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RCS MG: attesi ricavi positivi nel secondo trimestre

Autore: V Parazzoli


Il CdA conferma il giudizio negativo sulla Ops di Cairo

Schermata-2016-04-26-a-16.06.35 Maurizio Costa, presidente RCS MediaGroup Anche le scadenze di bilancio e assembleari contribuiscono a trasformare in una sfida all’ultimo comunicato quotidiano la vicenda dell’Ops lanciata da Cairo Communication nei confronti di RCS MediaGroup. La prima, due giorni fa, ha approfondito i termini della sua offerta; la secondo, ieri, in occasione dell’approvazione della prima trimestrale, non ha perso l’occasione per replicare. Oggi, poi, sarà la volta del Gruppo guidato da Urbano Cairo, che ha indetto per stamattina l’assemblea per l’aumento di capitale funzionale all’operazione. Innanzitutto, è stato annunciato che i legali delle parti hanno finalizzato il term sheet, che aggiorna i principali termini e condizioni del contratto di finanziamento in essere, complessivamente migliorative per la società di cui è presidente Maurizio Costa, coerenti con le relative previsioni di Piano, con estensione della scadenza a fine 2019. “A oggi - riferisce la nota - due banche hanno confermato alla società che i propri organi deliberanti hanno approvato la rimodulazione, mentre le altre presenteranno il term sheet con parere favorevole ai rispettivi organi deliberanti entro un mese”. I ricavi nel primo trimestre RCS MG ricorda, inoltre, che l’approvazione della rimodulazione delle condizioni del contratto di finanziamento da parte delle banche deve essere effettuata all’unanimità. Il CdA ha condiviso ulteriori considerazioni preliminari in relazione all’Ops lanciata da Cairo Communication, anche alla luce della nota integrativa del 10 maggio. Il Consiglio ha constatato che quest’ultima conferma le osservazioni preliminari effettuate nel corso della riunione del 13 aprile, con riguardo sia alla valutazione del corrispettivo offerto sia ai riflessi della condizione posta da Cairo urlCommunication all’offerta sugli impegni che dovrebbero essere assunti dalle banche finanziatrici di RCS MG. Il Consiglio ha preso atto che la citata nota integrativa di Cairo Communication ha confermato che l’offerta è volta ad acquisire il controllo di RCS MG a sconto, laddove tipicamente le offerte finalizzate all’acquisizione del controllo contemplano un premio a beneficio del mercato. Come già evidenziato, il corrispettivo dell’offerta pubblica di scambio risulta a sconto sia rispetto ai target price degli analisti (la cui media, prima dell’annuncio dell’offerta, era pari a 0,81 euro per azione), sia rispetto ai corsi storici dell’azione nei 3, 6 e 12 mesi precedenti al comunicato di Cairo Communication dell’8 aprile. Difficoltà di valutazione Laura-Cioli-315x473 Laura Cioli, amministratore delegato RCS MediaGroup “Inoltre - spiega sempre RCS MG -, come già emerso da questo comunicato e come risulta ancor più chiaro dalla citata nota integrativa, l’avveramento della condizione relativa all’impegno assoluto di standstill delle banche finanziatrici di RCS (che presuppone il raggiungimento di un imprecisato accordo soddisfacente per Cairo Communication con le stesse o con altro soggetto finanziatore non identificato) è in definitiva assoggettato alla convenienza e discrezionalità di Cairo Communication. Ciò, in concreto, consentirebbe all’offerente - che si è riservato di modificare e financo di rinunciare a detta condizione in tutto o in parte fino all’imminenza della chiusura dell’offerta - di far venir meno l’offerta stessa a proprio insindacabile giudizio, in violazione del principio di irrevocabilità delle offerte pubbliche di acquisto e scambio sancito dalla legge”. Con riferimento poi all’intenzione dichiarata da Cairo Communication nella nota integrativa di avviare trattative con le banche finanziatrici di RCS MG, il Consiglio ha osservato che “non è chiaro a quale titolo il Gruppo guidato da Urbano Cairo potrebbe interloquire con tali banche in relazione ai finanziamenti concessi alla società di cui è a.d. Laura Cioli. Le trattative tra RCS MG e le banche per la rimodulazione dell’indebitamento esistente sono peraltro in via di avanzata definizione, e qualsiasi interferenza pregiudicherebbe gravemente la società in questa fase delicata”. Il Consiglio ribadisce inoltre “le difficoltà di valutazione del titolo Cairo Communication, caratterizzato peraltro da ridotti volumi di negoziazione, alla luce della mancata disponibilità di informazioni pubbliche rilasciate da Cairo Communication sui target economico-finanziari, nonché di un piano di medio termine della stessa Cairo Communication che espliciti obiettivi quantitativi o misurabili”. Ricavi a -4,2%, raccolta a+1,1% Per quanto riguarda i dati dei primi tre mesi dell’anno, confermano quelli già anticipati il 28 aprile e che evidenziano ricavi netti consolidati di Gruppo a 219,8 milioni di euro, rispetto ai 229,4 a perimetro omogeneo (esclusa Area libri) del pari periodo 2015, con un saldo negativo, quindi, del 4,2%; ricavi pubblicitari a +1,1%, che aumentano a circa il +2% escludendo dal confronto le attività cessate di Sfera China e Gazzetta TV, per un totale di 97,4 milioni, con un andamento migliorativo anche rispetto alle assunzioni per il periodo del piano industriale 2016-2018; ricavi diffusionali per 94,7 milioni, in flessione di 12,4, di cui circa 5 relativi al diverso piano editoriale degli add-on e il rimanente per il previsto calo dei mercati di riferimento. L’Ebitda ante oneri e proventi non ricorrenti è pari a -3,4 milioni di euro (-15,5 del primo trimestre 2015). Il miglioramento è raggiunto grazie al contributo di tutte le aree di business. L’ottima performance registrata nel primo trimestre contribuisce per più del 40% all’incremento atteso dal Gruppo RCS per l’intero anno, a ulteriore conferma dell’obiettivo previsto per il 2016. L’Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti risulta pari a -3,7 milioni (-16,2 al 31 marzo 2015). Alla buona performance dell’Ebitda ha contribuito anche il forte impegno sulla riduzione dei costi che, nel trimestre, ha generato benefici per 13,7 milioni. Sono state, infatti, implementate tutte le iniziative di efficienze previste a Piano e sono stati pianificati ulteriori interventi di ottimizzazione che permetteranno di superare il target annuale, raggiungendo i 50 milioni netti. L’Ebit è in miglioramento di oltre 13 milioni, attestandosi a -17,5. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 509 milioni (508 al 31 marzo 2015, 487 al 31 dicembre 2015), mentre si sarebbe attestato a 411 considerando gli effetti della cessione dell’Area Libri, avvenuta il 14 aprile scorso. Outlook e plan progress Continua il trend positivo registrato nel primo trimestre per l’Ebitda, il cui miglioramento nel primo semestre dell’anno è previsto contribuire per più dell’80% all’incremento atteso dal Gruppo RCS per l’intero 2016. L’Ebitda ante oneri non ricorrenti atteso per l’anno è confermato, quindi, in crescita, fino ad attestarsi al 10% dei ricavi. Confermato il forte impegno sulla riduzione dei costi, attraverso l’implementazione di tutte le iniziative previste, sia per quanto attiene i costi esterni, sia in relazione a quello del lavoro. Sono stati, inoltre, già pianificati ulteriori interventi di ottimizzazione che permetteranno di superare il target annuale, raggiungendo i 50 milioni netti di efficienze nel 2016 (rispetto al target sul triennio di Piano pari a 60 milioni). I ricavi del secondo trimestre sono previsti in linea/in crescita rispetto al pari periodo 2015. Per l’intero 2016 si conferma la previsione di ricavi stabili rispetto al 2015, principalmente grazie al contributo positivo dell’Area Sport e della componente multimediale. In particolare, nella prima, il Giro d’Italia ha registrato ottimi riscontri e ricavi in crescita rispetto al 2015; è stata inoltre lanciata la “Breakfast Run”, mentre GazzaNet è diventata il secondo sito sportivo più visitato d’Italia, dopo gazzetta.it. Viene quindi confermato per l’anno l’obiettivo del raggiungimento di un risultato netto positivo e di un net cash flow in pareggio. «Il Piano Industriale 2016-2018 sta procedendo speditamente: tutti i progetti che abbiamo annunciato a dicembre sono avviati e stanno dando buoni risultati - ha commentato Laura Cioli -. Le prime evidenze sul semestre ci consentono di confermare risultati in deciso miglioramento rispetto al medesimo periodo del 2015 e l’obiettivo del ritorno all’utile entro il 2016. Ora più che mai siamo concentrati e focalizzati sul fare, nel modo più veloce, efficiente ed efficace».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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