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Mondadori: il digital vale il 15% della raccolta

Autore: V Parazzoli


Per Mediamond obiettivo 2016 al 25%; dopo Icon Design, in arrivo i nuovi siti di Donna Moderna, TgCom 24 e Sport Mediaset

Ernesto Mauri Ernesto Mauri I dati ufficiali e completi saranno resi noti il 17 marzo in occasione dell’approvazione del bilancio del Gruppo di cui è a.d. Ernesto Mauri, ma alcune anticipazioni fornite ieri dal d.g. Periodici Italia, Carlo Mandelli, e da Davide Mondo, a.d. di Mediamond, che ne segue la raccolta, lasciano presagire che il 2015 di Mondadori si sia chiuso con un risultato incoraggiante, nonostante che la metà del giro di affari della casa editrice sia generato appunto dai periodici, mezzo tra i più colpiti dalla crisi di questi anni, almeno in Italia e che anche nel 2015 ha chiuso in calo del 4,1 sul fronte della raccolta, secondo i dati Nielsen. Quelli di Mondadori invece registrano un saldo sempre negativo ma più contenuto, atteso intorno al -3,5%. E lo stesso discorso, in proporzione, si può fare anche per il primo mese del 2016, cioè con una contrazione pure in questo caso meno marcata di quella realizzata dal mezzo, che, secondo i dati FCP, è stata del -14%. Mondo Davide e Mandelli Carlo Davide Mondo e Carlo Mandelli
Mondadori: digital al 15% della raccolta
Per quanto riguarda il digital, che vale il 15% della raccolta di Mondadori, l’andamento dovrebbe essere analogo a quello anticipato da Mondo come risultato di Mediamond sul mezzo negli scorsi 12 mesi, che è stato in linea con quello del 2014 e, quindi, anche in questo caso, leggermente migliore di quello fornito da Nielsen (limitatamente al perimetro rilevato da quest’ultima), che è stato del -0,7%. Lo stesso discorso vale – sia per la concessionaria nel suo complesso che per Mondadori – anche per il primo bimestre, con un trend di aumento a due cifre, mentre Nielsen dovrebbe evidenziare un +0,2% per il mezzo a gennaio.
Il restyling di Donna Moderna
Sempre in area web si giocheranno anche altre importati novità di quest’anno per Mondadori, come il restyling del sito di Donna Moderna, mentre già da questo mese è partito anche quello di Icon Design, la cui testata, come riferito nei giorni scorsi da DailyMedia, ha assunto una maggior periodicità quest’anno con 8 uscite (con la possibilità che diventino anche di più l’anno prossimo), che vanno a rafforzare l’offerta del “sistema” Panorama, a fianco di Icon e Flair. In effetti, come ha ricordato Mandelli, la testata diretta da Giorgio Mulè è il perfetto esempio di come, ormai, a Segrate, si ragioni per brand, sotto il cui ombrello stanno anche più periodici, i canali digital e le iniziative via via organizzate. Come, sempre nel caso del newsmagazine, la live&media experience “Panorama d’Italia”, che contribuisce all’obiettivo di una crescita del giro d’affari complessivo generato dalla testata (di cui metà ormai soltanto prodotto dal settimanale) tra il +5 e il +8%. Tenendo anche presente che Flair (che, invece, sarà dotata di una declinazione digitale entro l’estate) e Icon sono bimestrali ma che, per quest’ultimo, dovrebbe esserci un numero aggiuntivo in occasione di Pitti Uomo, a giugno.
Le ultime novità digitali di Mediamond
Negli obiettivi di Mediamond, il digitale dovrebbe arrivare già quest’anno a pesare il 25% della raccolta, per andare a equilibrarsi con quella su carta nel 2017. Per la concessionaria, inoltre, le aspettative sul digital sono forti anche perché da maggio si occuperà di quella di Yahoo (la cui raccolta è stimabile in una cifra tra i 15 e i 20 milioni di euro), in attesa di eventuali novità sul fronte di Banzai Media, cui è interessata proprio Mondadori. Di sicuro, intanto, ci saranno anche i rilanci del sito di TgCom24, il prossimo mese, e di quello di Sport Mediaset, con un light restyling pronto per gli Europei di calcio. Sul fronte del mezzo radio, infine, si segnala una sostanziale tenuta fatta registrare nel primo bimestre, dopo un 2015 che si è concluso con un saldo positivo.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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