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Cannes Lions 2017: un Bronzo per Havas Milano nei “Digital Craft” con “The History of the mausoleum of Augustus”

Autore: Redazione


Unico lavoro italiano a emergere nella penultima tornata di premiazioni avvenuta venerdì scorso, durante la quale sono stati assegnati i Leoni anche a Radio, Creative Effectiveness e Film Craft

La penultima tornata di premiazioni dei Cannes Lions 2017, venerdì scorso, è stata piuttosto avara con l’Italia, che si è aggiudicata solamente un bronzo nella categoria “Digital craft” con la campagna di Havas Milano “The History of the mausoleum of Augustus”, realizzata per TIM. Nella stessa categoria erano entrate “Google play the world”, iscritto da Google Milano, e “4matic Book”, di Gruppo Roncaglia per Mercedes-Benz. Il Grand Prix è andato a “Real time virtual reality Experience”, realizzata da Analog Londra per il lancio del video in virtual reality di Bjork, “Notget”.

Il presidente di giuria, Henry Cowling, della Unit9 UK, commenta: «I digital craft Lions celebrano l’abilità artistica legata alla tecnologia. I lavori in gara devono dimostrare forma e funzione eccezionali per il contesto digitale ossia: un perfetto design e un’esecuzione magistrale. Inoltre, devono offrire un’eccezionale user experience creata per tutti i digital environment. Questa categoria è stata costituita da poco, e quindi ci sono state alcune discussioni sui lavori da inserire al suo interno o meno. I digital artist hanno dovuto creare un’esperienza unica, che non esiste fuori dal mondo digitale. Il Grand Prix è andato a un video in virtual reality, sono sempre di più i lavori di questo tipo e siamo contenti che i creativi stiano abbracciando questa sfida. La tecnologia alla base della VR obbliga i registi a considerare tutti gli elementi: video, audio, punto di vista e così via. È molto difficile, ed è un territorio che dovrà essere sperimentato sempre più nei prossimi mesi».

Nulla di fatto per il nostro Paese, invece, nelle altre categorie premiate venerdì scorso. Il Grand Prix per la “Creative Effectiveness”, dove peraltro l’Italia non aveva campagne in shortlist, è andato a “Van Gogh bedroom - Let yourself in”, di Leo Burnett Chicago, per l’Art Institute of Chicago. «Questa categoria celebra l’impatto misurabile della creatività. I lavori devono mostrare grossi risultati sul lungo termine; è così che i lavori portano a effetti tangibili sul business». Così commenta il presidente della giuria Jonathan Mildenhall, di Airbnb Global, che continua: «L’efficacia creativa dipende dall’impatto che la pubblicità ha su chi ne fruisce, e questo non dipende dal budget. Infatti, abbiamo assegnato due ori a contenuti che costano meno di alcuni yacht ormeggiati qui al porto».

Leo Burnett Chicago, vincitrice del Grand Prix che ha vinto con la campagna per la mostra su Van Gogh al The Art Institute of Chicago, ha ricreato nel mondo reale la stanza rappresentata in uno dei quadri dell’artista e ha pubblicato le foto su AirBnb: «AirBnb ha fatto entrare le persone nel mondo dell’arte, creando attorno a questa mostra la più grande attesa per un evento artistico. Sono stati investiti 500 mila dollari e il ritorno generato si aggira intorno ai 6 milioni. Non è stata solo una mostra, ha portato l’arte in vita». Per quanto riguarda i “Film Craft” si è imposto con “Territory”, realizzato da Iconoclast per il duo musicale francese The Blaze. La giuria di questo premio era presieduta da Robert Galluzzo, di Finch Australia.

«I “Film Craft” celebrano l’arte onscreen. I lavori devono mostrare capacità eccezionali di produzione video, quindi esaltare skill tecniche e abilità nella produzione. Stavamo cercando una creatività che fosse forte, indipendentemente dal budget. La decisione, unanime, è ricaduta su una bellissima storia che ci ha coinvolto e scosso attraverso il tema della condizione umana. La scelta di un video musicale è stata un tema di discussione. Fino alla fine siamo stati in dubbio con la campagna “We’re superhuman”, ma questo video ha un flow troppo forte e porta con sé un messaggio potente. Il casting è stato molto bravo, il lato di regia di altissimo livello ed è un filmato che ha un impatto più forte ogni volta che lo si guarda».

Nella categoria “Radio” ha vinto il Grand Prix una campagna multisoggetto di KFC, per il lancio del Double Down Burger, firmata da Ogilvy & Mather. Anche l’anno scorso KFC si è imposta, con una campagna simile. «Ne abbiamo discusso, ma non dobbiamo farci condizionare da quello che è successo l’anno scorso. Questo lavoro è fatto benissimo e ci siamo sentiti di assegnargli comunque l’award», commenta Mario D’Andrea, di Dentsu Brazil, presidente di giuria. «La radio si è reinventata negli ultimi anni a causa del digitale - continua -. È una nuova era per questo media, infatti molti lavori in lista vengono proprio dall’online. Il radio advertising è la terra dei copywriter, e i giovani creativi si sono adattati benissimo a questo mondo più tradizionale. I brief che arrivano sono sempre molto poveri, le agenzie dicono sempre: vogliamo un radio che sia efficace. È molto difficile estrarre lavori del genere».


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Tim

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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