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RCS: nei primi nove mesi calano ricavi e adv, ma l’Ebitda migliora e il risultato netto risale di 109 milioni

Autore: S Antonini


I fatturati perdono il 4,5%, la raccolta pubblicitaria è in calo 2,9%, che si riduce a -2,1% al netto delle dismesse Gazzetta TV e Sfera Cina; il “rosso” si riduce drasticamente a -17,4 milioni di euro

RCS MediaGroup chiude con un segno negativo sia nei ricavi, sia nella raccolta pubblicitaria, il bilancio intermedio al 30 settembre 2016. Migliora in modo significativo, invece, il risultato netto, che pur rimanendo negativo per 17,4 milioni ne guadagna 109 rispetto al “rosso” di 126,4 milioni nel pari periodo 2015. Anche l’Ebitda complessivo è migliorato di 34,5 milioni, grazie anche alle efficienze per 51,7 milioni ottenute sui costi.    

Andamenti dei fatturati e della raccolta

    Come aveva spiegato il nuovo presidente e amministratore delegato Urbano Cairo qualche tempo fa, i risultati fanno capo ancora all’amministrazione precedente al suo ingresso in via Rizzoli. Il fatturato dei primi nove mesi si attesta a 709,4 milioni di euro, contro i 743 milioni del pari periodo 2015 e in calo del 4,5% per la flessione dei ricavi editoriali e pubblicitari, parzialmente bilanciati dall’incremento dei ricavi diversi (+8,9 milioni). La raccolta si attesta a quota 318 milioni di euro e registra una riduzione del 2,9%, che scende al 2,1% al netto delle attività cessate di Gazzetta TV e Sfera Cina. Il calo dei ricavi da adv è principalmente dovuto all’andamento di “News Italy”, l’area cui fanno capo Sistema Corriere della Sera, Verticali, Digicast e Sfera, compensato dalla crescita di 9 milioni realizzata dell’area “Sport” (Sistema La Gazzetta dello Sport, Sistema Marca, International Sport Events & Format - RCS Sport e Last Lap), anche grazie al positivo effetto dei Campionati Europei di Calcio. In particolare i ricavi pubblicitari di “Sport” beneficiano del 15,5% in più realizzato dal Sistema La Gazzetta dello Sport, nonché del +11% del Sistema Marca e del +21% raggiunto da RCS Sport, grazie ai ricavi correlati al Giro d’Italia, alla Color Run e al Dubai Tour. I ricavi editoriali ammontano a 290,8 milioni di euro, in flessione di 33 milioni rispetto al pari periodo 2015, principalmente per il diverso piano editoriale dei collaterali senza effetto sul margine, e per il calo dei mercati di riferimento sia in Italia che in Spagna, solo in parte compensati dall’aumento del prezzo di copertina de La Gazzetta dello Sport, El Mundo e Expansion. I ricavi diversi si attestano a 100,6 milioni, in crescita del 9,7%, principalmente per i buoni risultati dell’area “Sport” e in particolare per gli eventi organizzati da RCS Sport e Last Lap.   Urbano Cairo Urbano Cairo  

Ebitda in crescita, cala l’indebitamento

    Migliora invece l’efficienza, con un Ebitda positivo per 40,4 milioni di euro, migliorato di 34,5 milioni principalmente grazie al contenimento dei costi e la focalizzazione delle attività. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti pari a 10,6 milioni di euro (12,8 milioni di oneri non ricorrenti nel pari periodo 2015), il miglioramento dell’Ebitda si attesta a 32,3 milioni, principalmente per le azioni di contenimento costi che hanno portato benefici pari a 51,7 milioni (37,7 milioni in Italia e 14 milioni in Spagna). Gli oneri non ricorrenti al 30 settembre 2016 comprendono 8,3 milioni relativi agli oneri non previsti sostenuti nel contesto delle offerte lanciate sulle azioni di RCS MediaGroup S.p.A. e per l’avvicendamento dei vertici aziendali. Nello specifico, nell’area “News Italy” che ha generato ricavi per 273,7 milioni (contro i 302,1 del 2015) l’ebitda si attesta a 19,5 milioni contro i 10,3 dell’anno scorso. “News Spain” (Sistema El Mundo, sistema Expansion, Verticali, Altro) ha ricavi per 150,3 milioni (155,5 nel 2015) e l’ebitda passa da un dato negativo per 7,6 milioni a una positività per 1,6 milioni. L’area “Sport” (Sistema La Gazzetta dello Sport, Sistema Marca, International Sport Events & Format (RCS Sport e Last Lap), International Audience) con ricavi per 248,7 milioni di euro vanta un Ebitda di 38,6 milioni contro i 21,8 del pari periodo 2015. Le altre attività (Group Shared Services, Raccolta per terzi) sono invece in peggioramento, con un ebitda negativo per 19,3 milioni (18,6 nel 2015) su ricavi per 36,7 milioni (40,3 nel pari periodo 2015). L’Ebit è in miglioramento di oltre 73 milioni di euro grazie agli andamenti sopra descritti e per minori ammortamenti per complessivi 3 milioni. Si ricorda inoltre che nello stesso periodo del 2015 erano state effettuate svalutazioni relative alle testate di Unidad Editorial (35,9 milioni). L’indebitamento finanziario netto evidenzia un decremento di oltre 117 milioni di Euro rispetto al 30 settembre 2015 e di oltre 100 milioni rispetto al 31 dicembre 2015, attestandosi a 382,9 milioni, principalmente per gli effetti della cessione della partecipazione in RCS Libri e per il contributo positivo della gestione tipica (+46 milioni rispetto al 30 settembre 2015) in parte bilanciati da investimenti tecnici e oneri non ricorrenti.      

Previsioni per la gestione

    I risultati dei primi nove mesi del 2016, dichiara una nota dell’editore, sono migliori delle attese. L’incremento dell’Ebitda ante oneri e proventi non ricorrenti dei primi nove mesi supera il miglioramento atteso dal Gruppo RCS per l’intero 2016, principalmente grazie al forte impegno sulla riduzione dei costi. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 si attesta a 382,9 milioni, evidenziando un miglioramento rispetto alle previsioni per il periodo considerato. Pur in un contesto volatile e imprevedibile, sulla base dei risultati raggiunti RCS conferma gli obiettivi previsti per il 2016 dal piano industriale varato ancora dal precedente management.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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