il suo profilo di pubblico - recita la nota - sono fortemente complementari a quelli delle emittenti di GEDI che, con l’acquisizione di questa partecipazione, intende sviluppare le collaborazioni con Radio Italia, rafforzandosi in un comparto che da anni vede crescere i fatturati pubblicitari, in controtendenza nel panorama dei media tradizionali”. “In merito alle prospettive dell’esercizio 2017, sulla base degli andamenti registrati nei primi nove mesi - prosegue la nota - non si intravedono miglioramenti dei trend negativi che hanno interessato il settore della stampa quotidiana e periodica ormai da anni, mentre si consolida l’evoluzione positiva della radio; in tale contesto il Gruppo continua ad impegnarsi in particolare nel settore radiofonico, nello sviluppo delle attività digitali, in cui è leader, e nel contenimento dei costi, potendosi ritenere che, in assenza di eventi allo stato imprevedibili, registrerà a fine anno, senza considerare l’impatto della definizione del contenzioso fiscale, un risultato positivo e l’integrazione con ITEDI aprirà nuove opportunità.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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