ABBONATI

Nessun Ad-Block potrà mai fermare il passaparola, il marketing più antico del mondo ma sempre di grande attualità

Autore: Redazione


Prende il via il primo capitolo della rubrica DailyNet sul marketing collaborativo in collaborazione con trnd. Il focus è sui sistemi di blocco della pubblicità

Prende il via la rubrica sul Marketing Collaborativo in collaborazione con trnd: in un contesto in cui la parola “collaborazione” fa da traino a nuovi modelli economici, sempre più aziende decidono di inserire campagne di Marketing Collaborativo nel proprio marketing mix, scegliendo così di collaborare con i propri clienti. Uno strumento ancora poco conosciuto, che merita un approfondimento per la sua forte connessione con il presente. Per questo DailyNet ha deciso di scoprirlo insieme a trnd, azienda leader in Europa nel Marketing Collaborativo, offrendo ai propri lettori uno sguardo a 360° sulle sue potenzialità. In questa rubrica faremo un viaggio attraverso  questa tipologia di marketing, analizzandone gli aspetti principali e le soluzioni proposte per iniziare un percorso di collaborazione con i propri consumatori. Il primo capitolo di questa rubrica, dal titolo Nessun Ad-Block potrà mai fermare il passaparola, il marketing più antico del mondo ma sempre di grande attualità, è dedicato alla risposta del Marketing Collaborativo al recente dibattito sull’AD Block.

 

Nessun Ad-Block potrà mai fermare il passaparola

La domanda è semplice: ci siamo mai chiesti perché gli utenti bloccano gli ad? Il motivo principale è che la maggior parte della pubblicità viene percepita come un fastidio, un’esperienza forzata. Quello che i brand dovrebbero invece fare è focalizzarsi su contenuti che gli utenti vogliono e scelgono di vedere attivamente.

Fare marketing con i consumatori

Proporre un approccio collaborativo al marketing è sicuramente una strada che i brand possono intraprendere per coinvolgere gli user in maniera positiva. Ma come farlo? Una soluzione offerta dal Marketing Collaborativo è quella di stravolgere il classico messaggio pubblicitario focalizzato sul prodotto dando spazio alle opinioni e le review dei consumatori: stiamo parlando dei racconti, impressioni e immagini forniti da chi ha utilizzato il prodotto nella vita reale. I contenuti creati in collaborazione con i consumatori acquistano così un significato più profondo, diventando credibili e quindi più interessanti agli occhi degli utenti, proprio perché i protagonisti questa volta sono loro stessi, non più soltanto i prodotti.

La strategia quindi non è più quella di pensare ai consumatori come semplice “destinatario” passivo di messaggi pubblicitari, ma piuttosto come parte attiva del marketing. I consumatori diventano così parte integrante della strategia aziendale, agendo da veri e propri Ambasciatori di un marchio. Questa nuova generazione di ambasciatori viene definita da trnd “Assistenti Marketing”, poiché “lavora” fianco a fianco con i responsabili marketing di un prodotto. Proprio su questo si basa il Marketing Collaborativo. I brand e i consumatori lavorano insieme in un circuito chiuso detto “Feedback System”: questo sistema non solo è più stabile del vecchio top-down, ma rappresenta anche un win-win per entrambe le parti. I consumatori si divertono a dare sostegno ai loro brand preferiti poiché in questo modo potranno disporre di prodotti sempre migliori, mentre le aziende risparmiano sui costi, costruiscono un grande team di “collaboratori”, aumentano le vendite e si preparano al marketing del futuro. Trasformare i consumatori in parte attiva del marketing sarà infatti la chiave di successo del futuro.

Il futuro del marketing ha un cuore antico

Anche se l’online ha conquistato negli ultimi decenni sempre più importanza nella vita di ognuno di noi, non dobbiamo perdere di vista che la vita reale continua a svolgersi per la maggior parte offline, così come le conversazioni tra consumatori. Una realtà che viene confermata anche da una ricerca del Journal of Marketing Research per cui il passaparola è almeno 10 volte più efficace della pubblicità . È il passaparola, la forma più antica ed efficace di comunicazione, a costituire la chiave del marketing del futuro.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy