La compagnia di marketing predittivo archivia i tre mesi al 31 marzo con ricavi a 99 milioni, e le entrate internazionali incrementano del 3%. Il commento a DailyNet del regional director Enrico Quaroni
Prosegue il processo di transizione verso un modello platform-based da parte di Rocket Fuel, che martedì sera ha annunciato i dati finanziari al 31 marzo di quest’anno. La compagnia ha registrato un andamento positivo del business internazionale, cresciuto del 3%, mentre in Nord America il giro d’affari è calato del 12%. In totale i ricavi della compagnia specializzata nel marketing predittivo sono stati pari a 99 milioni. La voce Platform Solutions è stata quella a fornire la maggiore spinta in virtù di una crescita del 70%, e rappresenta ormai il 29% del fatturato, un balzo in avanti significativo rispetto al 16% di un anno fa. La divisione Media Services vale invece il 71% del business. Era all’84% dodici mesi fa. Nella conference call, il ceo Randy Wootton ha spiegato che i grandi clienti stanno migrando verso un modello operazionale platform-based, in linea con gli indirizzi strategici e di prodotto societari. In questo contesto, ha proseguito il manager, diviene fondamentale rafforzare se non addirittura estendere le relazioni con le grandi holding media company. La strategia di Rocket Fuel, poi, si declina attorno ad altre due direttrici, vale a dire l’apertura a nuovi canali e un rafforzamento del segmento del branding advertising. E in quest’ultimo caso la spesa è aumentata di oltre il 50% nel primo trimestre dell’anno.
La situazione in Italia
Molto positivi i risultati registrati nel nostro Paese da Rocket Fuel, come spiegato a DailyNet dal regional director Southern Europe and MENA region, Enrico Quaroni: «L’Italia è cresciuta a tripla cifra nel primo trimestre: il risultato è principalmente dovuto al lancio anticipato sul mercato della piattaforma self-service, potendo così scalare gli investimenti soprattutto tra i grandi gruppi media - ha dichiarato -. Oggi, in Italia i ricavi da piattaforme self-service sono al 70% del totale: e il nostro Paese, insieme alla Spagna, ha fatto da apripista generando evidenze incoraggianti sia in termini di volumi sia di tasso di adozione». «Sono convinto che il grande successo di questo approccio SaaS sia legato alla grande versatilità della piattaforma non solo da un punto di vista operativo, ma anche di utilizzo - ha proseguito Quaroni -. In futuro lavoreremo per consolidare e posizionare Rocket Fuel come strumento self-service: noi vendiamo al mercato, agenzie e clienti, una soluzione tecnologica a gestione diretta, offrendo un servizio di supporto in tempo reale e naturalmente madre lingua». Infine, Quaroni ha speso due parole sul tema della formazione: «È fondamentale per poter sfruttare appieno le possibilità del programmatic e gestire in modo intelligente le novità tecnologiche. Credo che chi saprà attirare le risorse più valide potrà acquisire un vantaggio strategico in questo campo», ha concluso il manager.