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EY ufficializza l’acquisizione dell'italiana Applix

Autore: Redazione


Obiettivo è confermare la leadership nella trasformazione digitale delle aziende e delle diverse istituzioni pubbliche

EY accelera il percorso innovativo dei propri servizi e acquisisce la scaleup italiana, Applix, con l’obiettivo di confermare la leadership nella trasformazione digitale delle aziende e delle istituzioni pubbliche attraverso le opportunità offerte anche dalla “mobile economy”. Recita così l’inizio della nota rilasciata ieri dalla società di consulenza, che conferma quanto riportato da DailyMedia venerdì scorso.

Applix

Applix è una delle più importanti aziende innovative nate in Italia negli ultimi anni. Creata nel 2010 da Claudio Somazzi, founder e ceo, e Marco Cirilli, co-founder e cto, è diventata rapidamente una realtà internazionale nello studio e sviluppo di soluzioni mobile per le aziende e le istituzioni, con sedi operative in Europa, America e Asia e a capo di quattro imprese leader nel campo dei progetti digitali. Nel 2011 è stata la prima startup italiana a chiudere un fund raising superiore ai 4 milioni di euro. Sempre nel 2011, Applix è diventata un caso internazionale grazie all’endorsement pubblico da parte di Steve Jobs (in occasione del keynote di presentazione di iPad2) per l’app “Virtual History Roma” (ancora oggi una delle app italiane di maggior successo della storia), oltre a ricevere numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali il prestigioso Unity 3D Award a San Francisco. Oggi le apps di Applix sono scaricate in più di 120 Paesi e, in oltre 50 nazioni, hanno raggiunto la Top 10 degli store con milioni di download.

EY all’avanguardia

Commenta Andrea Paliani, responsabile della consulenza per EY nell’area mediterranea: “L’accordo con Applix è una delle più innovative operazioni di incubazione di scale up nel mondo della consulenza manageriale e pone EY all’avanguardia nel suo settore in termini di Open Innovation. EY può ora contare su ulteriori competenze, uniche e differenzianti,  che le permettono di offrire un contributo strategico ai propri clienti, in ogni settore di business, per lo sviluppo di una strategia digitale centrata sul cliente e sulla trasformazione delle operations aziendali, in ambito Impresa 4.0 “.

I motivi del successo di Applix

Il successo di Applix, per diversi anni una delle prime tre aziende per fatturato e numero di dipendenti certificate dal Ministero dello Sviluppo Economico nello speciale Registro delle Startup Innovative, è stato determinato da un approccio unico verso la user experience e la user interface (fattori determinanti nella mobile economy) e dall’utilizzo di piattaforme proprietarie, tutte sviluppate nel proprio centro di innovazione in Sardegna, collegato dal 2012 all’Università di Cagliari. Grazie anche a questo centro di eccellenza dedicato a supportare la trasformazione digitale funzionale e tecnologica attraverso la progettazione e la realizzazione di piattaforme software e soluzioni innovative per il mercato delle App, EY rafforza l’approccio in Open Innovation, con cui intende supportate la crescita di imprese e istituzioni.

Open Innovation

L’acquisizione di Applix da parte di EY è un esempio unico di open innovation a livello internazionale. Infatti, dopo esser stata selezionata attraverso un complesso processo di scouting, Applix è stata coinvolta per diversi mesi nella realizzazione di progetti digitali per i clienti EY. La naturale conclusione di questo processo di ‘business incubation’ è stata l’integrazione delle competenze del team Applix in EY.

Salto di qualità

Claudio Somazzi, founder di Applix e ora partner di EY in Italia, dichiara: “L’integrazione del nostro team in EY è la logica conclusione di un processo di crescita durato sette anni, che ora può finalmente contare su un booster di business e competenze assolutamente unico. EY-Applix, infatti, avrà l’opportunità di lavorare con clienti internazionali, leader nel loro settore di riferimento, e co-creare con loro un percorso di trasformazione digitale innovativo e concreto. È una sfida importante che impatterà sul nostro modello organizzativo e di business, consentendoci di fare un salto di qualità e di servire un mercato più ampio e complesso”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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