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PayPal, intesa con Visa e Borsa convinta

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La società annuncia risultati positivi nel secondo trimestre dell'anno e una partnership strategica che può consolidare il business

L’allineamento della pubblicazione della seconda trimestrale dell’anno con quella di Visa, aveva convinto gli analisti che in casa Paypal ci fosse qualcosa nell’aria. E in effetti cosi è stato: le due società hanno ufficializzato una partnership di lungo termine, come preventivato con largo anticipo e con dovizia di particolari da Bloomberg. Nel comunicare i risultati, Paypal ha sostanzialmente confermato le attese per gli utili e battuto quelle dei ricavi.  

PayPal & Visa

Le due aziende hanno stretto una partnership strategica, per ora limitata agli Stati Uniti, volta a espandere le loro relazioni di lunga data. L’obiettivo è collaborare a stretto contatto per accelerare lo sviluppo di pagamenti digitali più sicuri, affidabili e convenienti per merchant e consumatori, innescando un circolo virtuoso che porti benefici all'intera filiera del commercio elettronico.  

Il tema della sicurezza

Con l’intesa, Paypal espande la propria presenza nei negozi fisici e rafforza la sicurezza del proprio servizio, includendo anche gli strumenti di pagamento di Visa nel suo digital wallet. In passato le due company hanno avuto qualche tensione su questo e altri temi. Visa aveva accusato il nuovo partner di incoraggiare i clienti a collegare i propri account direttamente ai conti bancari, rimanendo di fatto tagliata fuori e perdendo denaro. Un altro nodo che è stato risolto riguarda la tradizionale mancanza di trasparenza su ciò che i clienti Paypal comprano, un dato molto prezioso per le emittenti di carte di credito nella lotta alle frodi.  

Le promesse dell'alleanza

Per trovare la pace, PayPal ha promesso totale trasparenza e ha affermato di aver ricevuto l’ok per l’accesso ai servizi di tokenization di Visa e rendere così ancor più sicure le transazioni. Con questo accordo Paypal scongiura il rischio di un rialzo delle fee da parte di Visa se non addirittura di politiche strategiche deliberatamente avverse. E, così, una delle domande più ripetute tra gli investitori, “Come può coesistere PayPal, dopo lo spin off da eBay, con realtà come Visa e Mastercard?”, ha trovato risposta.   paypal-ceo-dan-schulman-on-the-venmo-line-and-the-fact-that-cash-will-never-die Dan Schulman  

La reazione del mercato

E pare che la risposta sia piaciuta anche al mercato, che nell’after hour ha premiato le azioni Paypal: se, infatti, questo accordo può rivelarsi dispendioso nel breve periodo, alla lunga distanza consolida il business della società di pagamenti, sempre più focalizzato su un aumento dei volumi e della customer engagement, anche a costo di una riduzione delle entrate per singola transazione, così come sostenuto dal ceo Dan Schulman.  

I numeri di PayPal

La partnership ha catalizzato l’attenzione dei media ma non ha cannibalizzato i numeri di PayPal: i ricavi sono stati pari a 2,65 miliardi, mentre l’utile per azione si è attestato a 36 centesimi. L’utile netto ha raggiunto quota 436 milioni e le guidance per l’intero anno sono state riviste al rialzo. Da quando Paypal è diventata indipendente da eBay le azioni sono salite del 13% per una capitalizzazione di 49 miliardi. Nei tre mesi terminati il 31 giugno sono stati 188 milioni gli account attivi per 1,4 miliardi di transazioni processate.  

La campagna in Italia

PayPal di recente ha lanciato in Italia la nuova campagna New Money. La piattaforma New Money rappresenta il nuovo volto di PayPal, e la visione dell’azienda sul futuro delle transazioni finanziarie e dei pagamenti online.  L’azienda ha lavorato alla campagna italiana con il supporto delle agenzie CP+B (tvc), Delasource (video online), Edelman (pr e social media), Havas Media (media strategy e buying), Rapp (digital strategy e asset) e We are Cookies(copywriting per l’Italia).

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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