ABBONATI

Trilud, dopo il restyling dei siti in arrivo le nuove app

Autore:


L’amministratore Alberto Gugliada spiega la riorganizzazione del gruppo e come sta mutando l’offerta commerciale

Nella seconda metà del 2015 il gruppo Trilud, tra i più importanti attori dell’editoria online nel nostro Paese rappresentato a livello commerciale da tg|adv, ha finalizzato un processo di riorganizzazione interna, per rispondere in modo più rapido, completo ed efficace alle richieste del mercato. «Nonostante uno scenario macroeconomico incerto, la comunicazione digitale mostra ancora positività, reattività ed effervescenza, con diversi trend che si stanno affacciando o consolidando, basti pensare al tema del programmatic», spiega Alberto Gugliada, ceo di tg|adv e amministratore del gruppo Trilud. «Anche alla luce di una maggiore complessità del comparto in cui operiamo abbiamo deciso di rivedere la struttura commerciale interna, focalizzandoci in particolare su progetti speciali e contenuti». «Nel frattempo la sigla ha chiuso i primi due mesi del 2016 in leggera crescita, comunque meglio del mercato, e siamo fiduciosi di proseguire su questa scia anche nel resto dell’anno».   Alberto Gugliada  

La nuova struttura interna: «Una mezza rivoluzione commerciale»

Gugliada ha spiegato come il gruppo sia passato da un classico modello basato su due divisioni, una dedicata ai rapporti con le agenzie media e l’altra ai clienti diretti, a uno sempre duale ma con delle importanti novità: è stata, infatti, lanciata la unit Display e Video Advertising, con a capo Mattia Meduri e che offre la propria specializzazione in ambito programmatic, display e video adv, con un occhio di riguardo al mobile, mantenendo un focus forte sullo sviluppo di nuovi formati e soluzioni tecnologiche. L’altra divisione è quella Brand Partnership, che si occupa di sviluppare tutta la parte di progettualità speciali e iniziative editoriali volte a costruire una relazione importante tra il cliente e il brand editoriale al fine di raggiungere il target di riferimento del cliente. Responsabile è Laura Bovone mentre la head of sales Alexia Beverina coordina il lavoro delle due entità. «Si tratta di una mezza rivoluzione dal punto di vista commerciale - prosegue Gugliada -. Le prime risposte da parte del mercato sono già arrivate e le aspettative per il resto dell’anno sono buone. Devo anche sottolineare che sono stato molto contento di come il nostro team interno ha risposto in modo coeso, partecipativo e convinto, a questa importante riorganizzazione, che ci permetterà di essere ancora più vicini ai clienti, con un approccio fortemente creativo ma sempre orientato ai risultati e agli obiettivi». Proprio sul tema della creatività, le due divisioni sono concentrate sullo sviluppo di nuovi formati e soluzioni, che vanno da strumenti tradizionali fino a progettualità speciali, content maarketing, etc senza dimenticare le esigenze e gli obiettivi dei clienti.
Trilud, programmatic al 20-25% delle revenue
Intanto prosegue lo sviluppo dell’ala programmatic, «che ormai conta per il 20-25% delle nostre revenue. Si tratta di un risultato rilevante che premia la nostra scelta di approcciare questa modalità di pianificazione sin da subito: oggi lavoriamo con le principali piattaforme e possiamo fare affidamento su una partnership con Krux. Proprio questa intesa ci rafforza sul dato soprattutto per due motivi: da un lato c’è la targettizzazione pubblicitaria; dall’altro, sul piano editoriale, siamo in grado di conoscere in modo preciso i profili dei nostri utenti», precisa ancora Gugliada.
Mobile: dopo il restyling dei siti in arrivo le nuove app legate a Nanopress
Per quanto riguarda il Mobile, invece, dopo il restyling dei siti in ottica adaptive e responsive per la total digital audience, con l’obiettivo di offrire agli inserzionisti una proposta di questo genere, «Sono in arrivo le nuove app per iOS e Android per Nanopress e tutti i brand legati alla nostra testata di punta. Per Trilud il mobile è una scelta naturale: siamo stati i primi a lanciare un’app di news gratuita sugli store, quella di Nanopress, e a sperimentare formati inediti e molto innovativi come lo shaking», prosegue il manager. A livello di traffico la quota desktop/mobile si divide più o meno alla pari, con delle differenze tra le diversi properties. «Per quanto riguarda il fatturato la percentuale è minore, ma è un fatto normale: l’utente, e questo è sempre successo per ogni media, si sposta più velocemente dell’investitore pubblicitario. Per questo ci stiamo impegnando per ridurre questo gap e fornire sempre migliori opportunità ai nostri clienti», ha continuato Gugliada.
Ad Blocking, «Fenomeno ancora ridotto ma attenti: produrre contenuti di qualità costa»
Gugliada si è quindi espresso su uno dei fenomeni più chiacchierati dell’intero panorama digitale: l’ad blocking. «Il funzionamento di una redazione è un processo che porta con sé dei costi ed è normale che un’azienda editoriale abbia bisogno di denaro. Denaro che può raccogliere in due modi: facendo pagare l’accesso al proprio sito o con l’inserimento di informazioni pubblicitarie». «Penso - ha proseguito - che la industry debba rendersi conto che l’accettazione di filtri per bloccare la pubblicità da parte di browser o di altre realtà sia un “no sense”, è una questione di civiltà». A livello di Trilud, Gugliada ha assicurato che la quota di persone che utilizza l’ad blocking sulle properties del gruppo è ancora ridotta, così come lo è in generale in Italia. «Per quanto riguarda la nostra azienda, ci stiamo preparando per essere attrezzati, qualora l’uso dell’ad blocking subisca un’impennata. Per questo è attivo un tavolo di lavoro per esplorare eventuali mosse da intraprendere», ha concluso Gugliada.

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy